Benvenuto su Marketpress Clicca QUI
Home PageWeb Link
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELL'UOMO PER ELEVARE LA QUALITÀ DELLA VITA
  ABBONAMENTO GRATUITO 07 Apr 2006 - 09:52   
Home Page    Argomenti   

MARKETPRESS SUPPORTA L'INFORMAZIONE AZIENDALE   


Menu   


Cerca   



Marketpress   


Rubriche   


Utilità   


Chi è on-line   
Ci sono 47 visitatori e 0 utenti on-line

Sei un visitatore.




Clicca qui per leggere le news
di Lunedì 13 Marzo 2006

Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 7

PRESIDENT BARROSO TO MEET RUSSIAN PRESIDENT VLADIMIR PUTIN TO "STEP UP" EU-RUSSIA STRATEGIC PARTNERSHIP
Bruxelles, 13 marzo 2006 - European Commission President Barroso will meet with Russian President Vladimir Putin next Friday (17 March) in Moscow for a broad discussion on global issues and future Eu-russia relations. The meeting takes place ahead of the forthcoming G8 Summit in St. Petersburg and in view of the need to frame the post-2007 relationship (the current Eu-russia Partnership and Cooperation agreement expires in 2007). A key element of the talks will be a discussion on energy security, one of the priorities of the Russian G8 Presidency and also a topic of the European Council, March 23-24, where Eu heads of state are due to discuss the Commission’s Energy Green Paper. Speaking before the meeting, President Barroso said: “Russia and the European Union are already strong partners in international affairs. The existing Eu-russia Partnership and Cooperation Agreement reaches the end of its initial ten-year period in 2007. Now is the time, therefore, to rethink the future shape of Eu-russia relations and to explore all the options for a closer and more effective co-operation. At the heart of our relations will be a new energy partnership with Russia. We want to work with Russia on energy security in a positive and constructive way. Europe and Russia are energy interdependent, and the message that I will take to Moscow is that on energy, as in many other areas where we have common interests, we must maximise our co-operation.” The bilateral meeting between European Commission President Barroso and Russian President Putin will take place in Moscow, over dinner, on Friday 17 March.

PROGETTI DI RICERCA EUROPEI FORNISCONO DATI CONCRETI A SOSTEGNO DELLA POLITICA COMUNE DI IMMIGRAZIONE
Bruxelles, 13 marzo 2006 - In Europa poche questioni ricevono maggiore attenzione negli attuali dibattiti nazionali di quella riservata all?immigrazione. Tale argomento compare già da decenni nelle agende dei governi, tuttavia tematiche quali l'aumento della mobilità e l'allargamento dell'Unione hanno indotto politici, mezzi di comunicazione e cittadini a concentrarsi ancora di più su tale problematica. Poiché tutti i membri dell'Ue condividono confini comuni, i responsabili politici hanno convenuto sull'opportunità di dotare l'Unione di una politica comune in materia di immigrazione, per quanto le legislazioni e disposizioni profondamente divergenti in vigore nei diversi Stati membri dell'Ue complichino enormemente la stesura di una politica comune in questo campo. Numerosi progetti di ricerca finanziati dell'Ue stanno affrontando la questione dell'immigrazione e della nazionalità nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq) della Commissione. I progetti stanno rispondendo a un'esigenza specifica. "Abbiamo pensato che ci servisse un sostegno scientifico per le nostre discussioni circa la politica [di immigrazione], e pertanto abbiamo commissionato lavori di ricerca", ha dichiarato Jordi Garcia Martinez della Dg Giustizia, libertà e sicurezza della Commissione in occasione della presentazione di due di questi progetti lo scorso 8 marzo. I due progetti presentati - Thesim (Towards harmonised European statistics on international migration - Verso statistiche europee armonizzate sulle migrazioni internazionali) e Natac (The acquisition of nationality in the Eu Member States: rules, practices and quantitative developments - L'acquisizione della nazionalità negli Stati membri dell'Ue: norme, pratiche e sviluppi quantitativi) sono entrambi innovativi. Thesim rappresenta un passo avanti verso la raccolta di dati comparabili e affidabili sull'immigrazione in tutti e 25 gli Stati membri dell'Unione. Il progetto ha riunito uffici statistici nazionali e ministeri che in precedenza non avevano avuto molti contatti reciproci. Il progetto Natac ha rappresentato il primo tentativo di raffrontare le leggi nazionali e la loro attuazione nell'Ue a 15. La ricerca ha portato alla raccomandazione secondo cui l'Ue, benché non abbia alcuna competenza giuridica in materia di nazionalità, dovrebbe comunque avviare un processo di coordinamento aperto al fine di promuovere un insieme minimo di norme e buone prassi nelle leggi che disciplinano la cittadinanza e la nazionalità. "Il problema principale è che i confini esistono. Se non ci fossero i confini, non avremmo il problema di attraversarli", ha affermato Michel Poulain, coordinatore del progetto Thesim, in apertura della sua presentazione. Ha osservato come il "problema" dell'immigrazione si sia spostato gradualmente dal livello nazionale a quello europeo, constatando tuttavia che non sono stati messi a disposizione dati a sostegno dello sviluppo della politica a livello europeo. È qui che la statistica svolge un ruolo essenziale. "Il sostegno della politica è lo scopo precipuo della statistica", ha osservato. "Non lavoriamo in una torre d'avorio. Anzi, è esattamente il contrario", ha aggiunto. In passato, le statistiche sull'immigrazione non erano disponibili, non erano affidabili oppure non erano comparabili, ha rilevato il professor Poulain. La trasmissione di dati all'interno dell'Ue si è sempre basata sul "gentlemen's agreement", il che significa che non avveniva regolarmente e che non venivano compiuti molti sforzi per rendere tali cifre confrontabili, ha spiegato. Di conseguenza, i dati erano così poco precisi da non poter essere utilizzati ai fini dell'analisi. Ad esempio, ha proseguito il professor Poulain, i dati provenienti da due paesi che registravano i movimenti migratori da uno Stato all'altro potevano essere molto diversi. L'immigrazione è l'unica area per la quale il professor Poulain ha constatato che gli statistici europei ammettono di non disporre di dati utili, ha dichiarato. L'europarlamentare Ewa Klamt, relatrice al Parlamento europeo su "un approccio comunitario alla migrazione economica", ha assistito alle presentazioni e ha sottolineato di aver effettivamente notato l'assenza di statistiche nel campo in questione. Dopo essere stata eletta al Parlamento europeo nel 1999, la prima relazione da lei prodotta è stata sull'immigrazione, e con sua grande sorpresa ha scoperto che non esistevano statistiche su cui lavorare. Dopo aver personalmente approfondito la questione, si è resa conto che anche solo nel suo paese d'origine, la Germania, partiti diversi le avevano trasmesso dati diversi. Il consorzio Thesim, che comprende sette gruppi di tutta Europa, ha affrontato la questione visitando ciascuno dei 25 Stati membri dell'Ue e organizzando in ognuno una riunione cui sono stati invitati esperti nazionali di statistica e rappresentanti ministeriali. Per alcuni paesi, ciò ha significato riunire persone che in precedenza non si erano mai incontrate. "L'unico modo per risolvere il problema era riunire queste persone", ha spiegato il professor Poulain. Pur avendo conseguito tali risultati importanti, il professor Poulain ammette che "I problemi non sono finiti". La raccolta dei dati richiede moltissimo tempo, e i responsabili politici esigono le informazioni con urgenza. "Vogliono conoscere la situazione attuale, non quella di tre anni fa". È questo ritardo temporale la ragione per cui i dati non vengono utilizzati da alcuni responsabili politici, ed è anche il motivo per cui certi ministeri tentano di raccogliere i dati direttamente, replicando il lavoro già svolto dagli uffici nazionali di statistica. Il professor Poulain e i suoi colleghi si sono adoperati per assicurare una pubblicazione tempestiva dei risultati del progetto Thesim, ben sapendo che la questione dell'immigrazione è una tematica molto d'attualità a livello comunitario. "Se li avessimo pubblicati sei mesi fa, sarebbero finiti direttamente in biblioteca", ha affermato. Mentre il progetto Thesim si è concentrato principalmente sull'appurare dove vivono e cosa fanno gli immigrati, il progetto Natac ha esaminato le situazioni e le sfide affrontate dagli stessi, in particolare per quanto riguarda l'acquisizione della nazionalità del loro paese di residenza. Anche in questo campo sono occorsi enormi cambiamenti negli ultimi dieci anni, molti dei quali hanno reso più restrittivo il processo di acquisizione della nazionalità. Numerosi paesi hanno introdotto prove di ammissione o altri requisiti che gli immigrati devono soddisfare per essere naturalizzati. Anche in questo caso, ogni Stato membro dell'Ue presenta regole e pratiche proprie. Persino i paesi che stanno affrontando l'immigrazione e la nazionalità dalla stessa prospettiva hanno attuato le politiche in maniera diversa. Ad esempio, il Regno Unito e i Paesi Bassi impongono ai propri immigrati di superare una prova prima di concedere loro la cittadinanza. Tuttavia, mentre il Regno Unito organizza corsi di preparazione al test per gli immigrati e pubblica addirittura un opuscolo sul suo contenuto, i Paesi Bassi non prevedono nulla di tutto ciò. Come giustificazione di tale mancanza di informazioni viene addotto il fatto che non si può studiare per diventare olandesi. Benché l'armonizzazione sia ancora molto lontana, i paesi stanno iniziando a discutere congiuntamente tali questioni con frequenza sempre crescente, ha affermato il professor Rainer Bauböck, coordinatore del progetto. Ciò è spesso determinato dalla constatazione che le politiche di un paese esercitano ripercussioni su un'altra nazione. Il professor Bauböck ha portato l'esempio di una donna cinese che è andata a partorire in Irlanda e ha pertanto acquisito la cittadinanza dell'Unione non solo per il neonato, ma anche per sé in qualità di principale responsabile del suo sostentamento. Ha anche ricordato il tentativo della Germania di vietare ai propri cittadini di avere la doppia nazionalità. Ciò ha indotto la Turchia a introdurre una nuova "carta rosa" che consente ai tedeschi nati in Turchia di riacquisire la nazionalità turca una volta diventati ufficialmente tedeschi, pregiudicando pertanto la politica introdotta dalla Germania. "Auspico un metodo di coordinamento aperto, in cui gli Stati membri possano osservarsi a vicenda e imparare dalle buone prassi", ha affermato il professor Bauböck. Isabelle Chopin del gruppo per la politica dell'immigrazione, che ha partecipato al progetto Natac, ha presentato alcune conclusioni sotto forma di raccomandazioni. Sia gli immigrati sia gli amministratori trarrebbero vantaggi importanti da una migliore comunicazione per tutto l'iter della procedura di richiesta di cittadinanza, da una formazione più puntuale per gli amministratori, da una maggiore coerenza della documentazione richiesta per il processo, dalla semplificazione della procedura, da una giustificazione obbligatoria di tutte le domande respinte e da un codice per la doppia nazionalità. Una domanda cui non possono rispondere né le statistiche né l'acquisizione della nazionalità è la misura effettiva dell'integrazione degli immigrati. Isabelle Chopin ha dichiarato che le organizzazioni non governative (Ong) stanno attualmente discutendo se la nazionalità eserciti un impatto sull'immigrazione, e molti ritengono che non sia così. Tuttavia, se un immigrato sa di poter avviare la procedura per l'acquisizione della nazionalità, si sentirà verosimilmente più integrato, stando alle prime conclusioni. Il professor Poulain sostiene che per misurare l'integrazione occorra una tipologia, che non esiste ancora a livello né di Ue né di Onu, benché alcuni paesi stiano cominciando a metterla a punto, ha osservato. Il direttore della direzione Scienze umane e sociali della Commissione Dius Lennon è rimasto talmente colpito dai risultati dei due progetti che ha esortato a "riflettere su come possiamo diffondere ulteriormente il lavoro svolto. È importante che varchi i confini di Bruxelles", ha affermato. Ha inoltre invitato tutti i presenti a partecipare a una consultazione sull'agenda di ricerca dettagliata per il Settimo programma quadro (7Pq), che si aprirà a breve. Il professor Poulain ha concluso la propria presentazione dichiarando che mentre lavorava con la Commissione "ho percepito per la prima volta che eravamo veramente coinvolti nel sostegno alla politica. Ho una lunga carriera alle spalle, ma non avevo mai avuto questa sensazione. Fermarsi adesso non avrebbe senso".

BRUXELLES, RIUNIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO INTEGRATING-ACC
 Bruxelles, 13 marzo 2006 - Il 20 marzo si terrà a Bruxelles una riunione informale per presentare i risultati conclusivi del progetto Integrating-acc (integrazione degli Stati candidati associati nel Sesto programma quadro attraverso attività di collegamento in rete e migliori servizi Pcn). Il progetto ha riunito i punti di contatto nazionali di 22 paesi allo scopo di istituire le migliori prassi per l'integrazione delle comunità scientifica Acc (Stati candidati associati) nello Spazio europeo della ricerca attraverso gli strumenti disponibili nel 6Pq. Le attività erano incentrate sul pilastro "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi". La presentazione tratterà in particolare due dei compiti del progetto, "The Ncp benchmarking exercise" (le attività di analisi comparativa Pcn) e "Networking for integration" (collegamento in rete per l'integrazione). Tra gli oratori figurano rappresentanti della Commissione europea e responsabili dei programmi di lavoro dei progetti. La giornata interesserà tutte le persone attive nei programmi di ricerca che coinvolgono i nuovi Stati membri e gli Stati candidati associati. Http://www.sustdev-ncps.com/eventdetail.asp?id=51  

AIUTI DI STATO, LA COMMISSIONE PROPONE UNA SEMPLIFICAZIONE SALE A 150.000 EURO LA SOGLIA MASSIMA PER QUELLI AMMESSI
Bruxelles, 13 marzo 2006 - La Commissione europea ha deciso di migliorare la normativa Ue in materia di aiuti di Stato, riducendo i carichi burocratici per quelli di piccola entità, i cosiddetti aiuti “de minimis”. La proposta presentata il 9 marzo dall'esecutivo esclude dall'obbligo di notifica a Bruxelles gli aiuti concessi alle imprese inferiori ai 150.000 euro su un periodo di tre anni. Al momento, il limite fissato dalla normativa Ue è di 100.000 euro. "Sono decisa a modernizzare e migliorare le regole sugli aiuti di Stato in modo generale", ha dichiarato il commissario alla concorrenza Neelie Kroes. "Altre disposizioni destinate a semplificare, consolidare e sviluppare gli esistenti regolamenti di esenzione per categorie sono in preparazione. Questo insieme di misure lascerà agli Stati membri maggiore elasticità per meglio gestire gli aiuti, in particolare a favore delle Pmi". La proposta della Commissione di elevare a 150.000 euro l'attuale soglia di 100.000 euro tiene conto dell'inflazione e della crescita del Pil nell'Ue ed estende, inoltre, il campo di applicazione del regolamento di esenzione alla commercializzazione e alla trasformazione dei prodotti agricoli. Le nuove regole, precisa Bruxelles, si applicheranno esclusivamente agli aiuti trasparenti, di cui sia possibile determinare in anticipo l'ammontare preciso. La proposta della Commissione sarà inviata agli Stati membri perché presentino le loro osservazioni. Altre consultazioni dei Venticinque e di tutte le parti interessate saranno organizzate tra giugno e novembre. L'iniziativa si inscrive nel piano d'azione della Commissione per gli aiuti di Stato, varato a giugno 2005. Il documento, che definisce i principi guida della riforma del settore, mira a ridurre il livello globale degli aiuti e a destinare quelli ammessi al miglioramento della competitività, alla creazione di maggiore occupazione, alla coesione sociale e regionale e al miglioramento dei servizi.

ICT: IL CNIPA PORTA LA RADIO-IDENTIFICAZIONE RFID NELLA PA CARTELLE CLINICHE “INTELLIGENTI” CHE ELIMINANO GLI ERRORI; PRATICHE BUROCRATICHE “AUTOREFERENTI”, MONUMENTI ED OPERE D’ARTE “DIALOGANTI”; IL PATRIMONIO IMMOBILIARE E IL PARCO VEICOLI DELLO STATO “DINAMICI”
Roma, 13 marzo 2006 - Cartelle cliniche “intelligenti” che eliminano gli errori, pratiche burocratiche “autoreferenti”, monumenti ed opere d’arte “dialoganti”, ma anche il patrimonio immobiliare e il parco veicoli dello Stato “dinamici”. A dare un nuovo colpo di acceleratore al processo di modernizzazione della Pubblica amministrazione italiana, introducendo le tecnologie Rfid, Radio Frequency Identification, è il Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pa che ha siglato un accordo di collaborazione con il Cattid-centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza, dell’Università La Sapienza di Roma, per sperimentare e, quindi, valutare le effettive potenzialità e i reali benefici per l’Amministrazione pubblica delle nuove applicazioni Rfid, che consentono identificazione e lettura a distanza di numerose informazioni contenute in una etichetta (tag), grande quanto un francobollo, con microprocessore ed antenna. “Già a settembre il Cnipa aveva costituito un laboratorio sperimentale e successivamente un apposito gruppo di studio per esplorare le nuove frontiere aperte dalla tecnologia Rfid per dare alla Pubblica amministrazione strumenti sempre più avanzati al fine di migliorarne l’efficienza e la gestione”, ha detto Livio Zoffoli, presidente del Cnipa, il quale ha poi spiegato che “la sperimentazione con il Cattid è mirata alla verifica dell’efficacia degli strumenti per definire requisiti, modalità di test e applicazioni che possano poi essere suscettibili di effettiva e proficua utilizzazione all’interno della Pubblica amministrazione, cui il Cnipa fornirà anche la relativa consulenza”. Gli apparati Rfid sono comparsi sulla scena più di dieci lustri fa e le prime applicazioni civili sono state nella logistica. Ma grazie ai progressi tecnologici degli ultimi anni, sono notevolmente migliorate le funzionalità, si sono ridotte drasticamente le dimensioni ma, soprattutto, si sono abbassati in modo considerevole i costi, dando così la stura ad applicazioni sempre più vaste. Una etichetta Rfid memorizza una vastità di informazioni che, via radio, vengono riversate ad un ricevitore, posto su un apparato, un palmare o su un telefonino. E, viceversa, un dispositivo portatile “dialoga” con persone e cose su cui è stata applicata la “tag”. Così una infermiera entrando nella stanza di un degente potrà prelevare dal carrello solo i farmaci previsti dal “dialogo” con la cartella clinica digitale del paziente; un turista avvicinandosi ad un monumento o ad un’opera d’arte disporrà delle informazioni relative nella lingua predefinita; un veicolo del parco mezzi pubblici potrà avere accesso a determinate aree, prelevare carburante, usufruire di determinati servizi senza adempimenti e burocrazie; la gestione delle biblioteche diventerà molto più efficiente, rapida e sicura; le pratiche d’ufficio una volta etichettate saranno trattate ed archiviate in modo quasi automatico. E sono solo alcune delle innumerevoli applicazioni che possono derivare dalla tecnologia Rfid. -

LE ATTESE ALLA FERMATA DELL’AUTOBUS SARANNO UN LONTANO RICORDO : SIEMENS BUSINESS SERVICES PRESENTA UNA SOLUZIONE BASATA SULL’RFID PER GLI OPERATORI DI TRASPORTO PUBBLICO.
 Milano, 13 marzo 2006 - Le piccole aziende di trasporto pubblico potranno utilizzare la tecnologia Rfid -Radio Frequency Identification- per monitorare più efficientemente i propri veicoli, controllarne i movimenti in modo più preciso e fornire informazioni accurate sul programma delle corse. Questo grazie a un innovativo sistema di controllo delle attività sviluppato da Siemens Business Services per i servizi di trasporto pubblico locale. Il prototipo è stato presentato alla Itb, fiera internazionale del turismo svoltasi recentemente a Berlino. Il nuovo sistema di controllo automatico delle operations consente ai servizi di trasporto pubblico di fornire informazioni più affidabili su arrivi e partenze: per monitorare i veicoli, invece del satellite, il sistema impiega tecnologia Rfid a basso costo. Le fermate sono dotate di chip radio, mentre i bus e i tram sono equipaggiati di lettori delle unità rilevate dai chip. Quando un veicolo entra in un’area di fermata, legge il numero di identificazione sul chip Rfid e lo invia al centro di controllo delle operations insieme al numero della corsa, alla via e all’esatto orario del giorno. Da lì i trasmettitori -dispatchers- sono in grado di impostare qualunque cambiamento di programma e passarlo direttamente ai passeggeri, al personale del mezzo pubblico o al display elettronico con la schedulazione degli orari. "La soluzione è particolarmente adatta ai piccoli enti di trasporto pubblico che cercano modalità a basso costo per migliorare il servizio fornito ai passeggeri” ha detto Peter Marburger, Responsabile della divisione Trasporto e Logistica di Siemens Business Services. Sbs realizza studi di fattibilità del sistema, analizza l’efficienza nei costi, integra le componenti Rfid e si occupa delle attività di project management.

IMPORTANTI ACCORDI CON EMIRATI ARABI UNITI, PAKISTAN E QATAR IL MINISTRO MORATTI: "CHIMICA SOSTENIBILE, SCIENZE DELLA SALUTE, AERONAUTICA, BIOTECNOLOGIE, GRID, PREVENZIONE DELLE CATASTROFI E ICT”
 Roma, 13 marzo 2006 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti, in visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, in Pakistan e in Qatar, ha sottoscritto in questi giorni con i responsabili governativi dell'Istruzione e della Ricerca dei tre Paesi alcuni importanti protocolli d'intesa che avviano la reciproca cooperazione nel settore della ricerca scientifica e tecnologica, attraverso la realizzazione di progetti comuni da parte di università, centri di ricerca e altre istituzioni private italiani e di quei Paesi. "Questi accordi", ha spiegato il Ministro Moratti, "impegnano esplicitamente l'Italia e gli altri Paesi firmatari a promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica nei settori di rispettivo interesse, agevolando lo sviluppo delle risorse umane e delle iniziative a sostegno dell'economia della conoscenza, riaffermando inoltre il valore strategico della formazione e della ricerca come fattore indispensabile per la crescita e il concreto sviluppo economico delle rispettive società". "L'obiettivo è anche quello di favorire il dialogo interculturale e interreligioso", ha aggiunto il Ministro, "e, attraverso la reciproca conoscenza di cultura, storia e civiltà diverse, continuare a promuovere la stabilità e la pacifica convivenza dei popoli". "C'è un altro importante fatto da mettere in evidenza", ha proseguito il Ministro. "Questi accordi testimoniano il nuovo orientamento dell'università italiana che, in collaborazione con in mondo produttivo, promuove lo sviluppo sociale ed economico interno e, tramite l'internazionalizzazione, sviluppa i legami scientifici e tecnici con i Paesi più importanti per il sistema scientifico italiano". Le aree prioritarie delle intese firmate ieri e oggi vanno dall'energia all'ambiente, dall'aeronautica alle scienze della salute, dalle biotecnologie alla prevenzione del rischio sismico, dalla chimica verde all'Ict e alle tecnologie Grid, dai beni culturali alle tecnologie per l'agroalimentare. I protocolli con gli Emirati Arabi Uniti, il Pakistan e il Qatar si aggiungono agli oltre 70 accordi di cooperazione già firmati con i Paesi tecnologicamente più avanzati e quelli emergenti e permettono di rafforzare ulteriormente il quadro delle alleanze internazionali, finalizzate a incrementare la partecipazione del sistema scientifico italiano alle attività di eccellenza in sede internazionale. "Ricordo che queste iniziative sono incentrate sulla collaborazione bilaterale e paritetica", ha detto ancora Letizia Moratti, "con reciprocità di impegni sotto il profilo sia scientifico sia finanziario, il che permette di raddoppiare i fondi disponibili, e sull'istituzione su base permanente di laboratori congiunti su cui innestare programmi avanzati di formazione. Questa politica ci consente, per la prima volta, di avere importanti ricadute strutturali, scientifiche ed economiche sia nel nostro Paese sia nei Paesi partner, soprattutto sul fronte della ricerca industriale e dell'internazionalizzazione della formazione universitaria". Ma ecco nel dettaglio i contenuti degli accordi firmati ieri e oggi. Emirati Arabi Uniti Ad Abu Dhabi, con il Ministero dell'Università e Ricerca del Governo degli Emirati Arabi Uniti, è stata sottoscritta un'intesa che prevede, tra l'altro, la prossima creazione di un Centro di Alta formazione e Ricerca nella capitale degli Eau. E' stato inoltre definito un accordo tecnico, che coinvolge la Scuola Superiore Sant'anna di Pisa e Finmeccanica per l'istituzione di un corso di Alta formazione universitaria in Ingegneria e tecnologie industriali, finalizzato alla formazione di una nuova classe dirigente in campo industriale, tecnologico, manageriale e dei servizi avanzati. Il corso, diretto a 20-25 giovani ingegneri, tecnologi e manager degli Emirati, con lezioni sia in Italia che negli Emirati, concerne l'approfondimento di argomenti specialistici di ingegneria meccanica elettronica, informazione, telecomunicazioni, aerospaziale. Si tratta di una formazione di tipo avanzato - alla quale collaboreranno anche altre Università tra cui il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Pisa, l'Università La Sapienza di Roma e l'Università Federico Ii di Napoli - con cui si mira a sviluppare e integrare conoscenze di base già possedute, e quindi consentire ai partecipanti di acquisire nuove competenze per svolgere compiti di alta qualificazione in campo industriale. L'intento è anche quello di mettere in grado i partecipanti di collaborare a progetti di trasferimento tecnologico e industrializzazione, da sviluppare negli Eau in collaborazione con grandi imprese italiane, tra cui in primis Finmeccanica e le sue consociate. E' stato anche stabilito di promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura italiane nell'ambito della Uae-italian Academy, e l'avvio di attività di ricerca congiunte nel campo marittimo e navale nonché una collaborazione della Bocconi per la formazione di giovani economisti emiratini. Pakistan A Islamabad, con il Ministro Federale per l'Istruzione superiore della Repubblica Islamica del Pakistan, Atta-ur-raham, il Ministro Moratti ha firmato un protocollo che prevede l'avvio di progetti congiunti, finalizzati all'innovazione tecnologica e allo sviluppo delle applicazioni industriali nei settori della scienza dei materiali e della metallurgia, della matematica applicata e dell'informatica, della fisica, delle tecnologie Grid, della neuro-informatica, delle tecnologie per i beni culturali e il settore agroalimentare. Una particolare attenzione, sancita con la stipula di un Mou aggiuntivo, è riservata alla cooperazione nel settore della prevenzione delle catastrofi, dopo il recente devastante terremoto che ha colpito il Nord del Pakistan e che ha visto l'Italia tra i primi soccorritori. Italia e Pakistan hanno stabilito infatti di dar vita ad una collaborazione sul tema della mitigazione del rischio sismico, coinvolgendo università, centri di ricerca e dipartimenti della protezione civile di entrambi i Paesi mediante programmi di ricerca e formazione e la creazione di strutture permanenti per la valutazione del rischio sismico e la gestione di emergenze post-terremoto. In questa logica, sarà dunque potenziata e ulteriormente sviluppata la collaborazione già esistente tra l'Earthquake Engineering Research Center (Eec) di Peshawar, l'European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering (Eucentre) e la European School for Advanced Studies in Reduction of Seismic Risk (Rose) dello Iuss di Pavia. L'intesa prevede, infine, la partecipazione di studenti pakistani a iniziative di post-dottorato presso centri di eccellenza italiani nelle aree indicate e la creazione di un network telematico che colleghi università italiane e pakistane. Qatar Il Ministro Moratti e il Chairman della Qatar Foundation for Education, Science and Community Development, la Sceicca Moza, consorte del Capo dello Stato del Paese, hanno firmato a Doha un importante memorandum. La Qatar Foundation è un'istituzione privata senza scopo di lucro che sovrintende alle attività legate all'Istruzione e della Ricerca nell'emirato del Golfo, fondata nel 1995 dall'Emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa al-Thani. Il memorandum prevede l'avvio di collaborazioni nei settori dell'energia e dell'ambiente, dell'aeronautica, delle scienze della salute e delle biotecnologie, dell'Ict e delle telecomunicazioni e dei nuovi media digitali, e della formazione professionale a livello post-secondario. E' stato anche stabilito di promuovere l'insegnamento della lingua e della cultura italiane nell'ambito della Qatar Foundation. In particolare, sono stati poi raggiunti due preliminari accordi tecnici. Il primo, di durata quinquennale, con il Consorzio interuniversitario nazionale "La Chimica per l'Ambiente" (Inca) di Venezia, riguarda un progetto integrato dedicato alla realizzazione di nuove azioni nel campo della chimica verde (green chemistry) in Qatar - Paese che è tra i principali produttori di gas - finalizzate ad aumentare la conoscenze, le risorse umane e la capacity building nell'ambito dello sviluppo sostenibile di quel Paese, attraverso l'introduzione, la diffusione, l'adozione e l'applicazione della chimica verde/sostenibile. La collaborazione riguarderà aspetti sia formativi che di ricerca sulle seguenti tematiche scientifiche: 1. Uso di reagenti e solventi eco-compatibili per la sintesi chimica e l'innovazione dei processi industriali attualmente impiegati; 2. Nuovi sistemi catalitici per la produzione chimica; 3. Prodotti chimici ottenuti da risorse rinnovabili e da prodotti di scarto; 4. Sviluppo di nuovi metodi di monitoraggio ambientale per i contaminanti organici ed inorganici; 5. Nuovi sistemi catalitici per la distruzione degli inquinanti organici persistenti, la decontaminazione e la bonifica ambientale. Sono previste attività di addestramento preliminare (corsi semestrali) e di training presso i laboratori Inca di Marghera e le sue unità di ricerca in Italia: Politecnico di Milano e Università di Trieste, di Bologna di Genova e di Pavia. Verrà inoltre creato un Campus universitario dedicato alla chimica per l'ambiente, dotato di laboratori e strutture per l'addestramento degli studenti. Per favorire lo sviluppo sostenibile e per cercare le opportune soluzioni agli specifici problemi produttivi ed ambientali del Qatar, l'intesa mira altresì a sviluppare a livello locale la ricerca applicata in tema di green chemistry, attraverso la creazione, nel medio periodo, di uno specifico Centro di alta tecnologia e di laboratori in rete che possano contare sul supporto interdisciplinare delle università associate all'Inca. Il Centro agirà da volano per la ricerca applicata fornendo know-how e infrastrutture analitiche e di ricerca, favorendo una stretta collaborazione con l'industria, quella petrolifera in particolare. Esso dovrà procurare all'industria, alle municipalità e ai decisori personale ben addestrato, con specifica esperienza nel campo della chimica per l'ambiente e della sostenibilità. Questo Centro potrà anche produrre nuove opportunità di lavoro altamente qualificato attraverso la formazione di operatori specializzati nel campo della protezione ambientale mediante l'uso della chimica avanzata. Infine, la collaborazione prevede la costruzione di un impianto pilota a basso impatto ambientale per la detossificazione e il riciclo di rifiuti industriali ospedalieri - altamente pericolosi per la presenza potenziale di molecole radio- e bio-attive, come rifiuti di trattamenti a raggi X o chemioterapici, antibiotici e altri residui di farmaci - nell'ambito del Qatar Science & Technology Park (S&t Park; Parco Scientifico e Tecnologico del Qatar), che ospita numerose cliniche universitarie e strutture sanitarie. La seconda intesa riguarda l'avvio di una collaborazione tra la Qatar Foundation e il Consorzio per l'Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste nei settori della ricerca scientifica dello sviluppo tecnologico e la diffusione dell'innovazione. I settori interessati dalla cooperazione sono quelli delle biotecnologie, della fisica dei nuovi materiali, delle nano tecnologie, delle tecnologie per l'ambiente, dell'Ict. L'accordo prevede anche il supporto a quelle imprese che vogliano dar vita ad innovazioni di prodotto o processo, il sostegno a nuovi "start-up" tecnologici, anche dal punto di vista del marketing e delle strategie di internazionalizzazione, lo scambio di ricercatori e di esperienze nel campo della gestione dei parchi scientifici e tecnologici. Alla Qatar Foundation è anche attivo il Polo tecnologico di Novacchio/pisa, che ha già avviato attività, che verranno ora potenziate, per la collaborazione scientifica e tecnologica in settori di specifico interesse per le imprese italiane in settori che vanno dalla bio-medicina alla microelettronica, dall'ambiente ai nuovi materiali.

BASILEA2: OCCASIONE IN PIÙ PER IL RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ SUL TERRITORIO
 Roma, 10 marzo 2006 - Maggiori vantaggi per i settori produttivi e una migliore erogazione del credito, con l’obiettivo di favorire una spinta positiva al rilancio dell’economia regionale. In questa direzione, le nuove regole di Basilea2 rappresentano un’occasione in più rafforzare ulteriormente il rapporto banche-imprese e innescare una nuova fase di rilancio della competitività sul territorio. È quanto emerso nel corso del convegno su “Basilea2”, il 9 marzo a Messina, organizzato dalla Commissione regionale Abi Sicilia e la Camera di commercio di Messina. Basilea2 – si è detto nel corso dell’incontro – va vista come un’opportunità che aiuterà ad incentivare un dialogo più approfondito e costante tra tutti i protagonisti economici del territorio. La collaborazione sempre più attiva tra le imprese bancarie e il sistema produttivo può garantire una più ampia conoscenza delle regole e degli strumenti operativi, con il risultato di un aumento del grado di efficienza complessivo e di una risposta più efficace alle sfida globale dell’allargamento dei mercati. Il Vice Presidente della Commissione regionale Abi Sicilia, Fulvio Cherubini, ha confermato la “piena disponibilità del settore bancario regionale a rafforzare le strategie comuni con tutti gli altri settori produttivi. Le imprese bancarie non faranno mancare i finanziamenti necessari alle aziende, soprattutto a quelle che si rivelano più virtuose e dinamiche, e naturalmente alle Pmi che rappresentano l’ossatura del nostro sistema economico. È necessario continuare a collaborare con tutte le forze in campo per ampliare le prospettive di crescita del territorio. Ricerca innovazione, internazionalizzazione, accesso al credito, sviluppo locale e semplificazione amministrativa sono gli elementi principali di una concreta politica di sviluppo. “È importante promuovere occasioni d’incontro come quello odierno per informare e, conseguentemente, riflettere sui cambiamenti che Basilea2 produrrà nell’ambito del rapporto tra banca e impresa”, ha proseguito il Vice Presidente della Camera di commercio di Messina, Enzo Musmeci. “Siamo fiduciosi che nella prima fase applicativa le banche troveranno il modo di favorire le imprese, soprattutto le Pmi e ovviamente anche le nostre, quelle di Messina e della sua provincia, che hanno bisogno di essere rilanciate per essere al passo con l’Europa e con il resto dell’Italia. In questo contesto, inoltre, vanno ricordati i Consorzi Fidi, che devono essere aiutati a crescere ed il cui ruolo deve essere potenziato”. Che cos’è Basilea2 e chi riguarda? È il nuovo accordo sui requisiti patrimoniali delle banche, stabilito dal Comitato di Basilea che riunisce i rappresentanti delle banche centrali dei maggiori paesi europei. L’accordo fissa le nuove metodologie che le banche devono adottare per calcolare i propri requisiti patrimoniali minimi, in relazione ai rischi inerenti la loro attività, e riguarda anche le imprese perché ogni volta che una banca effettua un finanziamento deve accantonare una somma per far fronte al rischio di credito, cioè alla possibilità che il prestito non venga rimborsato. A cosa serve e come cambiano i rapporti banche-imprese? Basilea2 garantirà maggiore solidità ed efficienza al sistema bancario con una migliore valutazione del rischio di ogni singolo prestito. Innesta perciò un circolo virtuoso nei rapporti tra banche e imprese: da un lato le banche saranno incentivate a classificare e valutare le imprese in modo più rigoroso, dall’altro le imprese saranno spinte ad una maggiore trasparenza e migliore organizzazione perché quelle più meritevoli otterranno credito a condizioni migliori. Il rapporto banche-imprese dunque è destinato a migliorare con un dialogo più intenso, basato su maggiori informazioni e sul confronto basato sui progetti e sul futuro dell’impresa stessa. Le Pmi saranno penalizzate dai nuovi criteri? Le Pmi non saranno penalizzate con Basilea2. Tutte le ricerche, comprese le più recenti effettuate dalla Commissione Europea, confermano che con Basilea2 le banche dovranno effettuare accantonamenti di capitale in media inferiori rispetto a quelli attuali per i finanziamenti alle Pmi. Questo vuol dire, oltre alla possibilità di concedere anche più finanziamenti rispetto ad oggi, soprattutto condizioni più vantaggiose per le imprese con le carte in regola.

CAPITALIA: NON HA IN CORSO TRATTATIVE RELATIVE AD UNA POSSIBILE INTEGRAZIONE CON BANCA INTESA
Roma, 13 marzo 2006 - Con riferimento alla richiesta della Consob del 10 marzo , Capitalia conferma che il Gruppo non ha in corso trattative né esistono ipotesi allo studio relative ad una possibile integrazione con Banca Intesa o con qualsivoglia altra entità. Capitalia ha più volte smentito categoricamente ogni indiscrezione in tal senso. Tenuto conto dell’andamento del titolo sul mercato, delle dichiarazioni riportate dagli organi di stampa e delle indiscrezioni presso la comunità finanziaria su presunti piani di integrazione che coinvolgerebbero Capitalia,su richiesta dell’Amministratore Delegato è già stato convocato un Consiglio di Amministrazione per le ore 17 di oggi per una valutazione collegiale della situazione in essere e delle eventuali conseguenti determinazioni.

BANCA INTESA PERFEZIONA LA CESSIONE DI BANCO WIESE SUDAMERIS A SCOTIABANK
Milano, 13 marzo 2006 – Banca Intesa, dopo aver ottenuto le relative autorizzazioni dalle autorità competenti, ha perfezionato il 9 marzo la cessione della controllata peruviana Banco Wiese Sudameris (Bws) a Scotiabank, come annunciato il 5 dicembre 2005. Banca Intesa manterrà una quota di minoranza pari al 19,95% nell’entità risultante dalla successiva integrazione delle attività di Bws e Banco Sudamericano. Sulla quota detenuta da Banca Intesa nell’entità risultante dall’integrazione è prevista un’opzione put/call a partire dal sesto anno dal perfezionamento dell’operazione. L’entità risultante dall’integrazione di Bws e Banco Sudamericano opererà sul territorio peruviano con oltre 130 filiali e si posizionerà al terzo posto nel locale sistema bancario con un totale attivo di circa Usd 3,5 miliardi.

BANCA ITALEASE APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO CONSOLIDATO AL 31.12.2005 ED IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE 2006/2008 UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 93,5 MILIONI DI EURO (+62,1%)
Milano, 13 marzo 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease S.p.a., riunitosi il 10 marzo a Milano sotto la presidenza di Lucio Rondelli, ha approvato il progetto di Bilancio di Banca Italease ed ha esaminato il Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2005. Nel corso della riunione sono stati approvati anche la proposta di dividendo per azione ed il nuovo piano industriale triennale di Gruppo 2006/2008. I risultati di Gruppo del 2005 ed il Piano Industriale 2006 - 2008 verranno presentati dall’A.d. Massimo Faenza nel corso di un incontro con la comunità finanziaria e con la stampa, che si terrà lunedi 13 marzo 2006 a partire dalle 14.30, ora italiana, in Milano presso la Sede, Palazzo Visconti, via Cino del Duca nr. 8. Tutte le informazioni per partecipare alla conference call, sono reperibili sul sito www.Bancaitalease.it, sezione Ir. L’assemblea ordinaria dei Soci è stata fissata per il 12 aprile prossimo in prima convocazione alle ore 10.30 in Milano, presso Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari nr. 6 ed, eventualmente, in seconda convocazione presso la Sede Sociale il 13 aprile alla stessa ora. L’avviso di convocazione sarà pubblicato l’11 marzo 2006, su Il Sole 24 Ore. 1 I risultati consolidati al 31.12.2005 vedono Italease Factorit S.p.a. Contabilizzata per 9 mesi. Coerentemente i dati di conto economico riferiti al 31.12.2004, sono pro forma con Italease Factorit S.p.a. (ex Factorit S.p.a.) contabilizzata per lo stesso periodo. 1. Risultati Consolidati al 31.12.2005 2: Nel 2005 il Gruppo, guidato dall’Amministratore Delegato Massimo Faenza, ha realizzato un utile netto di 93,5 milioni di euro, in crescita del 62,1% rispetto ai 57,7 milioni di euro del 2004. L’utile lordo è di 159,8 milioni di euro, in crescita del 60,6% rispetto ai 99,5 milioni di euro del 2004. Tale incremento è da attribuire interamente alla gestione ordinaria, contrassegnata da un significativo aumento delle attività. Il Roae del 2005 si è attestato al 17,6%, in aumento di 219 bps rispetto al 15,4% del 2004. L’utile per azione del 2005 (Eps) è di 1,23 euro. Il Margine di Intermediazione a fine 2005 si è attestato sui 311,9 milioni di euro, rispetto ai 217,3 milioni di euro del 2004 (+43,5%), quale risultato combinato di un miglioramento del Margine di Interesse, pari a 175,7 milioni di euro (+31,6%) e di una crescita delle Commissioni Nette pari a 137,3 milioni di euro (+66,4%). Le rettifiche di valore nette su crediti sono state pari a 58,2 milioni di euro (38,8 milioni di euro nel 2004), con un’incidenza dello 0,55% sugli impieghi medi (0,58% nel 2004). I costi operativi si sono attestati a 102,4 milioni di euro nell’esercizio, rispetto agli 85 milioni di euro del 2004. Di questi le spese per il personale, pari a 58,4 milioni di euro, rispetto ai 48,1 milioni di euro del 2004, sono imputabili agli aumenti legati al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro e alle assunzioni volte a rafforzare le strutture commerciali e di governo del Gruppo. Le altre spese amministrative si sono attestate a 38 milioni di euro nel 2005 rispetto ai 24,6 milioni di euro nell’anno precedente, a seguito di costi non ripetibili collegati al processo di quotazione, agli oneri di integrazione di Factorit S.p.a. Ed alle spese connesse all’adeguamento alle nuove disposizioni normative, in particolare in materia di Ias/ifrs e Basilea2. Ciononostante il cost income ratio, è sceso al 32,8%, in significativa diminuzione rispetto al 38,9% del 2004. Le imposte sul reddito d’esercizio sono pari a 65,7 milioni di euro, rispetto ai 39,6 milioni di euro del 2004. La qualità degli attivi di Gruppo è sensibilmente migliorata grazie all’attenta politica di valutazione ed erogazione del credito e, in generale, dalla migliorata gestione dei rischi. In particolare, l’incidenza delle sofferenze nette sui crediti totali scende dall’1,26% del 2004 allo 0,80% del 2005 (-46 bps). Analogamente gli incagli scendono in rapporto ai crediti dall’1,27% allo 0,66% (-61 bps). La percentuale di copertura delle sofferenze aumenta dal 45,7% al 47,9%. La percentuale di copertura degli Incagli passa dal 25,8% al 19,7%. Nel 2005 il Gruppo Banca Italease ha stipulato oltre 26.500 nuovi contratti di leasing (+2%) per un importo totale pari a 6.298 milioni di euro (+31,6%), con una quota di mercato del 14,3% (12,5% nel 2004, Fonte Assilea), collocandosi al vertice della classifica nazionale di settore. Il mercato del leasing in Italia ha fatto registrare nel 2005 – Fonte 2 I risultati consolidati al 31.12.2005 vedono Italease Factorit S.p.a. Contabilizzata per 9 mesi. Coerentemente i dati di conto economico riferiti al 31.12.2004, sono pro forma con Italease Factorit S.p.a. (ex Factorit S.p.a.) contabilizzata per lo stesso periodo. Assilea – 441.324 nuovi contratti (+0,5%) per un importo complessivo di 44.160 milioni di euro (+15,6%). L’attività di factoring del Gruppo Banca Italease ha sviluppato nel 2005 un turnover pari a 12,8 miliardi di euro, in crescita del 11,6% rispetto agli 11,5 miliardi di euro del 2004 con una quota di mercato del 12,7% (10,9% nel 2004 – Fonte Assifact). Tali risultati sono in controtendenza rispetto all’andamento del mercato italiano del factoring che, invece, ha fatto registrare nel 2005 – Fonte Assifact – un turnover di 101 miliardi di euro, in calo del 3,9% rispetto all’anno precedente. I finanziamenti a M/l termine erogati dal Gruppo Banca Italease nel corso del 2005 sono stati pari a 399 milioni di euro, in crescita del 68,5% rispetto ai 236,8 milioni di euro dell’anno precedente. Al 31 dicembre 2005 il patrimonio netto del Gruppo, comprensivo dell’utile di esercizio, ammonta a 678,9 milioni di euro, in aumento del 77,9% rispetto ai 381,5 milioni di euro del 2004. Il Tier 1 Ratio si attesta sul 6,1%, in lieve flessione dal 6,6% del 2004; il Total Capital Ratio raggiunge l’8,3 % rispetto al 9,9% dello scorso anno. 2. Proposta Di Dividendo: Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di distribuzione del 40% dell’utile di Gruppo del 2005 (24% nel 2004), determinando in 0,49 euro il dividendo per azione. Tale proposta sarà sottoposta all’Assemblea ordinaria dei Soci. Il C.d.a. Ha proposto, inoltre, lunedì 24 aprile 2006 quale data di stacco del dividendo e giovedì 27 aprile 2006 quale data di pagamento. 3. Piano Industriale 2006/2008 di Gruppo - Principali Target al 2008: Il C.d.a di Banca Italease ha approvato il nuovo Piano Industriale 2006 – 2008 alla luce del nuovo scenario determinato dai risultati positivi del 2005, dal superamento dei target del precedente Piano Industriale 2005 – 2007, oltre che dal progetto di acquisizione di Bipielle Leasing. Il nuovo Piano Industriale si prefigge di consolidare e sviluppare ulteriormente i business del Gruppo, con particolare attenzione alla qualità degli attivi e di aumentare in modo significativo la redditività, anche attraverso una maggiore efficienza operativa. Il Gruppo, inoltre, intende mantenere nel corso dei prossimi tre anni, un livello di total capital ratio prossimo al 10% ed un livello di tier 1 prossimo al 7%, anche attraverso la possibile emissione di strumenti ibridi di patrimonio. Principali leve del piano industriale: consolidare la leadership di mercato nel core business ; sviluppare prodotti complementari; potenziare il network distributivo; perseguire il miglioramento dell’efficienza operativa e l’industrializzazione dei processi produttivi; migliorare ulteriormente la qualità degli attivi e minimizzare il costo del rischio.

BANCA POPOLARE ITALIANA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NOMINA I DUE VICE PRESIDENTI E APPROVA IL PROGETTO DI FUSIONE DELLE TRE CASSE IN TOSCANA
Lodi, 13 marzo 2006  - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana, presieduto da Dino Piero Giarda, nella del 9 marzo ha nominato con voto unanime Enrico Perotti e Vittorio Coda alla carica rispettivamente di Vicepresidente vicario e Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, il Consiglio ha approvato per quanto di competenza le delibere assunte dai consigli di amministrazione delle casse di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, controllate attraverso la subholding Reti Bancarie S.p.a., con cui è stato approvato il progetto che porterà alla nascita del terzo polo bancario in Toscana. L'operazione, subordinata all'approvazione da parte delle Autorità di Vigilanza, prevede la fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Pisa e della Cassa di Risparmi di Livorno, in qualità di incorporande, nella Cassa di Risparmio di Lucca. Il nuovo “Polo Toscano” assumerà la denominazione di Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno S.p.a. E si presenterà con una struttura commerciale formata da 223 filiali, aperte principalmente in Toscana, che copre una quota di mercato regionale pari al 9,6%, mentre è al primo posto nelle province di Lucca, Pisa e Livorno. La nuova Cassa si avvarrà della collaborazione di 1600 dipendenti, impegnati per più dell'80% nella rete commerciale. Infine, il consigliere Andrea Guidi è stato designato quale referente del Consiglio di Amministrazione per l’attuazione del progetto relativo al “Polo Toscano"

KOÇBANK: CONCLUSIONE DELL'OFFERTA OBBLIGATORIA SU AZIONI DI YAPI VE KREDI BANKASI A.S.
Milano, 13 marzo 2006 - Unicredit annuncia che in data 9 marzo 2006 si è concluso il periodo di adesione all’offerta obbligatoria lanciata da Koçbank A.s. ("Koçbank") per l’acquisizione delle azioni di Yapi ve Kredi Bankasi A.s. ("Ykb") che non fossero già detenute da Koçbank stesso. Il numero di azioni Ykb consegnate in offerta è pari a 37.331,41, corrispondenti allo 0,005% del capitale sociale della banca, per un esborso totale pari a Tl 242.654,15 (ca. €152.000 al cambio corrente). Gli azionisti di Ykb che hanno aderito all’offerta avranno inoltre diritto ad eventuali earn out da corrispondere in futuro, al verificarsi di determinate condizioni descritte nel documento d'offerta. Con la conclusione dell’offerta obbligatoria sulle azioni Ykb, Koçbank ha ottemperato all’obbligo - derivante dalla normativa turca – di lanciare un’offerta obbligatoria su Ykb come conseguenza dell’acquisto della maggioranza del capitale sociale di Ykb nel settembre 2005.

BANCA CR FIRENZE FINALIZZA L'ACQUISTO DI DAEWOO BANK, ROMANIA
Firenze, 13 marzo 2006 - Banca Cr Firenze ha perfezionato il 9 marzo l'acquisto del 56,23% del capitale sociale di Banca Daewoo (Romania) S.a., banca commerciale con sede a Bucarest. L'operazione, che fa seguito all'accordo preliminare sottoscritto e comunicato al mercato lo scorso 11 Agosto, ed al rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie in Italia ed in Romania, ha avuto luogo a Firenze, presso la Direzione Generale dell'acquirente. Il prezzo definitivo dell'operazione è stato fissato in 30,5 milioni di Euro. L'assemblea dei soci della Banca Rumena, riunitasi sempre oggi in seduta ordinaria e straordinaria, ha approvato il cambio della propria denominazione in Banca C.r. Firenze Romania S.a. E le modifiche statutarie che garantiscono all'acquirente di designare la maggioranza dei componenti del Consiglio d'Amministrazione, nonché meccanismi di tutela per i soci di minoranza. L'assemblea ha altresì provveduto al rinnovo delle cariche sociali in coerenza con le nuove regole di governance.

NASCE IL 3° POLO BANCARIO IN TOSCANA: LA CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA PISA LIVORNO
Lucca, 13 marzo 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Reti Bancarie S.p.a., riunitosi il 9 marzo, ha preso atto delle delibere consiliari assunte dai consigli di amministrazione delle casse di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno con cui è stato approvato il progetto che porterà alla nascita del terzo polo bancario in Toscana. L'operazione, subordinata all'approvazione da parte delle Autorità di Vigilanza, prevede la fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Pisa e della Cassa di Risparmi di Livorno, in qualità di incorporande, nella Cassa di Risparmio di Lucca. Il nuovo soggetto assumerà la denominazione di Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno S.p.a. L'approvazione del progetto di fusione, che segue la cessione alla Cr Lucca delle 26 agenzie che appartenevano all'area territoriale regionale della Banca Popolare Italiana, rappresenta l'ultima fase del progetto industriale finalizzato alla creazione di un gruppo bancario regionale in grado di confrontarsi nei propri territori di riferimento con i principali competitors attivi nella Regione. La costituzione di un grande polo bancario toscano, il terzo per quote di mercato, è uno dei capitoli più rilevanti del piano di valorizzazione delle realtà locali già impostato a livello di Gruppo. L'integrazione delle tre casse in un'unica realtà permetterà di perseguire con maggiore incisività gli obiettivi reddituali e operativi tramite il pieno sviluppo della leadership nei territori di origine, grazie anche alla conservazione dei marchi storici legati alle differenti realtà. Uno degli elementi sostanziali del piano consiste infatti nella conservazione dei marchi presenti sul territorio e delle denominazioni storiche, recepite per altro nella denominazione della “Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno”. La nuova Cassa potrà giocare appieno il ruolo di partner di riferimento per lo sviluppo dell'economia del territorio di insediamento attraverso lo sviluppo ulteriore dei rapporti solidi esistenti con le istituzioni locali. La Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno si presenterà come una struttura commerciale formata da 223 filiali aperte principalmente in Toscana, che copre una quota di mercato regionale pari al 9,6%, mentre è al primo posto nelle province di Lucca, Pisa e Livorno. La nuova Cassa si avvarrà della collaborazione di 1600 dipendenti, impegnati per più dell'80% nella rete commerciale. L'attuale assetto partecipativo delle società coinvolte nel progetto è caratterizzato dal controllo totalitario esercitato dall'incorporante, Cassa di Risparmio di Lucca, su entrambe le incorporande, Cassa di Risparmio di Pisa e Cassa di Risparmi di Livorno. Pertanto l'operazione potrà essere effettuata applicando l'art. 2505 Codice Civile in materia di fusioni semplificate e dunque perfezionata senza concambio di azioni né variazioni del capitale sociale dell'incorporante.

BNL CEDE PARTE DEI TITOLI DI CREDITO IRACHENI
Roma, 13 marzo 2006. Con riferimento all’accordo del 23 gennaio u.S. Tra i creditori privati e la Repubblica dell’Iraq per la ristrutturazione del debito - in virtù del quale il Gruppo Bnl, come annunciato con il comunicato del 23 gennaio scorso, ha ricevuto, in sostituzione dei propri crediti verso entità bancarie statali irachene, titoli di stato iracheni di nuova emissione per un valore nominale di Us$ 683 milioni circa e con scadenza 15 gennaio 2028 - si comunica che il Gruppo Bnl, nell’ambito della propria strategia di riduzione della concentrazione dei rischi, ha ceduto parte dei suddetti titoli di stato iracheni per complessivi nominali Us$ 350 milioni. La cessione è avvenuta ad un prezzo medio di 71,45% circa del nominale e ha prodotto una plusvalenza di euro 78 milioni circa.

APPROVTO IL PROGETTO DI BILANCIO 2005 DI ANIMA SGR: COMMISSIONI RICORRENTI NETTE: € 29,4 MILIONI (+39,7%) COMMISSIONI VARIABILI NETTE: € 5,9 MILIONI (-59,6%) UTILE NETTO: € 14,7 MILIONI (-14,6%)
Milano, 13 marzo 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr (Anm Im), società di gestione del risparmio del Gruppo Banco Desio, riunitosi in data 9 marzo 2006, ha approvato il progetto di bilancio per l’esercizio 2005, redatto secondo i principi contabili Ias/ifrs. Risultati economico-finanziari Nel 2005 le commissioni totali attive sono ammontate a € 96,2 milioni, da € 96,5 milioni dell’anno precedente, con una riduzione dello 0,3%. 1 Roe = Utile netto / ( Patrimonio netto – utile in formazione) Le commissioni totali nette sono risultate pari ad € 35,3 milioni, da € 35,6 milioni dell’anno precedente, con una diminuzione dello 0,9%. La tabella sottostante evidenzia l’andamento delle singole componenti delle commissioni nette, separando in particolare le commissioni ricorrenti nette (commissioni di gestione nette, commissioni di sottoscrizione nette e diritti switch) dalle commissioni variabili nette (commissioni di performance nette). Dati in migliaia di euro 31/12/2005 31/12/2004 Variazione %: Commissioni ricorrenti nette (A) 29.409 21.046 +39,7%; Commissioni variabili nette (B) 5.891 14.582 -59,6%; Commissioni totali nette (A+b) 35.300 35.628 -0,9%. Nel 2005 L’aumento delle commissioni ricorrenti nette ha quasi interamente compensato il calo delle commissioni varabili, migliorando la stabilità dei risultati. I costi generali (spese per il personale e altre spese amministrative), al netto di circa € 1 milione di costi una tantum attribuibili al processo di quotazione e di circa € 0,5 milioni di emolumenti spettanti agli amministratori non titolari di deleghe operative (in precedenza calcolati in percentuale dell’utile netto), si sono attestati nel 2005 a € 9,1 milioni, da € 8,0 milioni nel 2004 (+12,7%). L’utile al lordo delle imposte si è attestato a € 24,3 milioni, da € 28,0 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-13,3%). Infine, l’utile netto è ammontato nel 2005 a € 14,7 milioni, da € 17,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-14,6%). La posizione finanziaria netta, determinata tenendo conto della valutazione delle attività finanziarie al fair value, secondo il principio Ias 39, al 31 dicembre 2005 è pari a € 29,7 milioni, rispetto a € 23,2 milioni del 31 dicembre 2004. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di € 0,125 per azione, per un importo complessivo di € 13.125.000. Sulla base del prezzo di riferimento del titolo Anima al 8 marzo 2006, il dividend yield è del 3,8% circa. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 5 maggio 2006 (data stacco 2 maggio 2006). Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria per il giorno 21 aprile 2006 alle ore 11.00 in prima convocazione e per il giorno 22 aprile 2006 alla stessa ora in seconda convocazione. Si allegano le tabelle relative a conto economico, stato patrimoniale e posizione finanziaria netta. Dati dell’attività commerciale - Il patrimonio gestito totale è pari al 31 dicembre 2005 a € 7.635,1 milioni, rispetto a € 6.923,0 a fine 2004, con un incremento del 10,3%. La raccolta netta nel 2005 è stata positiva per € 157,9 milioni, anche se in calo rispetto ai € 2.824,2 milioni dell’anno precedente. Il risultato conferma la fase di assestamento della raccolta dopo un biennio caratterizzato da ritmi di crescita molto sostenuti. Fonte: Anima, Assogestioni. * Al lordo delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima). Nel corso del 2005 sono saliti a 102 (18 in più rispetto a fine 2004) gli accordi di distribuzione dei fondi di diritto italiano di Anima. Nell’ottobre 2005 Anima Sicav, autorizzata e costituita nel mese di luglio 2005 come Sicav armonizzata multicomparto di diritto lussemburghese promossa da Anima, ha incorporato i sei comparti a marchio Anima in precedenza presenti in Jbm Sicav. Ha conseguentemente acquistato efficacia a far data dall’incorporazione la delega conferita da Anima Sicav ad Anima per la gestione dei summenzionati comparti. Nel corso dell’anno è inoltre stato avviato il collocamento del fondo pensione aperto Anima Orizzonti, acquisito da Creditras Spa nel maggio 2005, e sono stati firmati 14 accordi di distribuzione, prevalentemente con soggetti che già distribuiscono i fondi comuni di diritto italiano di Anima.

APULIA PRONTOPRESTITO: NEI PRIMI DUE MESI DEL 2006 EROGATI FINANZIAMENTI PER 60 MILIONI DI EURO (+300% RISPETTO AL 2005)
San Severo (Fg), 13 marzo 2006 . Nel corso dei mesi di gennaio e febbraio del 2006, l’ammontare dei finanziamenti erogati da Apulia prontoprestito è stato pari a 60 milioni di Euro, con un incremento del 300% rispetto ai 20 milioni di Euro del corrispondente periodo del 2005. La composizione del portafoglio erogato nel periodo è rappresentato per il 65% da cessioni del quinto dello stipendio e per il restante 35% da delegazioni di pagamento. Si conferma pertanto il trend di crescita dei volumi per Apulia prontoprestito, la società del Gruppo bancario bancApulia specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti attraverso cessioni del quinto dello stipendio. Nel corso dell’intero 2005 l’ammontare dell’erogato è stato pari a 204 milioni di Euro, in crescita dell’11% rispetto ai 184 milioni di Euro del 2004. In particolare, nel secondo semestre 2005, i volumi dei finanziamenti erogati sono stati pari a circa 151 milioni di Euro, più che triplicati rispetto ai 52,7 milioni di Euro registrati a fine giugno 2005. La consistenza dei finanziamenti di Apulia prontoprestito in essere al 28 febbraio 2006 ammonta a 448 milioni di Euro rispetto ai 403 milioni di fine 2005 ed ai € 292 milioni del 30 giugno 2005. Il prossimo 24 marzo è in programma il Consiglio di Amministrazione della Società, chiamato ad approvare il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2005.

STIPULATA LA CONVENZIONE TRA CONFCOOPERATIVE E LE BANCHE DI CREDITO DELL’UMBRIA
Perugia, 13 marzo 2006 - Perugia - E’ stata stipulata la convenzione tra l’unione regionale di Confcooperative Umbria e le Banche di Credito Cooperativo dell’Umbria per l’erogazione di servizi bancari alle Cooperative e ai soci delle stesse. “Il protocollo – spiega il Presidente regionale di Confcooperative, Andrea Fora – costituisce una pietra importante posta in essere dalla nostra Associazione in attuazione del Patto per lo Sviluppo dell’Umbria, con una intesa che suggella in maniera forte il legame tra le imprese cooperative a noi aderenti e il mondo del credito”. “Ci è parso piuttosto spontaneo – ha proseguito il direttore di Confcooperative Umbria, Enrico Raggi - individuare il sistema del Credito Cooperativo come ambito preferenziale di riferimento per l’instaurazione di un rapporto di tale natura tenuto conto del fatto che il mondo del Credito Cooperativo da sempre è interno a Confcooperative e in funzione del comune radicamento con il territorio che costituisce la forza viva che anima gli Istituti di Credito Cooperativo e le nostre imprese”. “Con questo accordo – ha proseguito il Direttore della Federazione della Banche di Credito dell’Umbria, Lazio e Sardegna, Paolo Grignaschi, intervenuto alla stipula – iniziamo ad attivare una stretta sinergia che auspicabilmente mira a varcare i confini del semplice rapporto tra le nostre banche di credito e le imprese cooperative. Mi riferisco a un legame sinergico, destinato a estrinsecarsi a 360 gradi, e quindi anche nei tavoli istituzionali regionali ai quali prende parte Confcooperative Umbria, e nella partecipazione attiva allo sviluppo territoriale della regione. Metteremo ora a punto un piano operativo dell’intesa che prenderà il via con la individuazione di un presidio logistico della Federazione nella Regione, per meglio coordinare le iniziative di rappresentanza e marketing territoriale che attiveremo in stretto rapporto con i direttori delle Banche di Credito Cooperativo intervenuti all’incontro”. Alla stipula dell’intesa hanno preso parte tutti di direttori dei cinque Istituti di Credito Cooperativo attualmente operanti in Umbria ovvero la B.c.c. Di Mantignana, la B.c.c. Di Spello e Bettona, la B.c.c. Di Perugia, la B.c.c. Di Terni e Valnerina e la B.c.c del Trasimeno. “Sul piano operativo – ha proseguito il responsabile del settore credito e finanza di Confcooperative Umbria, Lorenzo Mariani – intendiamo lavorare sulla specificità dei diversi settori del mondo cooperativo e in funzione delle diverse esigenze, individuando opportunamente prodotti specifici a supporto dei vari comparti e attivando canali di integrazione con gli strumenti di garanzia di cui Confcooperative e la nostra Regione si sono gia dotati. Mi riferisco a Fondosviluppo e al Consorzio Umbria Fidi ed alle Agenzie finanziarie regionali Gepafin e Sviluppumbria. “Questa firma – ha concluso i lavori Foree istituisce in definitiva l’avvio di una stretta collaborazione tra Confcooperative e le B.c.c. Dell’umbria, un’intesa nella quale ci impegniamo reciprocamente a dare un forte impulso a un mondo creditizio che dopo le recenti acquisizioni che hanno interessato storici Istituti Bancari operanti nella nostra Regione, è l’ultimo ad esprimere una regia territoriale autoctona tagliata su misura per la dimensione della nostra realtà imprenditoriale regionale”.

CREDITO BERGAMASCO: INAUGURATA LA NUOVA FILIALE DI VIMERCATE
Bergamo, 13 marzo 2006 - Il Credito Bergamasco - Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara – ha inaugurato, sabato 11 marzo, la nuova filiale, attiva dal 27 dicembre 2005, situata a Vimercate (provincia di Milano) in Via Vittorio Emanuele, 65/b. Alla cerimonia di inaugurazione della filiale – aperta all’intera cittadinanza – hanno partecipato diverse autorità locali ed i vertici dell’istituto bancario. L’inaugurazione si è caratterizzerata anche per una simpatica estrazione a premi con la consegna ai vincitori di un week end “termale” per due persone, fotocamere digitali, lettori Mp3, skateboards, orologi, zainetti e altro ancora. Al termine si è svolto il consueto brindisi augurale. La filiale è affidata alla responsabilità del direttore Vittorio Manzari, coadiuvato da tre collaboratrici e dipende dall’Area Affari Brianza Laghi, coordinata da Cristiano Gatti. Il Creberg è presente in provincia di Milano con 42 filiali, di cui 5 in città; la rete territoriale dell’istituto è composta da 235 unità, 206 delle quali dislocate in Lombardia.

IL CODICE DI AUTODISCIPLINA DELLE SOCIETÀ QUOTATE VERRA’ PRESENTATO A MILANO IL 14 MARZO 2006
Milano, 13 marzo 2006 - Il nuovo Codice di Autodisciplina delle Società quotate verrà presentato a Milano il 14 marzo 2006 alle ore 9.00 presso il Congress and Training Center di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana. Dopo il saluto di benvenuto di Angelo Tantazzi, Presidente di Borsa Italiana, ci saranno gli interventi dell’Amministratore Delegato di Borsa Italiana, Massimo Capuano, di Alessandro Profumo, Amministratore Delegato del Gruppo Unicredit, di Marco Tronchetti Provera, Presidente di Telecom Italia, e di Lamberto Cardia, Presidente della Consob. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 11.00.

NASDAQ: ANNUNCIO IN RISPOSTA AL RIFIUTO PUBBLICO DA PARTE DELLA BORSA DI LONDRA
New York, 13 marzo 2006 - Nasdaq prende nota del recente annuncio da parte della società che controlla la Borsa di Londra (London Stock Exchange plc, "Lse") in merito alla propria offerta indicativa di acquisto di tale società, e conferma di avere avanzato una proposta ad Lse il 9 marzo 2006. Nasdaq ritiene che la propria proposta rappresenti un'allettante offerta per gli azionisti, le società che fanno parte del listino e la comunità degli operatori, e che essa presenti vantaggi per Lse che non sono stati fino ad oggi proposti da altre entità. Nasdaq è la borsa valori elettronica più importante al mondo, e attualmente annovera circa 3.200 società con una capitalizzazione di mercato complessiva di 3,6 trilioni di dollari americani. La società Nasdaq (Nasdaq: Ndaq) è quotata nel proprio listino e ha una capitalizzazione di circa 5,2 miliardi di dollari americani.(1) Nasdaq è un marchio e un mercato globale, a cui sono iscritte società per azioni di 37 Paesi che vi operano attivamente. Le società quotate provengono da ogni settore, dall'energia alla comunicazione, dall'attività industriale alla biotecnologia, dalla distribuzione ai servizi finanziari. Nasdaq ha una solida reputazione per l'aver saputo condurre in porto transazioni strategiche, la più recente delle quali è quella di Inet. Dettagli dell'offerta indicativa. Offerta in contante di 950 pence per azione ordinaria. L'offerta indicativa in contante di 950 pence per azione ordinaria rappresenta: una maggiorazione del 72% rispetto al prezzo di chiusura di 552 pence del 12 agosto 2005, ovvero il giorno di contrattazione immediatamente precedente all'annuncio da parte di Macquarie del proprio potenziale interesse ad avanzare una proposta formale per l'acquisto di Lse; una maggiorazione del 64% rispetto all'offerta in contante per azione di 580 pence da parte di Macquarie; una maggiorazione del 12% rispetto al prezzo di chiusura di 845,5 pence dell'8 marzo 2006; e un multiplo di 29,8 degli utili ragguagliati nei 12 mesi a tutto il 31 dicembre 2005.(2) Sebbene il prezzo sia basato sul presupposto che il rendimento finanziario contabile di Lse reso noto il 7 marzo 2006 non venga estinto, Nasdaq è conscia che il capitale in questione sia allettante per gli azionisti di Lse e sarebbe disposta a discutere come esso possa essere inserito in una revisione della proposta. Una valida proposta per le società e gli operatori Nasdaq e Lse sono borse valori di primo piano nei rispettivi Paesi. Nasdaq ritiene che la confluenza delle due organizzazione offrirebbe alle società quotate, agli operatori e agli investitori un mercato azionario basato sulla leadership dinamica del settore in grado di soddisfare le loro esigenze come nessun altro al mondo. La transazione in prospettiva darebbe vita a: l'unica piattaforma azionaria globale non ubicata in un solo Paese, con la possibilità per le società quotate di iscriversi simultaneamente sia al listino di Londra sia a quello di New York; la borsa valori più importanti al mondo per società di ogni dimensione e la scelta naturale per gli emittenti di azioni internazionali; un mercato di primaria grandezza per numero di società quotate oltre 6.266 con un a capitalizzazione totale di circa 4,2 trilioni di sterline (pari a 7,3 trilioni di dollari americani); e notevoli risparmi operativi a favore degli utenti di entrambe le piattaforme, e la piena realizzazione dei risparmi operativi che le due società offrono ai rispettivi operatori. Tutela della continuità della regolamentazione. La proposta di Nasdaq assicurerebbe che Lse continui ad essere una borsa valori regolata dalla Fsa. Nasdaq è decisa a tutelare la regolamentazione da parte della Fsa di Main Market e Aim. Le attuali procedure di clearing e sistemazione continuerebbero ad essere in vigore. Proposta di solida amministrazione Nasdaq prevede che Lse abbia un consiglio di amministrazione proprio con una maggioranza di membri non delegati indipendenti, in linea con i requisiti della Fsa. Il consiglio di amministrazione di Lse sarebbe pertanto composto da: membri non delegati; rappresentanti degli utenti; membri indipendenti; e amministratori delegati. Inoltre Lse sarebbe fortemente rappresentata nel consiglio superiore della società, che si riunirebbe regolarmente a Londra. L'entità scaturita dalla fusione avrebbe un'equilibrata suddivisione delle funzioni tra New York e Londra. Possibilità di conclusione in tempi rapidi . Qualora poche condizioni indispensabili vengano soddisfatte, Nasdaq ha fiducia di poter essere in grado di annunciare la transazione in tempi brevi. Nasdaq ritiene che la proposta rappresenti un'offerta allettante per gliazionisti e gli utenti. Nasdaq si impegna a ricercare un dialogo costruttivo con il consiglio di amministrazione di Lse al fine di concordare un'offerta da proporre agli azionisti. Un ulteriore annuncio sarà reso noto a tempo debito. Non vi sono garanzie che l'offerta sarà effettivamente formulata. Questo annuncio non rappresenta né fa parte di un'offerta azionaria o un invito a formulare un'offerta azionaria.

ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO
Regolamento 15.03.2006 Durata gg. 92 365
Prezzo medio ponderato 99,356 97,105
Ritenuta fiscale 12,5% 0,0805 0,36188
Arrotondamento 0,0035 0,00312
Prezzo netto d'aggiudicazione 99,44 97,47
Rendimento semplice netto 2,20 2,56
Rendimento composto netto 2,22 2,56
Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime) 99,54 97,77
Rendimento semplice (minimo) 1,81 2,25
Rendimento composto netto (minimo) 1,82 2,25
Fonte Assiom

SONDAGGIO PREVISIONALE TRA GLI OPERATORI ASSIOM. PREVISIONI PER FINE APRILE 2006 MERCATI AZIONARI POSITIVI. OBBLIGAZIONARI IN FLESSIONE. EURO IN RIALZO SUL DOLLARO
Milano, 13 marzo 2006 - Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1.400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Positivi - Tra gli operatori prevale ancora l’ottimismo. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) è visto in moderata crescita dal 53% degli operatori e stabile dal 18%, il19% ne prevede invece un moderato ribasso. Il mercato italiano (indice S&p Mib) è visto sostanzialmente in linea con l’indice europeo anche se con percentuali moderatamente meno favorevoli : la moderata crescita è attesa infatti dal 48% degli intervistati, la stabilità dal 20% ed il moderato ribasso dal 24%. Decisamente minori le previsioni di crescita per i mercati Usa dove (rispetto ai mercati europei) sono più forti le percentuali di operatori orientati alla stabilità : per l’ indice Dow Jones e per il Nasdaq il moderato rialzo è previsto rispettivamente dal 36% e dal 35% degli operatori, mentre la stabilità rispettivamente dal 29% e dal 26%; con riferimento ad entrambi gli indici il 22% degli intervistati prevede invece un moderato ribasso. Ancora positive le attese per il mercato giapponese, anche se prevale l’attesa di stabilità: il 28% degli operatori lo vede infatti in moderata crescita, il 33% lo prevede stabile ed il 14% in forte rialzo. Anche per fine aprile circa il 75% degli intervistati si è espresso quindi in una fascia positiva (che va dalla stabilità al forte rialzo) nei confronti dell’indice Nikkej. Tale percentuale sostanzialmente ottimista è del 75% anche per l’indice Eurostoxx e per l’ indice Dow Jones. Rispetto alle previsioni degli operatori Assiom espresse su fine marzo 2006 quelle attuali vedono comunque scendere totale degli ottimisti da 85 a 75% con maggiore prevalenza della stabilità sulla crescita dei mercati. La domanda resta: pausa di riflessione o inizio di inversione di marcia? Non dimentichiamo infatti che i mercati oramai segnano risultati positivi da più di tre anni consecutivi, un record. Obbligazionari In Flessione . Per il Bund il 51% degli operatori vede un moderato ribasso, il 17% prevede stabilità e solo il 18% un moderato rialzo. Per i Treasury Usa le percentuali abbastanza simili: 47% moderato ribasso, 31% stabilità e 16% moderato rialzo. Euro In Rialzo Sul Dollaro - Più del 51% degli operatori si esprime per un moderato rialzo dell’Euro per effetto delle attese di movimento sui tassi, mentre il 19% ne prevede la stabilità ed il 15% un moderato ribasso. Commento a cura di Mario Ghiraldelli Presidente Assiom.

FONDI MEDIOLANUM. RACCOLTA TOTALE NETTA FEBBRAIO EURO 284,2 MILIONI
 Basiglio - Milano 3 City, 13 marzo 2006 - I fondi comuni del Gruppo Mediolanum hanno totalizzato in febbraio una raccolta netta positiva pari a 284,2 milioni di Euro, contro 122,7 in gennaio. La cifra si raggiunge sommando ai 70,1 milioni di raccolta netta dei fondi comuni mobiliari il contributo del nuovo fondo comune immobiliare Mediolanum Real Estate che ha richiamato impegni per 214,1 milioni netti, non inclusi nell'attuale metodo di calcolo della raccolta utilizzato da Assogestioni. Quote di pari controvalore sono state assegnate agli investitori lo scorso mese, emesse a fronte dell'attività di collocamento chiusasi anticipatamente lo scorso gennaio, ma contabilizzate solo in febbraio. A Mediolanum Real Estate hanno aderito oltre 12.000 investitori, 3.800 dei quali hanno optato per i "Piani di Accumulo", che prevedono successive sottoscrizioni con regolarità semestrale.

ANSALDO STS S.P.A.: DEPOSITATO IL PROSPETTO INFORMATIVO
Genova, 10 Marzo 2006 - L’offerta Pubblica Globale di Vendita finalizzata alla quotazione sul segmento Star del Mercato Telematico Azionario prevede un numero massimo di 52.174.000 azioni ordinarie Ansaldo Sts S.p.a che rappresentano il 52,17% dell’intero capitale della Società. L’offerta Pubblica di Vendita, prevista nel periodo compreso tra le ore 9.00 del 20 marzo 2006 e le ore 16.30 del 24 marzo 2006 (il “Periodo di Offerta”) riguarderà un numero minimo di 13.044.000 azioni, pari a circa il 25% dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita; tranches riservate saranno destinate agli azionisti di Finmeccanica S.p.a – per un ammontare non superiore al 50% dell’Offerta Pubblica di Vendita – nonché ai dipendenti italiani del Gruppo facente capo alla Società. Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Vendita sono previsti i seguenti incentivi: agli assegnatari delle azioni che manterranno senza soluzione di continuità la piena proprietà delle stesse per dodici mesi, spetterà l’attribuzione gratuita di 1 azione ordinaria ogni 20 azioni assegnate, con riferimento al pubblico indistinto e agli azionisti di Finmeccanica; mentre, a parità di modalità di detenzione, spetterà 1 azione ordinaria ogni 10 azioni assegnate ai dipendenti italiani del gruppo facente capo alla Società. Il valore indicativo unitario delle azioni è compreso tra Euro 6,80 e Euro 8,20 per una valorizzazione complessiva del capitale economico della Società ai fini dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita compresa tra 680 milioni di Euro e 820 milioni di Euro. Al termine dell’operazione a seguito dell’eventuale integrale esercizio dell’opzione di greenshoe, pari al 15% delle azioni offerte, il flottante sul mercato sarà pari a circa il 60% del capitale sociale della Società. La Consob ha rilasciato in data 8 marzo il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo, con nota protocollata n. 6021892. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 10 marzo 2006 ed è stato messo a disposizione del pubblico in forma stampata presso la sede legale della Società, presso gli uffici degli intermediari incaricati e presso Borsa Italiana, nonché in forma elettronica sul sito Via Paolo Mantovani, 3 internet della Società (www.Ansaldo-sts.com) e sui siti internet degli intermediari incaricati del collocamento per l’Offerta Pubblica di Vendita. L’avviso di avvenuto deposito del prospetto informativo sarà altresì pubblicato sui quotidiani Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, Finanza e Mercati Sette. Contestualmente all’Offerta Pubblica di Vendita verrà lanciato un Collocamento Istituzionale che sarà riservato ad investitori professionali italiani e istituzionali esteri, con esclusione degli investitori di Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia, per un ammontare massimo pari al 75% dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita, nell’ambito del quale è previsto un collocamento privato negli Stati Uniti d’America presso qualified institutional buyers in conformità della Rule 144 A dello Us Securities Act del 1933, come successivamente modificato. L’intervallo di Valorizzazione Indicativa non è in alcun modo vincolante ai fini della definizione del prezzo massimo di collocamento delle Azioni (il “Prezzo Massimo”) e del prezzo finale a cui verranno collocate tutte le Azioni (il “Prezzo di Offerta”), i quali, pertanto, potranno essere definiti anche al di fuori del predetto intervallo. La Società comunicherà il Prezzo Massimo e il Prezzo di Offerta con apposito avviso integrativo pubblicato sui quotidiani Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, Finanza e Mercati Sette entro il giorno antecedente l’inizio del Periodo di Offerta e contestualmente trasmesso alla Consob. Mediobanca e Goldman Sachs International agiranno in qualità di Coordinatori dell’Offerta Pubblica Globale di Vendita, mentre Mediobanca agirà in qualità di Responsabile del Collocamento per l’Offerta Pubblica di Vendita, nonché di Sponsor e Specialista. L’ammissione alla quotazione ufficiale delle azioni ordinarie della Società è stata disposta dalla Borsa Italiana con provvedimento n 4508 del 6 marzo 2006.

PRIVATE EQUITY: AUTORIZZATA CONSILIUM SGR COSTITUITA DA STEFANO IAMONI E ANTONIO GLORIOSO, GIÀ PARTNER DI KAIROS.
Milano, 10 marzo 2006 - Semaforo verde da Banca d’Italia per Consilium Sgr p.A.: è stata autorizzata una nuova Sgr specializzata nel private equity. La società nasce dalla decisione di due partner di Kairos, Antonio Glorioso e Stefano Iamoni, di creare una società interamente dedicata a tale attività. Consilium Sgr è interamente controllata da Antonio Glorioso e Stefano Iamoni, attuali gestori del Kairos Partners Private Equity Fund (“ Kppef”), il fondo di private equity di Kairos di ammontare pari a €44,5 milioni, che ha recentemente terminato il suo periodo di richiamo per investimenti. Il Kppef ha investito in 6 società (tutte ancora in portafoglio) e a oggi ha rimborsato ai sottoscrittori più dell’80% del capitale richiamato attraverso quattro rimborsi anticipati. L’obiettivo della nuova Sgr sarà di gestire il Consilium Private Equity Fund (“Cpef”), un nuovo fondo di private equity, riservato a investitori qualificati (in attesa di autorizzazione da parte della Banca d’Italia) con un target di raccolta di €100 milioni. La missione del Cpef – in linea con quella del precedente fondo – sarà di investire in opportunità di buy-out e di capitale di sviluppo in medie e piccole imprese italiane. Il Fondo sarà generalista ed effettuerà sia investimenti di maggioranza sia di minoranza. È inoltre previsto il trasferimento a Consilium della gestione del Kairos Partners Private Equity Fund, subordinatamente all’autorizzazione dei sottoscrittori e di Banca d’Italia. L’uscita dal business del private equity da parte di Kairos è in parte dovuta al peso marginale di questo segmento sul totale delle masse gestite del gruppo (oltre €5 miliardi) e in parte alle differenti caratteristiche di gestione di tale attività rispetto al core business di Kairos (fondi flessibili, hedge fund e fondi di hedge fund). A segnare la linea di continuità con la società nella procedura di spin off sarà la presenza di Paolo Basilico nel Consiglio di Amministrazione della nuova Sgr.

PRESENTATO A BOLOGNA IL SECONDO GRUPPO DI LAVORO ASSOCHANGE: “ASPETTI PSICOLOGICI DEL CAMBIAMENTO E CAMBIAMENTO INDIVIDUALE”
Bologna, 13 marzo 2006 – È stato presentato, presso Profingest Management School, il programma 2006 del secondo dei tre Gruppi di Lavoro (Gdl2) in cui si articola l’attività di Assochange, Associazione Italiana per la Gestione del Cambiamento (Change Management). Leader del Gruppo è Maurizio Cosco (consulente di direzione e già referente del Gdl2 2005), il quale ha presentato il tema di cui si occuperà il Gdl2 e che costituisce il prosieguo e l’approfondimento del lavoro svolto nel 2005: “Gli aspetti psicologici del cambiamento e il cambiamento individuale”. In particolare ci si è soffermati non solo sul processo di cambiamento ma anche soprattutto sulle tematiche relative a quello che è stato definito Human Change. “Lo Human Change fa riferimento agli aspetti collegati alle relazioni e alle emozioni umane di fronte a situazioni di cambiamento” ha detto Maurizio Cosco, delineando alcuni aspetti salienti collegati al tema che con tutta probabilità assumeranno oggetto centrale di approfondimento del gdl stesso. Ci si riferisce ad aspetti quali: gli aspetti ed i meccanismi psicologici ed emozionali legati al Ch’ange; il “pathos” legato al vivere la transizione da uno status quo a un altro; i fenomeni di dissonanza cognitiva, confusione, panico di fronte al Ch’ange; meccanismi di reazione al cambiamento; le logiche e le fasi proprie della resistenza al Change e le condizioni di resilienza; l’utilizzo delle diverse sfere celebrali del singolo; i meccanismi di premio-sanzione a supporto di programmi di cambiamenti. “ La resistenza al Change è qualunque forma di opposizione a un cambiamento dello status quo”, aggiunge Cosco, “la resistenza è una condizione umana naturale che può esplicitarsi o essere nascosta traendo origine da una carenza/inadeguatezza di competenze nell’affrontare nuove situazioni”. Hanno portato il loro contributo alla discussione il professore Antonio Giangreco (docente presso l’Università Liuc), che ha delineato le dinamiche del processo di cambiamento, della resistenza al cambiamento e in particolar modo ha descritto il ruolo chiave del Middle Manager, ed Elisabetta Pedrini (Right Management Consulting), specialista di career counselling e outplacement, che ha in messo in rilievo le difficoltà del processo di cambiamento quando non ne sono condivisi i presupposti. Nella stessa occasione è stato anche presentato il Think Tank locale volto a sviluppare una community territoriale che incentivi e favorisca lo scambio di esperienze e il confronto di idee tra i practioners e i professionisti che operano sui temi del Change. Oltre al Gdl2 sono stati anche annunciati i temi sui quali verterà il lavoro degli altri due Gruppi 2006: “Work Force Ageing” (referente, il dottor Gian Maria Strada, Unisys) e “Change Management Intelligence” (referente, la dottoressa Kira Branchetta Fornaroli, consulente del gruppo Evolve). Assochange è un’associazione di Imprese, Enti, Istituzioni, Professionisti e Università, che ha come missione la diffusione delle tematiche del Change Management, la sensibilizzazione dei vertici della comunità di business e politiche sul contributo che tali tematiche possono fornire all’evoluzione dell’Italia e delle imprese. Assochange vuole offrire occasioni di confronto tra imprese su esperienze, metodologie, pratiche, modelli del Change Management, con particolare riferimento al tessuto culturale nazionale.

OPA RESIDUALE ACQUA PIA ANTICA MARCIA: RIDETERMINAZIONE DEL PREZZO
Milano, 13 marzo 2006 - La Consob ha fissato in euro 0,532 per ogni azione il prezzo dell'offerta pubblica residuale che Acqua Marcia Holding sa è tenuta a promuovere, anche per conto della controllante Gedeam Investments Group Inc. Sa, ai sensi degli artt. 108 e 109 del Tuf, sulle azioni ordinarie Acqua Pia Antica Marcia spa. La decisione di oggi della Commissione fa seguito alla delibera n. 15009 del 28 aprile 2005 che ha determinato il prezzo dell'opa residuale nella misura di euro 0,549 per ogni azione Aqua Pia Antica Marcia, delibera impugnata dall'offerente davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio il successivo 13 maggio. Il 26 ottobre 2005 il Tar del Lazio, con sentenza 11292, ha accolto il ricorso proposto dall’offerente ed ha annullato la delibera n. 15009. A seguito di tale provvedimento, la Consob ha pertanto rinnovato il procedimento di determinazione del prezzo.

PIRELLI & C. REAL ESTATE, PROGETTO DI BILANCIO 2005: IN FORTE CRESCITA TUTTI I PRINCIPALI INDICATORI RISULTATO OPERATIVO COMPRENSIVO DEI PROVENTI DA PARTECIPAZIONI: 186,1 MLN DI EURO, +40% UTILE NETTO: 145,4 MLN DI EURO, +24% (117,1 MLN NEL 2004)
Milano, 13 marzo 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate, riunitosi il 9 marzo in serata, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio della Società relativo all’anno 2005. I risultati evidenziano una forte crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari della Società. In particolare, il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ha registrato un tasso di crescita medio annuo composto del 22% nel triennio 2003-2005, confermando così gli obiettivi del piano triennale comunicati al mercato. Nel passare alla descrizione dei dati si ricorda che Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di fund e asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici (attività di service provider), sia direttamente che tramite il network in franchising. Pertanto i ricavi aggregati (che secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs sono sostanzialmente equivalenti al valore aggregato della produzione al netto delle acquisizioni utilizzato nei precedenti bilanci) e il risultato operativo comprensivo del risultato da partecipazioni sono da considerarsi gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente il volume d’affari gestito e l’andamento dei risultati a livello operativo. Andamento della gestione del Gruppo nel 2005* - I ricavi aggregati ammontano a 3.507,2 milioni di euro, con una crescita del 29% rispetto a 2.714 milioni di euro a fine 2004. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 186,1 milioni di euro, con un incremento del 40% rispetto ai 133 milioni di euro dello scorso anno†. L’utile netto di competenza ammonta a 145,4 milioni di euro, in crescita del 24% a fronte di 117,1 milioni di euro alla fine del 2004. Il dividendo che verrà proposto all’Assemblea degli Azionisti è pari a 1,90 euro per azione, rispetto a 1,70 euro del precedente esercizio, e corrisponde a un pay-out ratio di circa il 55%, in linea con il target 50-60% previsto dal piano triennale. Il dividendo, se approvato dall’Assemblea, verrà posto in pagamento il 27 aprile 2006 (data stacco cedola 24 aprile 2006). Il patrimonio netto di competenza al 31 dicembre 2005 ammonta a 535,4 milioni di euro, rispetto ai 485,5 milioni di euro di fine 2004. L’incremento di 49,9 milioni di euro deriva da una parte dalla riduzione generata dalla distribuzione dei dividendi (-68,3 milioni di euro) e dalla riclassifica nel patrimonio netto delle azioni proprie (-48,5 milioni di euro); dall’altra da un incremento dovuto sia al risultato del periodo (+145,4 milioni di euro) che all’esercizio di stock option (+23,6 milioni di euro). Considerando i non performing loans a valore di mercato‡, il patrimonio gestito è salito a 12,9 miliardi di euro (10,7 miliardi di euro a fine 2004); tale importo include anche i portafogli immobiliari in gestione per conto terzi, per un valore complessivo pari a circa 1,4 miliardi di euro. A fine 2005 il patrimonio gestito è costituito per 8 miliardi di euro da portafoglio opportunistico (62% del patrimonio complessivo) e per 4,9 miliardi di euro da portafoglio core/core plus (38% del patrimonio complessivo, in significativa crescita rispetto alla quota del 26% nel 2004). In particolare, al 31 dicembre 2005 il pro-quota di Pirelli Re nel portafoglio gestito (al netto dei fondi gestiti per conto terzi) ammonta a 2,6 miliardi di euro, pari al 23% complessivo (22% a fine 2004), di cui il 31% nella parte opportunistica e il 4% in quella core/core plus. Il Net Asset Value del Gruppo Pirelli Re, come somma del patrimonio netto di competenza (535,4 milioni di euro), della plusvalenza implicita pro quota nel patrimonio immobiliare (458,5 milioni di euro) e del valore di mercato delle azioni proprie in portafoglio (63,6 milioni di euro) è pari a 1.057,5 milioni di euro. Il restante valore della Società, che rappresenta oltre il 50% del totale, è composto dalle attività di fund e asset management e di servizi diretti (servicer provider) e indiretti (rete di franchising) per la distribuzione di prodotti immobiliari e finanziari. La posizione finanziaria netta è passiva per 30,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 40,2 milioni di euro al 31 dicembre 2004 (29,4 milioni di euro al 30 settembre 2005). La posizione finanziaria rettificata (espressa al lordo dei finanziamenti soci alle società partecipate con quote di minoranza) è passiva per 292,5 milioni di euro, rispetto ai 250 milioni di euro a fine dicembre 2004 (257,8 milioni di euro al 30 settembre 2005). Il gearing è pari a 0,53, rispetto allo 0,51 di fine dicembre 2004 (0,53 al 30 settembre 2005). I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2005 sono pari a 1.596 unità (1.537 unità totali a fine 2004), senza considerare le risorse interinali e personale ausiliario pari a 18. Andamento dei principali settori di attività nel 2005 - Attività di Fund e Asset Management - Nel 2005 l’attività di fund e asset management ha registrato ricavi aggregati pari a 2.957,1 milioni di euro, con un aumento del 28% rispetto allo scorso anno (2.319,1 milioni di euro), generando vendite di portafogli immobiliari per 2.451,2 milioni di euro e conferimenti a fondi per 750 milioni di euro, a fronte di vendite di portafogli immobiliari pari a 1.679,6 milioni di euro e conferimenti a fondi per 2.386,8 milioni di euro nel 2004. Le plusvalenze lorde complessive ammontano a 704,5 milioni di euro, rispetto a 663,8 milioni di euro al 31 dicembre 2004, con un miglioramento del margine sulle vendite passato dal 25% nel 2004 al 27% nel 2005. Le acquisizioni effettuate nel 2005 ammontanto a 3.183,7 milioni di euro, di cui 2.727,4 milioni per immobili e 456,3 milioni per portafogli di crediti immobiliari (net book value) a fronte di un valore complessivo del 2004 pari a 2.124,5 milioni. Al 31 dicembre gli impegni per acquisizioni di portafogli immobiliari erano pari a ulteriori 640,6 milioni di euro. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 141,6 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto ai 118,9 milioni di euro del 2004. Si segnala il contributo positivo dei non performing loans per 3 milioni di euro, a fronte di un risultato negativo di 1 milione al 31 dicembre 2004. Attività di Servizi diretta e tramite Franchising - L’attività di servizi diretta ha registrato ricavi consolidati pari a 352,1 milioni di euro, rispetto ai 340,5 milioni al 31 dicembre 2004. Il risultato operativo ammonta a 63,7 milioni di euro, in crescita del 20% (53 milioni di euro nell’anno precedente). Il Ros (return on sales) è pari al 18%, registrando un miglioramento rispetto al 16% del 2004. Nel corso nel 2005 è proseguita con successo l’attività di affiliazione per la costituzione della rete per la distribuzione di servizi immobiliari, bancari ed assicurativi al mercato retail. Nel periodo in esame Pirelli Re Franchising ha superato il break even, con un risultato operativo di 1,3 milioni di euro, a fronte di un valore negativo nel 2004 di 11,9 milioni di euro. Eventi successivi al 31 dicembre 2005 - In data 12 gennaio 2006, in seguito all’aggiudicazione della gara promossa da Corpus Immobiliengruppe avvenuta lo scorso ottobre, Tizian Wohnen 1 e Tizian Wohnen 2 - partecipate da P&k Real Estate, di cui Pirelli Re detiene il 60% del capitale - hanno perfezionato l’acquisto di un portafoglio immobiliare a destinazione residenziale situato nella città di Berlino per 72,5 milioni di euro. In data 10 febbraio 2006 Pirelli Re ha acquistato da Risanamento Napoli il 51% di Geolidro per 9 milioni di euro, arrivando a detenere il 100% della società, proprietaria di un portafoglio residenziale a Napoli. In data 15 febbraio 2006 è stato firmato l’accordo per la nascita in Polonia di Pirelli Pekao Real Estate, partecipata al 75% da Pirelli Re e al 25% da Bank Pekao (Gruppo Unicredit). Pirelli Re, rilevando da Bank Pekao il 75% di Pekao Development, avvia l’espansione nei Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale. In data 16 febbraio 2006 Pirelli Re ha concluso il processo di acquisizione del 35% del portafoglio di non performing loans di Bnl, aggiudicato alla Società e Morgan Stanley Corporate Credit Group lo scorso 30 dicembre 2005 per un importo di circa 345 milioni di euro. In data 20 febbraio 2006 Pirelli Re e Merrill Lynch hanno sottoscritto un accordo vincolante per la nascita di una joint venture (35% Pirelli Re e 65% Merrill Lynch) per investire in Italia nel settore degli immobili a destinazione d’uso turistico-alberghiero 1,5 miliardi di euro nell’arco di cinque anni. Evoluzione della gestione prevista per il 2006 - Per il 2006 ci si attende un’ulteriore crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni, in linea con le indicazioni del piano triennale 2006-2008. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente e al Vice Presidente ed Amministratore Delegato di convocare per il 12 aprile (in prima convocazione) e per il 18 aprile (in seconda convocazione) l’Assemblea degli Azionisti che approverà il Bilancio per l’esercizio 2005. L’assemblea sarà, tra l’altro, chiamata a deliberare in merito alla nomina di un Amministratore e ad una nuova autorizzazione per l’acquisto e la vendita di azioni proprie (previa revoca della precedente delibera del 27 aprile 2005). Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato di attribuire il ruolo di Lead Independent Director, quale soggetto di riferimento e coordinamento per i Consiglieri Indipendenti, a Dario Trevisan, che già ricopre la carica di Presidente del Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance. Infine, in relazione alle recenti modifiche normative e regolamentari emanate in attuazione delle direttive comunitarie in materia di market abuse, è stata approvata un’apposita “Procedura per la gestione e la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate”, al fine di assicurare un’efficace compliance alle nuove disposizioni.

2005 IN ASCESA PER PRAMERICA LIFE, CRESCE DEL 6,4 % IL PATRIMONIO GESTITO E IL FONDO PRAMERICA REGISTRA UN RENDIMENTO MEDIO ANNUALE DEL 5,22%
Milano, 13 marzo 2006 - Pramerica Life compagnia ramo vita del gruppo Prudential Financial, Inc. (Pfi) degli Stati Uniti chiude superando le aspettative il 2005. La compagnia assicurativa ha realizzato un aumento del patrimonio gestito legato alle gestioni separate del “Fondo Pramerica” del 6,4%, passando da 107,8 milioni di euro a 114,7 milioni di euro, mentre il “Fondo Pramerica Financial” ha registrato un incremento del 98,8%, passando da 16,6 milioni di euro nel 2004 a 33,0 milioni di euro nel 2005. Il “Fondo Pramerica” ha registrato un tasso medio di rendimento annuo del 5,22%, mentre il “Fondo Pramerica Financial” ha realizzato un tasso medio di rendimento del 3,02% nel primo semestre e del 3,04% nel secondo semestre, che su base annuale si traduce in un rendimento medio del 6,15%. La peculiarità del rendimento semestrale consente di riconoscere agli assicurati una rivalutazione semestrale, ovvero le maggiorazioni del capitale, una volta conseguite, sono definitivamente acquisite e consolidate in polizza ogni sei mesi. La raccolta premi diretta nel 2005 è cresciuta del 28%. La crescita della compagnia è stata determinata anche dall’incremento della propria gamma prodotti, infatti, Pramerica ha lanciato pochi mesi fa “Loan Protaction”, una nuova polizza vita temporanea convertibile a copertura dei finanziamenti che può essere trasformata gratuitamente in una polizza Vita Intera oppure in un piano di risparmio con ottica previdenziale, e la nuova opzione Mia (Make it Able), lanciata il mese scorso. Mia è un’opzione studiata per tutelare i beneficiari disabili ed è abbinabile gratuitamente a tutti i tipi di polizza Vita Intera e Temporanea della compagnia. “Queste ultime soluzioni assicurative dimostrano e rafforzano il concetto base su cui Pramerica Life è fondata: la tutela della famiglia” ha affermato Pier Giorgio Rota Baldini Amministratore Delegato di Pramerica Life, aggiungendo “la crescita della compagnia ci permette di ringraziare i nostri assicurati per la fiducia accordataci, ma anche di continuare a studiare prodotti e/o opzioni in grado di soddisfare i bisogni crescenti ed in continua trasformazione delle famiglie italiane, nostro target principale”.

NEL COMMERCIO ESTERO MILANESE L’EUROPA PESA IL 60% QUASI 50 MILIARDI DI EURO DI SCAMBI PRIME GERMANIA E FRANCIA
Milano, 13 marzo 2006 - Quasi 50 miliardi di euro: tanto vale il commercio estero milanese verso i 25 Paesi dell’Unione Europea, 35 per l’import e 14 per l’export. In un anno Milano vede scendere i suoi scambi del –3,4% per l’import ma crescono del +4,8% per l’export. I Paesi con cui Milano commercia di più al mondo? L’europa al 60%, con i venticinque Paesi dell’Unione, in particolare Germania (30,7% sul totale delle relazioni con l’area) e Francia (19,4%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi tre trimestri del 2005. Se ne è parlato oggi in Camera di commercio al convegno “L’impresa nell’Europa allargata”. “In una realtà sempre più internazionale - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – la competizione tra imprese si gioca in modo crescente sulla loro capacità di essere portatrici di innovazione e qualità, ma anche di fare rete sia in Italia che all’estero. La Camera di commercio promuove la presenza delle imprese nel mondo in collaborazione con le realtà istituzionali, associazionistiche e imprenditoriali. Per portare le nostre imprese, a partire dalle piccole e medie, ad essere sempre più protagoniste a partire dal mercato europeo centrale nei rapporti economici esteri, ma anche in sinergia con quello Mediterraneo”. Interscambio di Milano con l’Europa a 25 per Paese
Paese 2005 Iii trim. Variaz. 04-05 % su tot. Mi tot.Interscambio variaz. % % su tot. Mi con Ue 25 % su tot. Italia
Import export import export import export 2005 Iii trim. 2004-2005 Iii trim. interscanbio interscanbio
Francia 6.008.502.940 3.673.829.989 -13,5% 18,5% 16,9% 25,6% 9.682.332.929 -3,6% 19,4% 2,2%
Germania 12.154.005.938 3.137.212.817 -2,4% 1,8% 34,2% 21,9% 15.291.218.755 -1,6% 30,7% 3,5%
Spagna 1.680.455.745 1.693.221.494 -15,0% 3,1% 4,7% 11,8% 3.373.677.239 -6,8% 6,8% 0,8%
Regno Unito 2.608.766.589 1.335.661.598 -7,3% -5,6% 7,3% 9,3% 3.944.428.187 -6,7% 7,9% 0,9%
Belgio 2.365.345.995 686.885.797 3,2% 29,3% 6,7% 4,8% 3.052.231.792 8,1% 6,1% 0,7%
Paesi Bassi 5.160.367.623 564.928.530 1,3% 11,1% 14,5% 3,9% 5.725.296.153 2,2% 11,5% 1,3%
Austria 959.261.046 549.346.319 -9,4% 17,0% 2,7% 3,8% 1.508.607.365 -1,3% 3,0% 0,3%
Grecia 123.557.166 443.112.185 4,5% -15,4% 0,3% 3,1% 566.669.351 -11,8% 1,1% 0,1%
Polonia 246.353.282 340.620.978 41,2% -7,3% 0,7% 2,4% 586.974.260 8,3% 1,2% 0,1%
Ungheria 351.050.920 307.458.242 19,3% 2,5% 1,0% 2,1% 658.509.162 10,8% 1,3% 0,1%
Ceca (Repubblica) 389.827.050 290.706.037 30,7% -18,7% 1,1% 2,0% 680.533.087 3,8% 1,4% 0,2%
Portogallo 161.307.634 238.878.292 -18,2% 2,5% 0,5% 1,7% 400.185.926 -7,0% 0,8% 0,1%
Svezia 544.041.366 193.811.590 -10,3% -0,7% 1,5% 1,4% 737.852.956 -8,0% 1,5% 0,2%
Slovenia 118.530.437 164.108.584 8,3% 4,3% 0,3% 1,1% 282.639.021 5,9% 0,6% 0,1%
Danimarca 284.860.656 152.187.530 0,0% 4,0% 0,8% 1,1% 437.048.186 1,4% 0,9% 0,1%
Finlandia 365.725.133 138.045.657 24,8% 5,2% 1,0% 1,0% 503.770.790 18,7% 1,0% 0,1%
Irlanda 1.330.146.842 121.278.138 7,5% -19,0% 3,7% 0,8% 1.451.424.980 4,7% 2,9% 0,3%
Slovacchia 185.314.702 98.613.138 69,4% 29,0% 0,5% 0,7% 283.927.840 52,8% 0,6% 0,1%
Lussemburgo 453.286.171 82.315.269 18,6% 30,7% 1,3% 0,6% 535.601.440 20,3% 1,1% 0,1%
Malta 21.952.891 45.415.727 11,1% -58,4% 0,1% 0,3% 67.368.618 -47,7% 0,1% 0,0%
Cipro 1.020.938 28.283.967 -36,4% -48,9% 0,0% 0,2% 29.304.905 -48,5% 0,1% 0,0%
Lituania 6.207.478 19.520.554 -36,8% -49,9% 0,0% 0,1% 25.728.032 -47,3% 0,1% 0,0%
Estonia 3.312.894 19.181.207 -0,5% 36,6% 0,0% 0,1% 22.494.101 29,5% 0,0% 0,0%
Lettonia 2.224.195 13.873.167 -76,3% -26,0% 0,0% 0,1% 16.097.362 -42,8% 0,0% 0,0%
Provviste di bordo Ue 0 2.090.865 nr -38,4% 0,0% 0,0% 2.090.865 -38,4% 0,0% 0,0%
Tot Milano con Ue 25 35.525.425.631 14.340.587.671 -3,4% 4,8% 100,0% 100,0% 49.866.013.302 -1,2% 100,0% 11,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat Iii trimestre 2005 I primi Paesi europei dove Milano esporta di più
Paese 2005 Iii trim. Variaz. 04-05 % su tot. Mi tot.Interscambio variaz. % % su tot. Mi con Ue 25 % su tot. Italia
import export import export import export 2005 Iii trim. 2004-2005 Iii trim. interscanbio interscanbio
Francia 6.008.502.940 3.673.829.989 -13,5% 18,5% 16,9% 25,6% 9.682.332.929 -3,6% 19,4% 2,2%
Germania 12.154.005.938 3.137.212.817 -2,4% 1,8% 34,2% 21,9% 15.291.218.755 -1,6% 30,7% 3,5%
Spagna 1.680.455.745 1.693.221.494 -15,0% 3,1% 4,7% 11,8% 3.373.677.239 -6,8% 6,8% 0,8%
Regno Unito 2.608.766.589 1.335.661.598 -7,3% -5,6% 7,3% 9,3% 3.944.428.187 -6,7% 7,9% 0,9%
Belgio 2.365.345.995 686.885.797 3,2% 29,3% 6,7% 4,8% 3.052.231.792 8,1% 6,1% 0,7%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat Iii trimestre 2005

146 MILIONI DI INFORMAZIONI ECONOMICHE IN 10 ANNI MA LA BUSINESS INTELLIGENCE RESTA PATRIMONIO DELLE AZIENDE MAGGIORI
 Roma, 13 marzo 2006 – 10 milioni di bilanci d’impresa, 118milioni di visure, 16 milioni di schede societarie. In totale, oltre 146milioni di dati di carattere amministrativo ed economico. E’ il contributo all’informazione economica e alla trasparenza del sistema produttivo italiano fornito in 10 anni dal Registro delle Imprese, lo strumento di pubblicità legale delle aziende, la cui tenuta è stata affidata alle Camere di Commercio dalla legge di riforma del 1993. Il Registro, considerato, per la sua struttura informatica, un modello a livello europeo, ha registrato una crescita esponenziale negli anni del numero di interrogazioni, passando da oltre 8 milioni nel 1997 a più di 26 milioni nel 2005. Gestito interamente per via telematica e reso sempre di più strumento di supporto all’attività delle aziende e della pubblica amministrazione, è diventato operativo dal 19 febbraio 1996, con un anno di anticipo rispetto ai tempi previsti dalla normativa di attuazione. Ed è proprio al decimo anniversario dalla sua piena operatività che è dedicato l’incontro, promosso da Unioncamere ed Infocamere, la società del sistema camerale per l’informatica, in corso oggi a Roma, al quale partecipano, oltre al presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, i ministri delle Attività produttive, Claudio Scajola, e della Giustizia, Roberto Castelli. “Il Registro delle imprese – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – è uno strumento insostituibile di trasparenza del mercato e un riferimento costante del rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Ma è soprattutto una leva potenzialmente formidabile per la crescita della competitività del sistema produttivo. Troppo poche – ha aggiunto- sono le imprese che oggi utilizzano l’informazione economica come fattore strategico per competere. Per aiutarle a conseguire vantaggi importanti attraverso l’uso della cosiddetta business intelligence, occorre far crescere un’offerta moderna di informazione economica, statistica e finanziaria, che sia autorevole e facilmente accessibile. E’ su questa strada che si è da tempo incamminato il sistema camerale, che ha strutturato una nuova modalità di consultazione del Registro, che consente un accesso personalizzato e puntuale alle notizie sulla vita delle imprese”. Le interrogazioni del Registro delle Imprese
1997 2005 Totale 1997-2005
Atti 242.058 518.932
Bilanci 779.876 2.190.713 10.699.673
Certificati 8.597 478.299 1.897.050
Visure A Blocchi 306 2.410.439 15.703.839
Visure Ordinarie 7.599.731 10.495.428 68.629.386
Visure Storiche 56 6.915.075 32.847.946
Assetti Proprietari 153.033 2.389.116 11.685.265
Scheda Socio 37.156 921.140 4.654.384
Totale 8.578.755 26.042.268 146.636.475
Pratiche Telematiche - 2.407.974 5.553.939
Fonte: Infocamere Il nuovo Registro delle Imprese Dal 1° marzo scorso, l'accesso al patrimonio informativo del Registro delle Imprese è stato rivisto rendendo l’accesso dei documenti più semplice ed aderente alle esigenze degli utilizzatori. I documenti ufficiali sono stati ridisegnati per poter rispondere a tutte le richieste: da quelle essenziali - ad esempio la sola identificazione dell’impresa - a quelle più complete ed approfondite che forniscono un quadro esaustivo delle singole realtà imprenditoriali. Accanto alla tradizionale “Visura Registro Imprese”, è ora possibile selezionare in modo puntuale singoli prospetti informativi, permettendo all’utente di effettuare ricerche mirate ed estrarre solo le informazioni di cui si ha bisogno. E’ anche disponibile un nuovo tipo di documento, il “Fascicolo” dell'impresa, che contiene tutte le informazioni presenti nel Registro Imprese e copia degli atti depositati (statuto, patti sociali, ultimo bilancio). I documenti sono disponibili in formato Pdf (non modificabile) ed in formato Html, visualizzabile via Internet con qualsiasi browser, con informazioni facilmente fruibili grazie ad una struttura ipertestuale semplice ed intuitiva. A questa nuova flessibilità corrisponde un sistema tariffario che rende l’accesso alle informazioni del Registro più conveniente anche per gli utenti non abituali (ad esempio si possono avere notizie sulle persone o sulle imprese a partire da un euro). Ma quale è attualmente il reale contributo che l’anagrafe delle imprese fornisce al sistema economico? Malgrado i numeri significativi dell’attività del Registro delle imprese, la ricerca, commissionata da Unioncamere e Infocamere all’Istituto di Organizzazione e Sistemi Informativi (Iosi) dell’Università Bocconi, fotografa uno stato di adozione e di utilizzo delle banche dati on-line da parte delle imprese ancora modesto, in cui l’apporto conoscitivo che può essere fornito dalle fonti informative più qualificate alle strategie d’azienda è patrimonio essenzialmente delle imprese di maggiori dimensioni. L’indagine è stata effettuata su un campione di 1401 aziende italiane appartenenti a tutti i settori economici ad eccezione del settore bancario e di quelli collegati alla sfera pubblica (circa 2,9 milioni di imprese). Solo il 17,6% delle imprese, per complessive 508.336 aziende, si è dotata nel corso del tempo di un accesso alle banche dati on line. A queste va aggiunto un ulteriore 2,4% costituito dalle imprese che hanno intenzione di attivarlo nei prossimi 12 mesi. Se si considera, però, la dimensione d’impresa, il quadro tende ad assumere altri contorni. Tra le imprese con più di 50 addetti, infatti, il tasso di diffusione è superiore al 50%. In particolare, passando dalle micro-imprese alle grandi imprese, la “comunità” delle imprese che hanno accesso alle banche dati passa da una ristretta minoranza (il 16,3% delle imprese con 1-5 dipendenti) ad una netta maggioranza (il 74,2% delle imprese con 250-499 e il 66,9% di quelle con oltre 500 dipendenti). Non solo il tasso di adozione è mediamente basso, ma anche il numero di persone che ha accesso alla banca dati all’interno dell’impresa è ridotto: il 29% delle imprese indica che solo una persona è autorizzata, mentre il 48% riserva l’accesso a 2-3 persone. Il dato può essere messo in parallelo con quello relativo alla presenza, nelle imprese che si sono dotate di un accesso alle banche dati, di un’unità organizzative preposte all’attività di reperimento di informazioni esterne. Queste sono pari al 17,9% (ovvero quasi 91mila imprese). Tale dato supera il 30% per le imprese con più di 100 addetti. Per il 45,7% delle imprese questa unità organizzativa è composta da 4/5 addetti, mentre per il 44,3% delle imprese è composta da 2/3 addetti. Tra le imprese attualmente non in possesso di accessi alle banche dati, appaiono più numerose quelle che ritengono questi strumenti inutili (sono il 54,4%). A queste va aggiunto un ulteriore 21,1% che dichiara semplicemente di non aver mai pensato a questa opportunità. Interessante è però la quota residua, pari al 22,2% che dice di ricevere il servizio di accesso alle banche dati dal proprio commercialista e/o studio legale. I primi due dati mettono in evidenza un gap dell’offerta legato non tanto al contenuto, quanto al contatto e alla comunicazione con le imprese. Gli strumenti più diffusi Le banche dati più diffuse sul fronte delle informazioni di carattere amministrativo, economico e competitivo sono il Registro delle imprese e Cerved. Considerando le imprese in possesso di un accesso alle banche dati, emerge che il 48,5% si è dotata il Registro delle imprese, mentre il 25,4% dispone dell’accesso alla banca dati Cerved. La situazione non cambia se si passa dall’adozione all’utilizzo: la due banche dati più utilizzate dalle imprese adottanti sono sempre il Registro delle imprese e il Cerved, con una percentuale, rispettivamente, del 47,3% e del 22,8%. I dati sulla rilevanza del Registro delle imprese sono confortanti anche alla luce della costante crescita degli utenti del sistema Telemaco e all’incremento del numero di pratiche e accessi effettuato attraverso questo sistema web che serve per dialogare con le Camere di Commercio. Le banche dati più diffuse e utilizzate
Banca dati Adottanti Banca dati Utilizzatori
Infocamere 48,5% Infocamere 47,3%
Cerved 25,4% Cerved 22,8%
Lince 4,0% Guida Monaci 2,3%
One Source 3,6% Dun & Bradstreet 2,0%
Guida Monaci 2,7% Cribis 1,6%
Dun & Bradstreet 2,6% Lince 1,0%
Cribis 1,7% Kompass 0,7%
Kompass 1,5% Assicom 0,2%
Assicom 0,2% Sole 24 Ore 0,2%
Sole 24 Ore 0,2% Honyvem 0,2%
Honyvem 0,2% Fox & Parker 0,1%
Boreau Van Dijk 0,1% One Source 0,0%
Fox & Parker 0,1% Boreau Van Dijk 0,0%
Altre banche dati 15,9% Altre banche dati 21,6%
Non indica 2,1% Non indica 0,0%
Fonte: “Imprese e società dell’informazione”, Iosi-università Bocconi di Milano 2006 La valutazione delle imprese Le valutazioni delle imprese che sono in possesso di accessi alle banche dati sulla qualità, facilità di accesso e prezzo di questi strumenti sono positive: in una scala da 1 a 7 la valutazione media per la qualità delle informazioni è pari a 5,3, per la facilità di accesso è pari a 5,7, per il prezzo è pari a 4,3. La valutazione complessiva è pari a 5,1. Il Registro delle imprese è in linea con la valutazione media delle banche dati sul fronte della qualità (5,2), mentre ha una valutazione superiore alla media per quanto riguarda la semplicità di accesso (6,2) e ne il prezzo (4,8). Il Registro delle imprese ha la leadership presso le imprese appartenenti alla fascia 1 – 49 addetti, mentre per le imprese superiori a 50 addetti la leadership passa a Cerved. Nelle imprese con più di 500 addetti, le banche dati più diffuse sono Cerved e Dun & Bradstreet. Le valutazioni relative alle banche dati più utilizzate (scala 1-7)
Banca dati Qualità delle informazioni Facilità d'accesso Prezzo Valutazione complessiva
Guida Monaci 5,41 6,79 5,06 5,80
Cribis 5,95 5,96 4,96 5,60
Cerved 5,70 6,14 4,71 5,50
Altre banche dati 5,87 5,84 4,76 5,50
Infocamere 5,21 6,23 4,82 5,40
Assicom 5,50 5,54 5,15 5,40
Sole 24 Ore 5,38 5,63 5,00 5,30
Kompass 5,39 5,48 4,71 5,20
Honyvem 4,64 5,19 5,05 5,00
Dun & Bradstreet 5,00 6,04 3,19 4,70
Boreau Van Dijk 5,00 5,00 4,00 4,70
Lince 5,21 5,19 3,01 4,50
Fox & Parker 5,00 5,00 2,57 4,20
Fonte: “Imprese e società dell’informazione”, Iosi-università Bocconi di Milano 2006 Quali informazioni cercano le imprese Il 69,5% delle imprese utilizza le banche dati per la ricerca e gestione dei clienti, il 23,5% per la ricerca e gestione dei fornitori, il 20% per la ricerca e gestione dei partner economici e il 14,2% l’analisi della concorrenza. Se non vi sono sensibili differenze per quanto riguarda la gestione dei fornitori e dei partner economici al crescere delle dimensioni aziendali, colpisce invece il dato relativo all’utilizzo delle banche dati per la gestione dei clienti da parte delle micro-imprese (fascia 1 – 5). E’ rilevante, inoltre, la differenza nell’utilizzo delle banche dati per l’analisi della concorrenza tra le piccole imprese e le grandi: superano la soglia del 40% di utilizzatori le imprese che si collocano nella fascia con più di 100 addetti. L’indagine evidenzia comunque una certa differenziazione nella ricerca di specifiche informazioni a seconda dei diversi settori d’impresa. Emerge quindi che il ricorso alle banche dati per l’attività di gestione dei fornitori è più frequente nelle aziende dell’intermediazione monetaria e finanziaria. Un maggior utilizzo delle informazioni per l’attività di gestione dei partner economici e della concorrenza contraddistingue le imprese della produzione e distribuzione di energia elettrica, gas ed acqua e dei trasporti, magazzinaggio e comunicazione. Per l’attività di gestione dei clienti le banche dati vengono consulate soprattutto dalle imprese dei trasporti.

ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA: CONFERENZA INTERNAZIONALE “GLOBAL FINANCING FOR GLOBAL PUBLIC GOODS AND DEVELOPMENT” PERCHÉ UNA FINANZA PUBBLICA GLOBALE
Roma, 13 marzo 2006 - Nel corso degli anni novanta, l’obiettivo di migliorare le condizioni economiche e sociali degli individui e le loro opportunità è diventato sempre più centrale nelle politiche per lo sviluppo, ed è stata messa in discussione la precedente impostazione, del tutto focalizzata sugli aspetti puramente economici della crescita. Il cambiamento di orientamento è stato influenzato da un lato dall’affermarsi di un approccio multidimensionale allo sviluppo, che trova il suo fondamento teorico principalmente nelle teorie del premio Nobel Amartya Sen, dall’altro dal crescente allarme per la profonda diseguaglianza riscontrabile tra i paesi del Sud e del Nord del mondo. Nel 2000 le principali istituzioni internazionali e i paesi del mondo hanno fissato i cosiddetti Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Osm), da raggiungere entro il 2015, che riguardano la lotta alla fame, alla povertà, alle malattie, e l’impegno per l’istruzione, l’equità tra uomini e donne, la salute in maternità, l’ambiente e la collaborazione globale per lo sviluppo. Nei paesi industrializzati, il miglioramento degli standard socio-economici è stato reso possibile dalla crescita economica e dalle politiche rivolte a migliorare le condizioni di vita degli individui, concretizzatesi in impegni di spesa finalizzati allo sviluppo umano e alla produzione di beni pubblici. Proprio la teoria dei beni pubblici offre la base concettuale per un nuovo approccio, che sostiene la necessità di incrementare la disponibilità di beni pubblici globali, come l’ambiente, la stabilità finanziaria internazionale, la sicurezza e il controllo delle epidemie. Tuttavia, non esiste un’autorità pubblica globale, che svolga il compito di gestire la fornitura di tali beni. Il convegno analizza sotto diversi aspetti i problemi posti dai beni pubblici globali, e documenta la fornitura inadeguata che risulta dalla situazione attuale dei casi considerati - la conoscenza, l'ambiente, l'acqua e la stabilità finanziaria internazionale. Il superamento della forte diseguaglianza nelle condizioni di vita delle popolazioni e l’offerta di beni pubblici globali costituiscono quindi, oggi, le principali sfide per la finanza pubblica globale. E’ necessario ricordare, tuttavia, che i paesi in via di sviluppo non sembrano disporre né delle risorse necessarie a garantire un adeguato livello di investimenti in istruzione, sanità, beni pubblici, né delle caratteristiche strutturali per aumentare, almeno nel breve periodo, le entrate fiscali. E’ quindi utile ricordare quale ruolo decisivo possano svolgere gli aiuti internazionali. Sebbene si sia registrato di recente un cambiamento nella politica degli aiuti, che, secondo la nuova impostazione, dovrebbero essere rivolti a rafforzare le politiche fiscali dei paesi riceventi, e nonostante gli impegni da parte dei donatori ad aumentare le risorse da destinare a favore dei Pvs, i flussi di aiuto appaiono tuttora del tutto inadeguati. Politiche e proposte La conferenza sottolinea: 1. L'urgenza, per l'Italia e l'Europa, di rispettare gli impegni legati al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. 2. L'esigenza di un maggiore finanziamento, anche con l'introduzione di tasse (nazionali o globali) per coprire i costi della fornitura. Va sottolineato che il finanziamento dei beni pubblici globali non deve sottrarre risorse agli aiuti internazionali allo sviluppo e, specularmente, questi ultimi non devono consistere nel finanziamento di beni pubblici globali, di cui in genere si avvantaggiano principalmente i paesi avanzati, che già godono di una fornitura piuttosto ampia di beni pubblici a carattere locale o nazionale. 3. L'esigenza di chiarire il regime internazionale in cui i beni pubblici globali sono forniti, spesso caratterizzato dalla sovrapposizione di meccanismi di mercato, di fornitura da parte degli Stati, di processi legati ad attività sociali, non profit e di comunità, e a fenomeni naturali. Ciascun modello di fornitura presenta modalità diverse di domanda, decisione, offerta, distribuzione dei benefici e dei costi e molte delle attuali difficoltà sono legate all'assenza di coerenza tra questi diversi aspetti. I problemi di fornitura inadeguata dei beni pubblici globali si sono aggravati nell'ultimo decennio, caratterizzato da processi di globalizzazione guidati da un ruolo dominante dei mercati, con politiche di liberalizzazione e deregolamentazione. Per soddisfare la crescente domanda di beni pubblici globali è necessario un nuovo contesto internazionale, caratterizzato da una globalizzazione dei diritti e delle responsabilità, che affianchi al riconoscimento dell'accesso universale a beni di questo tipo la raccolta (ad esempio con tasse globali) delle risorse necessarie a finanziarli, e la definizione di un regime internazionale in grado di assumere decisioni su questi temi in modo sufficientemente democratico. Dalla conferenza sono emerse, tra le altre, le seguenti proposte: 1. Per l'Europa e l'Italia, l'esclusione della spesa per gli aiuti pubblici allo sviluppo dai vincoli del Patto di Stabilità e Crescita, nei limiti dello 0,7% del Pil indicato come obiettivo già negli anni ’60 (solo pochi paesi dell’Europa settentrionale hanno già raggiunto questo obiettivo); 2. L’incoraggiamento di iniziative di singoli paesi o gruppi di paesi per introdurre alcune misure di finanziamento degli Osm attraverso iniziative autonome, come la tassa sui viaggi aerei approvata dal governo francese e sostenuta da altri paesi; 3. La necessità di tutelare le iniziative unilaterali. La fornitura di beni pubblici globali richiede cooperazione internazionale, ma talvolta risulta impossibile adottare questo metodo, perchè alcuni tra i più importanti attori in gioco preferiscono sfruttare il vantaggio di comportarsi da free rider, lasciando agli altri l’onere di intervenire. L’unica soluzione disponibile sembra in questo caso quella di promuovere azioni unilaterali, sostenendole tuttavia attraverso misure di protezione contro i “giocatori liberi”, che cercano di approfittare dell’iniziativa del paese che si muove unilateralmente. Infatti, solo così si può evitare il rischio di una fornitura sub-ottimale del bene pubblico globale e si rende possibile neutralizzare il micidiale trade-off con la competitività della produzione interna. Ad esempio, nel caso dell’ambiente, se l’Europa volesse andare avanti sulla strada di Kyoto, dovrebbe procedere unilateralmente, introducendo una tassa sull’uso dell’energia e sul suo contenuto di carbonio per promuovere il risparmio energetico e l’uso di fonti alternative. Ma, allo stesso tempo, per evitare la perdita di competitività del suo apparato competitivo, l’Europa dovrebbe attuare una politica di compensazione della tassazione alla frontiera, imponendo un diritto compensativo sulle importazioni dagli Stati Uniti e dagli altri paesi sviluppati che non attuano il protocollo di Kyoto, per ristabilire un corretto meccanismo competitivo sul mercato.

PRECONSUNTIVI 2005 DI FEDERMACCHINE: STAZIONARIA LA PRODUZIONE DI BENI STRUMENTALI PREOCCUPANTE IL CALO DEI CONSUMI SUL MERCATO INTERNO: -19% NEGLI ULTIMI TRE ANNI
Cinisello 13 marzo 2006 - Secondo i dati di preconsuntivo 2005, elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, la produzione dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali è scesa del 0,7% rispetto al 2004, attestandosi a 21,5 miliardi di euro. Solo quattro delle associazioni che fanno capo a Federmacchine, la federazione dei costruttori italiani di beni strumentali, hanno registrato un incremento della produzione. A segnare il risultato migliore è stata l’industria delle macchine per la lavorazione del vetro (+13,2%), seguita dall’industria costruttrice di macchine utensili, robot e automazione (+4,7%), macchine per l’industria grafica e cartaria (+4,5%) e macchine per il confezionamento e l’imballaggio (+3%). A determinare il risultato globale è stato, ancora una volta, il negativo andamento del consumo interno che, sceso del 3,1% rispetto al 2004, ha fortemente penalizzato le consegne dei costruttori sul mercato domestico che, ridottesi del 5,1%, non sono andate oltre i 6,4 miliardi di euro. Positivi, ma non eclatanti, i riscontri provenienti dai mercati stranieri. Le esportazioni italiane di beni strumentali hanno superato i 15 miliardi di euro, registrando un incremento dell’1,2%. A segnare incrementi nelle vendite all’estero sono i settori che hanno visto crescere la produzione: macchine per il vetro (+14,9%), macchine utensili (+14,6%), macchine per l’industria grafica e cartaria (+7,4%) e macchine per il confezionamento e l’imballaggio (+4,2%). In crescita la propensione all’export, passata dal 68,8% del 2004 al 70,1% del 2005. Il saldo commerciale di settore risulta in attivo per 11,5 miliardi di euro, in crescita (+1,3%) rispetto all’anno precedente. “Ciò che preoccupa maggiormente i costruttori italiani di beni strumentali - rileva Alfredo Mariotti, segretario generale Federmacchine - è il negativo andamento del consumo interno che, negli ultimi tre anni, si è ridotto del 19%, passando dai 12,3 miliardi di euro del 2002 a meno di 10 miliardi del 2005”. “Questo trend negativo - continua Mariotti - deve essere al più presto interrotto, non soltanto a beneficio dei costruttori del settore, che sono ormai obbligati a rivolgere la propria offerta ai mercati stranieri, ma dell’intero sistema manifatturiero italiano”. “Il protrarsi del mancato aggiornamento e ammodernamento degli impianti produttivi non potrà che incidere, infatti, in modo definitivo, sulla perdita di competitività dell’industria italiana che, sempre con maggior difficoltà, riesce a mantenere il passo dei competitors stranieri.” “Occorrono, dunque, misure decise e immediate - conclude il segretario di Federmacchine - che ci aspettiamo che, chi sarà al governo nella prossima legislatura, attui immediatamente. In questo senso, sarebbero utili incentivi provvedimenti quali, per esempio, la liberalizzazione delle quote di ammortamento ma anche i bonus fiscali per quanti sviluppino progetti finalizzati alla creazione di innovazione. In riferimento a ciò, appoggiamo pienamente la proposta di Confindustria di prevedere, per dieci anni, un credito di imposta pari al 10% delle spese totali sostenute dalle imprese, per attività di ricerca”.

EXPOCOMFORT: SCOPERTI 15 CASI DI CONTRAFFAZIONE ANIMA E FIERA MILANO INTERNATIONAL INSIEME PER LA TUTELA DEGLI ESPOSITORI DI MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT ED EXPOBAGNO 2006. CREATO IL SERVIZIO PROPRIETÀ INDUSTRIALE ED INTELLETTUALE PER PROTEGGERE I PRODOTTI ITALIANI E TUTELARLI
Milano, 13 marzo 2006 - Sono quindici i casi di contraffazione e/o imitazioni di prodotti rilevati dal “Comitato Difesa Proprietà Industriale e Intellettuale” istituito dalla Federazione delle Associazioni Nazionali della Meccanica varia ed Affine Anima e Fiera Milano International (Fmi) in occasione della Mostra Convegno Expocomfort ed Expobagno 2006, presso il centro espositivo Rho Pero dal 28 febbraio al 4 marzo. Le contraffazioni accertate in fiera riguardano in particolare dispositivi idraulici, aeratori per rubinetti, valvole idrauliche, design di docce e manopole per docce e importanti serie di pompe idrauliche e perfino un ventilconvettore. In alcuni casi sono state rinvenute riproduzioni abusive di fotografie di prodotti in cataloghi, come già accaduto nell’edizione precedente. Il Comitato ha rappresentato uno strumento unico e innovativo non solo per informare sui pericoli della contraffazione, ma anche per intervenire in maniera tempestiva durante i giorni di manifestazione e ottenere l’effetto di rimuovere i pezzi contraffatti dagli stand, ovviando all’iter burocratico della legge italiana che non consente di procedere in tempi così brevi. Questo organismo, costituito da un collegio di esperti designati da Anima, ha operato a tre livelli offrendo, a titolo gratuito, a tutti gli espositori di Mce ed Expobagno 2006 il Servizio Proprietà Industriale ed Intellettuale, articolato nei servizi di informazione, di tutela e di intervento, con il duplice obiettivo di informarli sulle molteplici opportunità messe a disposizione dalla legge per proteggere i propri prodotti e di tutelarli e di ordinare la rimozione del pezzo contestato dagli spazi espositivi, una volta accertata la violazione dei diritti di Proprietà Industriale e Intellettuale. Il servizio di informazione, proposto nei giorni e negli orari di apertura della fiera, è stato istituito con il contributo di esperti in tema di brevetti, marchi, design industriale e diritti d’autore, che hanno informato gli espositori sugli strumenti giuridici disponibili per salvaguardare la proprietà intellettuale e hanno illustrato alle aziende le opportunità messe a disposizione dalla legge per proteggere i loro prodotti. Il servizio di tutela, realizzato e gestito da un comitato ad hoc costituito da giuristi ed esperti nominati da Anima, ha operato nei giorni della manifestazione su istanza dell’espositore che si ritiene leso, raccogliendo prove della presenza di pezzi contraffatti in fiera, seguito dall’accertamento della violazione, attraverso l’accesso allo stand e l’esame dei prodotti contestati. L’effetto deterrente del servizio di tutela ha evitato persino la necessità di ricorso al servizio di intervento: infatti tutti i soggetti che hanno subito il servizio di tutela hanno spontaneamente rimosso i beni oggetto di contestazione Prima dell’apertura della fiera le aziende espositrici avevano sottoscritto l’accettazione del documento che regolamenta il Servizio Proprietà Industriale e Intellettuale, sancendo così l’autorità del Comitato, istituito per tutelarle dalla presenza di imitazioni in fiera. L’azione informativa di prevenzione ha inoltre evitato che durante la fiera si verificassero casi eclatanti di contraffazione e di violazione dei diritti e, per coloro che si sono rivolti al servizio, la discrezionalità e la riservatezza hanno caratterizzato ogni atto nei confronti dei contraffattori. “Possiamo dirci soddisfatti da ogni punto di vista” commenta Savino Rizzio Presidente Anima, “siamo riusciti a concentrare l’attenzione degli espositori e del pubblico sulla qualità della produzione delle nostre imprese e nello stesso tempo abbiamo garantito, senza clamori, la tutela dei diritti durante tutto il periodo della fiera. Da parte nostra continueremo a promuovere i nostri prodotti e terremo sempre questo impegno lontano, distinto e diviso dalla lotta alla contraffazione. L’attività del comitato Anima continuerà anche dopo la fiera continuando a proporre e a sostenere le iniziative che favoriscano la difesa dei prodotti nazionali dalla contraffazione e dalla commercializzazione di prodotti pericolosi e di scarsa qualità. Proseguirà l’informazione agli associati sulle possibilità di difesa dei propri diritti di proprietà intellettuale e sarà incrementato l’impegno della Federazione per promuovere la capacità innovativa e il livello qualitativo raggiunto dalle imprese”. “Il Comitato Anticontraffazione, nato per rispondere all’esigenza dei nostri espositori di tutelare la proprietà industriale e intellettuale dei prodotti esposti in fiera – commenta Arturo Colantuoni Sanvenero, Amministratore Delegato di Fiera Milano International – ha raccolto un’unanimità di consensi durante Mostra Convegno Expocomfort ed Expobagno. Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Comitato che ha fornito un immediato ed efficace supporto alle aziende espositrici con interventi tempestivi e mirati”.

NOMISMA: SCENARI E IDEE PER LO SVILUPPO, LANNA (SIMEST): LA RIPRESA ARRIVA DALL’EXPORT
Bologna, 13 marzo 2006 - “Dopo due anni di stagnazione, finalmente, c’è una certa effervescenza dell’export. Anche gli ultimi dati Istat sul commercio estero, al netto del problema energetico, mostrano un miglioramento. Sono abbastanza ottimista per il futuro e pronto a scommettere sulle nostre piccole e medie imprese”. Così Giancarlo Lanna, presidente dal dicembre scorso di Simest, la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all’estero. Nel corso 2005 sono state 70 le società partecipate da Simest all’estero e circa 300 le iniziative nel settore agevolativo, come sostegno alla penetrazione commerciale, assistenza nella partecipazione a gare, studi di pre-fattibilità. “Fra le novità – annuncia Lanna – stiamo mettendo a punto, e definiremo i dettagli entro il mese di marzo, un nuovo fondo di venture capital per il Brasile, un Paese in grande ripresa e molto apprezzato dalle nostre imprese di arredamento, macchine utensili e servizi”. Avvocato Lanna dal suo osservatorio come giudica la situazione economica dell’Italia? Voglio limitarmi a quanto conosco per esperienza diretta, senza affrontare nodi macroeconomici. Quindi posso dire che il rapporto delle nostre imprese con l’internazionalizzazione sta decisamente maturando. Le aziende italiane, con l’avvento dell’euro, hanno dovuto affrontare un difficile passaggio culturale. Prima della moneta unica le esportazioni erano sorrette dalla svalutazione della lira, ma con l’euro anche le piccole imprese hanno dovuto fare i conti col problema dell’internazionalizzazione. È un approccio che si sta radicando nella cultura aziendale e che potrà produrre ulteriori frutti nei prossimi anni. Penso stiano maturando le condizioni di una ripresa e i dati sul commercio estero, affiancati dalle domande che giungono alla Simest, confermano quest’impressione. Bisogna purtroppo distinguere fra Nord e Sud. I manager che operano nel Mezzogiorno devono ancora convincersi che il mercato globale richiede un nuovo atteggiamento per reggere la concorrenza. Un altro limite del nostro sistema è la piccola dimensione delle imprese. Sono proprio le imprese più piccole che hanno bisogno di una mano da parte di strutture come Simest, non crede? Si, per questo fra gli obiettivi prioritari, da quando presiedo la società, c’è il rapporto con le piccole aziende. Dobbiamo far conoscere di più e meglio i nostri servizi, gli studi di fattibilità, le agevolazioni per i crediti, l’assistenza e la consulenza in tutte le fasi di avvio e realizzazione di investimenti all’estero. È un lavoro da compiere in accordo con le associazioni imprenditoriali, anche incentivando le aggregazioni, i consorzi, le reti, l’esportazione di filiere e distretti. Si pensi ad un’esperienza di successo come quella della Merloni che, in Russia, è stata raggiunta dopo poco tempo da numerose aziende fornitrici. Sul fronte degli investimenti inoltre da qualche anno Simest gestisce anche fondi di venture capital, un eccellente volano di sviluppo, uno strumento che si affianca alla quota ordinaria, grazie alla quale Simest può sottoscrivere fino al 25% del capitale delle società estere partecipate da aziende italiane. Con i fondi di venture capital tale percentuale può salire fino al 49%, con un rapporto fra quota ordinaria e fondo di un terzo e due terzi. Per esempio: fatto cento quanto Simest può investire nell’impresa, il 33,3% sarà in quota ordinaria e il 66,6% in venture capital. La quota ordinaria sconta un tasso del 6% circa e necessita di fideiussioni, mentre sul fondo incide il tasso d’interesse della Bce più un punto e non c’è bisogno di garanzie. Non è rischioso? Proprio perché non chiediamo garanzie ovviamente valutiamo più attentamente la capacità del progetto industriale di stare sul mercato. Lo strumento è in uso da poco tempo, quindi non siamo ancora in grado di valutare statisticamente le nostre “sofferenze”, ma posso dire che in generale le cose vanno bene. Qual è l’ammontare dei fondi? Oggi disponiamo di 5 fondi, originariamente finanziati per 220 milioni di euro, 60 milioni destinati a iniziative in Cina, 70 milioni per Russia e Ucraina, circa 60 milioni per i Paesi del Mediterraneo e il resto per i Balcani e l’ex Jugoslavia. In marzo, in occasione di una missione di Confindustria in Brasile, annunceremo anche la nascita di un fondo per questo Paese latino-americano in grande sviluppo. Pensa, secondo quanto indicato dal Governo, che l'Italia possa diventare leader per investimenti e capacità di aggregazione nel Mediterraneo? Non c’è dubbio che il Mediterraneo è per noi un bacino fondamentale, non solo per il rapporto con i Paesi del Nord Africa, ma anche con quelli dell’Area Adriatica, dei Balcani. Tutti i traffici internazionali di sbocco per l’Estremo Oriente passano da qui, il Mediterraneo ha riacquistato centralità, è tornato ad essere un nodo cruciale. Sono convinto che dobbiamo lavorare di più in questa direzione, in un area dove già abbiamo una posizione di preminenza. Per riuscire dobbiamo fare sistema, perciò mi fa piacere che il mondo creditizio stia recependo il messaggio. Penso al San Paolo in Albania, alle varie iniziative di Unicredit nell’area. Uno dei pezzi del sistema da mettere in campo è sicuramente quello creditizio, di supporto agli imprenditori in loco. Per centrare l’obiettivo però è necessario che tutti i pezzi del sistema convergano, individuando nel Mediterraneo il luogo prioritario di sviluppo del processo d’internazionalizzazione. Il dialogo con le piccole imprese sta dando già qualche risultato? Siamo solo all’inizio e per favorire le Pmi chiediamo aiuto anche alle Regioni. Oggi, con l’ultimo collegato alla finanziaria, Simest può gestire i fondi regionali per l’internazionalizzazione. Ci sono aree molto brave che non hanno bisogno del nostro aiuto, come l’Emilia-romagna e la Lombardia, altre invece che non sono state capaci, finora, di sfruttare a pieno le risorse di cui disponevano. È soprattutto a queste Regioni che ci rivolgiamo, per mettere a disposizione la nostra competenza. Quali sono le aree del mondo in questo momento più attraenti per le imprese italiane? Oltre ai Paesi storici, quelli dell’Est Europa, sta crescendo in larga misura la Cina, che ormai si è avvicinata alla Romania, il Paese più frequentato da aziende italiane. Registriamo un forte interesse per l’India, cui destiniamo, per ora, solo fondi residui del Mediterraneo. Sul fronte dell’”offerta”, diciamo così, un Paese che sta proponendo condizioni favorevoli d’insediamento è l’Albania. I settori che possono trovare opportunità importanti in Albania sono la distribuzione, il turismo e l’edilizia. Per le grandi imprese il terreno è molto fertile per l’energia e le centrali idroelettriche. Le imprese che si rivolgono di più a voi a quali settori appartengono? A tutti quelli del made in Italy, dal tessile-abbigliamento, all’arredo, dalle macchine utensili, all’agroalimentare, a seguire i servizi e in generale il manifatturiero. C’è un’obiettiva vivacità sui mercati esteri delle imprese di questi settori. A proposito di mercati e acquisizioni all’estero: un’esperienza come quella dell’Eenel con la francese Suez ci insegna qualcosa? Sì, ci insegna che concetti come “apertura dei mercati” e “liberalizzazione” non vanno valutati in astratto, ma in concreto. Un atteggiamento di natura protezionistica come quello assunto dalla Francia è sicuramente un incrinatura nel sistema europeo che si stava creando.

CULTURA D’IMPRESA. GOVERNANCE DI QUALITÀ. INNOVAZIONE, COMPETIZIONE, CREATIVITÀ. VALENZA DI UNA VISIONE UMANISTICA
Roma, 13 marzo 2006 - Si terrà nella mattinata di mercoledì 15 marzo 2006, presso l’Aula Pio Xi della Pontificia Università Lateranense – Piazza San Giovanni in Laterano, 4 Roma – con inizio alle ore 9.30, un dibattito di estrema attualità organizzato dall’Osservatorio Finetica (Pontificia Università Lateranense e Università Bocconi), sul tema: “Cultura d’impresa. Governance di qualità. Innovazione, competizione, creatività. Valenza di una visione umanistica”. Il convegno si propone di analizzare, attraverso una riflessione a più voci e con esponenti di spicco dei diversi ambiti professionali, uno spaccato dell’attuale livello qualitativo del mondo imprenditoriale italiano, non tanto dal punto di vista dei risultati economici, quanto da quello dell’attenzione alla centralità dell’uomo. Ne discuteranno, tra gli altri, il professor Sergio Lanza, Presidente Osservatorio Finetica, il professor Denis Biju-duval, Preside dell’Istituto Pastorale “Redemptor Hominis” della Pontificia Università Lateranense, il professor Maurizio Dallocchio, Direttore Sda Bocconi, Giovanni Aspes, Presidente emerito Reconta Ernst & Young; il professore Alberto Petrucci, docente presso la Luiss e l’Università del Molise; Davide Cefis, Direttore Comunicazione Bnl; Giuseppe Gori, Presidente del Comitato Piccola Industria dell’Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma; Giovanni Palladino, economista e presidente Ciss (Centro Sturzo); Vincenzo Porro, Centro Orientamento Radar e il professor Flavio Felice, docente della Pul.

INTERNAZIONALIZZARSI CON COMPETENZA UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE, FORMATA DA IRECOOP, SI PROPONE ALLE IMPRESE LOCALI CHE VOGLIONO AFFACCIARSI SULL’ESTERO
Forli’ 13 marzo 2006 - Marketing, analisi di mercato, organizzazione aziendale e logistica, contrattualistica, lingue, strategie di comunicazione: sono alcune delle competenze che la nuova figura professionale formata da Irecoop, metterà in campo proponendosi come interfaccia tra il mondo della piccola e media impresa locale e il mercato internazionale. Una figura importante poiché se sono sempre più numerose le imprese che si affacciano all’orizzonte internazionale, non sempre risulta facile cogliere tutte le opportunità di sviluppo di un mercato innegabilmente più ampio e complesso, più veloce, più aggressivo. Irecoop E-r, l’Istituto per la formazione della Confcooperative, sta preparando questa nuova professionalità con il corso per “Tecnico delle Vendite con Competenze Estero”. Il corsisti, dodici, tutti freschi di laurea, intendono presentare all’opinione pubblica e al mondo economico locale questa nuova figura di intermediazione tra le piccole e medie imprese del nostro territorio e le società esterne di consulenza. Con un obiettivo. Quello di affiancarsi alle imprese in questo loro cammino nel mercato globalizzato. Si parla tanto di internazionalizzazione d’impresa, rapidità del traffico di merci, ma cosa questi concetti realmente rappresentino o, meglio, i vantaggi reali che essi possono apportare sembrano a volte più un arcano ed oscuro “salto nel vuoto” piuttosto che una reale opportunità da cogliere. E spesso ci si perde nelle difficoltà di relazione tra l’imprenditore e le sue esigenze e le tante società di consulenza sparse sul territorio nazionale, portando allo sperpero di tempo e risorse. Attraverso il corso di 500 ore finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia di Forlì-cesena che consta sia di una parte teorica in aula, avvalendosi della competenza di docenti esperti provenienti da una delle più riconosciute società di consulenza del settore, la Commercioesteroconsulting s.R.l., nonché da altre società di servizi (fra cui anche cooperative) come Actionline scrl, Ricercazione scrl, Fattorie Fagioli, Prosit scrl, Tecnologica srl, che di una più pratica di stage presso le imprese del territorio – questi corsisti stanno acquisendo le competenze necessarie per poter fungere da “bussola” per gli imprenditori che abbiano l’intenzione di navigare nell’immenso mare dell’internazionalizzazione, orientandosi nel modo più sicuro e meno dispendioso possibile. Dopo le ore di lezione teorica, i dodici corsisti parteciperanno a stage presso altrettante imprese che stanno già operando sui mercati internazionali, un modo per provare sul campo le competenze teoriche acquisite Le imprese che accoglieranno i corsisti nella fase di stage sono: Olitaria srl (Forlì), Ferretti Yachts (Forlì), Commercio Estero Consulting (Forlì), A.r.t.e. (Forlì), Tr di Turoni (Forlì), Global Trade (Cesena), Agrifrut (Cesena), Fattorie Fagioli (Civitella di Romagna), Action Line (Forlì).

PARMALAT S.P.A.: TAR DEL LAZIO RICORSO CITIBANK
Collecchio, 13 marzo 2006 Parmalat S.p.a., in relazione all'Ansa del 9 marzo 2006 delle ore 15.16, comunica che il 7 ottobre 2004 Citibank aveva presentato un ricorso presso il Tar del Lazio chiedendo, tra l'altro, l'annullamento del Programma di Ristrutturazione del Gruppo Parmalat nonché il risarcimento del danno. Tuttavia, con l'approvazione della Proposta di Concordato, è venuto meno l'interesse di Citibank a coltivare questa causa, come confermato dalla stessa banca in occasione dell'udienza tenuta il 9 marzo. Pertanto Citibank ha chiesto che il procedimento avanti al Tar sia dichiarato improcedibile. Parmalat S.p.a. Smentisce i contenuti dell'Ansa, precisando che Citibank non ha vinto alcun procedimento civile avente ad oggetto una domanda risarcitoria del valore di Euro 500 milioni. Si segnala invece che Gruppo Citibank è stato ammesso al passivo di Parmalat S.p.a. In amministrazione straordinaria per un importo di Euro 81,4 milioni e al passivo delle società del Gruppo Parmalat proponenti il concordato per un importo di Euro 354,6 milioni.

HOLDING SANITA’ E SERVIZI (GRUPPO CIR) FIRMA CONTRATTO PRELIMINARE PER L’ACQUISIZIONE DI ANNI AZZURRI
Milano, 13 marzo 2006 - Holding Sanita’ E Servizi (Hss), gruppo controllato da Cir e operante nel settore della sanità, ha sottoscritto un contratto preliminare con il Gruppo Generale De Developpement Et De Financement per l’acquisto di Sodemare, Società controllante il 100% della Società Residenze Anni Azzurri. Specializzata nella costruzione e gestione di residenze per anziani, Anni Azzurri ha realizzato nel 2005 un fatturato consolidato di circa 50 milioni di Euro ed è presente in Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche con 1.600 posti letto. L’operazione, subordinata a “due diligence” e alla consueta autorizzazione antitrust e assistita dal versamento di una caparra confirmatoria, dovrà essere conclusa entro il 30 giugno 2006 e permetterebbe al gruppo Hss di raggiungere, in soli tre anni di vita, un fatturato complessivo di circa 110 milioni di Euro con oltre 3.000 posti letto gestiti. In particolare, l’attività di Hss relativa alla gestione di residenze per anziani vedrebbe incrementare il fatturato annuo a oltre 70 milioni di Euro, con circa 2.600 posti letto, consentendo al gruppo di diventare il primo operatore del settore sul mercato italiano. Il valore complessivo della transazione (enterprise value) ammonta a circa 160 milioni di euro, 60 dei quali attribuibili all’attività di gestione e circa 100 al valore degli immobili (50 milioni circa attribuibili agli immobili di proprietà e altrettanti agli immobili per i quali sussistono impegni di acquisto). L’esborso per l’acquisto delle azioni (equity value) ammonta a circa 60 milioni di euro, metà dei quali verranno finanziati con mezzi propri. Coerentemente con la strategia fino ad ora seguita da Hss, la componente immobiliare potrà essere oggetto di una successiva cessione. L’acquisizione di Anni Azzurri rappresenta per Holding Sanita’ E Servizi un passo decisivo nella propria strategia di crescita sul mercato italiano nella gestione di residenze per anziani.

BENI STABILI: ACQUISTO IMMOBILE PER IL FONDO IMMOBILIUM 2001
 Roma, 13 marzo 2006 - Beni Stabili Gestioni S.p.a. Sgr ha perfezionato il 9 marzo - l’acquisto di un immobile ad uso direzionale, ubicato a Bologna, in Via della Liberazione n. 15 inserito nel Centro Commerciale noto come “ex Officine Minganti”. L’intero edificio, acquistato ad un prezzo pari a € 17.390.000,00 è affittato a Unicredit Real Estate S.p.a. Con un rendimento lordo pari 6,5%. La società venditrice, Felsinea S.r.l. Non ha alcun legame con il Gruppo di appartenenza della Beni Stabili Gestioni Sgr.

“NO EURO CANDIDA ROBERTO FORMIGONI SINDACO DI MILANO”
Torino 13 marzo 2006 - Scende in campo anche Roberto Formigoni alle elezioni comunali di Milano, il cugino del Presidente della Regione Lombardia si propone alla guida di una coalizione di Liste (a partire proprio dalla “Lista Formigoni”); per ora la coalizione conta tre liste, ma è aperta all’apparentamento nei confronti di tutti coloro che credono di creare un’alternativa concreta all’attuale sistema. Nei prossimi giorni in occasione della conferenza stampa di presentazione ufficiale della candidatura, saranno diffusi i programmi delle liste collegate. Altri dettagli su: www.Noeuro.it  – www.Formigonisindaco.it  (in allestimento)

ALITALIA, PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2006: CALO DI CIRCA 80 MILIONI DI EURO IN TERMINI DI MINORI PROVENTI E RIDUZIONE DELL’ORDINE DI 40 MILIONI DI EURO
Roma, 13 marzo 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.a. Riunitosi il 10 marzo sotto la presidenza dell’ing. Giancarlo Cimoli, presso la sede della Società, ha rivisto la prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio 2006 così come precedentemente indicato nel comunicato stampa dello scorso 27 febbraio. Ricordiamo che l’esercizio 2006 costituisce la chiave di volta dell’intero impianto strategico delineato dal Piano Industriale 2005-2008, essendo infatti prevista, al suo epilogo, la conclusione della fase di risanamento necessaria affinché possa essere avviata la fase successiva dello sviluppo per il definitivo posizionamento di Alitalia nel nuovo contesto di mercato quale vettore di rete altamente efficiente (c.D. Fase di rilancio del Piano Industriale). Il Consiglio di Amministrazione, alla luce di un’affidabile stima dell’andamento dei primi tre mesi dell’anno, ha confermato, allo stato ed in assenza del ripetersi degli eventi negativi che hanno caratterizzato lo scorso mese di gennaio anche dal punto di vista meteorologico, il conseguimento di un risultato positivo per l’esercizio 2006. La prospettazione delle risultanze gestionali del primo trimestre viene, con evidenza e pesantemente, a risentire delle forti turbative all’operativo verificatesi nel mese di gennaio a seguito delle avverse condizioni meteorologiche, ma, soprattutto di una serie di agitazioni sindacali riflessesi in gravissimi danni sia all’immagine sia ai risultati economici del Gruppo. A causa delle suddette turbative, rispetto alle previsioni per l’anno 2006, le principali risultanze economiche hanno infatti subito un calo di circa 80 milioni di euro in termini di minori proventi, che hanno conseguentemente generato una riduzione dell’ordine di 40 milioni di euro a livello di risultato operativo. Si segnala inoltre che una buona parte delle azioni identificate nel Piano Industriale è in corso d’implementazione, mentre un’altra parte registra uno spostamento temporale in avanti. La Compagnia conferma comunque l’obiettivo di raggiungere un rapporto Ebitdar/valore della Produzione pari a circa il 14% nell’arco di tempo coperto dal Piano (valore medio 2006-2008) grazie all’effetto positivo che tutte le azioni è previsto abbiano negli anni 2007 e 2008 (cosiddetta fase di rilancio del Piano Industriale).

GERMANWINGS IN CRESCITA: AUMENTATI NEL 2005 FATTURATO, NUMERO DI PASSEGGERI E ROTTE SERVITE. ANNUNCIATE IMPORTATI NOVITA’ DI PRODOTTO PER IL 2006
Milano, 13 marzo 2006 - Germanwings continua a crescere: il numero dei passeggeri trasportati dalla compagnia low cost è passato dai 2,4 milioni del 2003 ai 3,5 milioni del 2004, per arrivare a 5,5 milioni nel 2005. Per il 2006 Germanwings prevede di trasportare 7,5 milioni di passeggeri (+36% rispetto al 2005). Anche il fatturato della compagnia è cresciuto del 62%, arrivando a 400 milioni di euro, e il numero dei dipendenti è aumentato nell’ultimo anno del 44%: Germanwings impiega attualmente circa 600 persone. Durante il 2005 la compagnia low cost ha investito nello sviluppo della propria flotta: il numero degli aeromobili è cresciuto nel 2003 e nel 2004 rispettivamente del 67% e del 50% ed è aumentato di un ulteriore 47% nel 2005, fino a totalizzare 22 aeromobili nell’inverno 2005/06. Grazie ad un ordine di 18 nuovi Airbus A319 effettuato nel 2005 la flotta continuerà a crescere ulteriormente nei prossimi tre anni: per il 2008 Germanwings prevede di disporre di una flotta di 35 Airbus. Con il lancio di Boomerang Club all’inizio del 2006, Germanwings è stata la prima compagnia low cost in Europa a proporre ai suoi passeggeri un programma frequent flyer. Boomerang Club offre molti dei vantaggi di un programma frequent flyer classico, ma è allo stesso tempo molto semplice nella gestione, che avviene esclusivamente tramite il sito internet. Su www.Germanwings.com, infatti, si trova una sezione dedicata al programma frequent flyer, dove ci si può iscrivere, stampare la propria tessera e prenotare i voli premio. Il programma prevede un volo di andata e ritorno gratuito ogni otto viaggi di andata e ritorno effettuati. Boomerang Club ha riscosso immediatamente un grande successo: dal 18 gennaio ad oggi 38.000 persone si sono iscritte al programma, quando la compagnia aveva previsto 50.000 adesioni durante tutto il corso dell’anno. Recentemente sono nate nuove compagnie low cost, mentre altre – come Air Berlin e Germania, o dba e Ltu – hanno cominciato a cooperare più saldamente: si tratta di operazioni che testimoniano un grande movimento nel settore dell’aviazione e un progresso verso il consolidamento del mercato. In seguito all’apertura di due nuovi hub nel 2005 ed il recente potenziamento della propria flotta, Germanwings è oggi presente in Germania nei punti strategici del Paese. Con le molteplici destinazioni servite, la qualità del servizio offerto e come parte dell’offerta Lufthansa, Germanwings conta di ricoprire anche in futuro un ruolo fondamentale nel mercato. Nel 2006 Germanwings prevede di continuare a potenziare ulteriormente l’offerta dai propri aeroporti, mentre conta di aprire nuovi hub nel 2007. La compagnia sta al momento valutando come hub anche aeroporti al di fuori della Germania. In tutti gli scenari di crescita, comunque, la priorità è data alla redditività: Germanwings prevede di aumentare ulteriormente il fattore di carico medio dei propri voli e vuole stabilizzare il costo del biglietto intorno ad un valore medio compreso fra i 60 e gli 80€. Nel prossimo futuro Germanwings svilupperà collaborazioni con altre compagnie aeree: recentemente la compagnia low cost ha annunciato una nuova cooperazione con Condor. Sui siti web delle due compagnie sono già attivi i link che permettono di accedere velocemente alle offerte dell’una o dell’altra compagnia. In passato, dopo aver siglato i primi accordi di collaborazione con bmibaby, Germanwings ha cominciato a cooperare con Centralwings, la compagnia polacca low cost di Lot. Le due compagnie collaborano soprattutto sul piano del marketing: grazie al know how di Germanwings, Centralwings ha potuto in poco tempo realizzare una piattaforma virtuale di vendita e cominciare velocemente le proprie operazioni. Nel corso del 2006 Germanwings prevede di sviluppare ulteriori cooperazioni a livello europeo, sul modello di quelle realizzate con Centralwings. Un’ulteriore innovazione di prodotto della compagnia low cost riguarda l’introduzione di un nuovo pacchetto assicurativo dell’ Europäische Reiseversicherung. L’assicurazione, proposta sul sito www.Germanwings.com, permette di ottenere un rimborso per i voli di proseguimento eventualmente persi. Come le altre compagnie low cost, Germanwings offre voli esclusivamente point to point: i passeggeri che desiderano prenotare voli in coincidenza devono effettuare prenotazioni separate. Pertanto l’assicurazione rimborsa una spesa fino a 200€ per mancata coincidenza a causa di un ritardo o annullamento del precedente volo Germanwings. Le destinazioni Germanwings per l’orario estivo (26 marzo – 28 ottobre 2006) da Colonia/bonn sono: Alicante, Ankara, Atene, Barcellona, Berlino, Bologna, Budapest, Cracovia, Danzica, Dresda, Dublino, Dubrovnik, Edimburgo, Faro, Göteborg, Jerez del la Frontiera, Helsinki, Heraklion, Ibiza, Istanbul, Lipsia, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid, Milano (Malpensa), Monaco di Baviera, Mosca, Nizza, Oslo, Palma di Maiorca, Parigi, Praga, Roma (Fiumicino), San Pietroburgo, Salonicco, Smirne, Spalato, Stoccolma, Varsavia, Verona, Vienna, Zagabria, Zurigo. Le destinazioni Germanwings per l’orario estivo (26 marzo – 28 ottobre 2006) da Stoccarda sono: Amburgo, Antalia, Barcellona, Berlino, Bologna, Budapest, Cracovia, Dresda, Faro, Istanbul, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid, Malaga, Mosca, Palma di Maiorca, Parigi, Praga, Roma (Fiumicino), Salonicco, Spalato, Smirne, Varsavia, Vienna, Zagabria. Le destinazoni Germanwings per l’orario estivo (26 marzo – 28 ottobre 2006) da Berlino-schönefeld sono: Colonia/bonn, Düsseldorf, Ibiza, Istanbul, Monaco di Baviera, Mosca, Oslo, Smirne, Spalato, Stoccarda, Stoccolma, Zagabria. Le nuove destinazioni Germanwings l’orario estivo (26 marzo – 28 ottobre 2006) da Amburgo sono: Cracovia, Dresda, Istanbul, Londra (Gatwick), Monaco di Baviera, Smirne, Stoccolma, Stoccarda, Tolosa, Varsavia, Zagabria.

È FERNANDO PELLEGRINI IL NUOVO COUNTRY SALES MANAGER ITALY DI SWISS INTERNATIONAL AIR LINES.
Milano, 13 marzo 2006 - Swiss International Air Lines ha scelto Fernando Pellegrini per ricoprire il ruolo di Country Sales Manager Italy sostituendo Ignazio Strano, oggi Area Manager Europe North per la Compagnia elvetica. Un passaggio del testimone all’insegna della continuità e del consolidamento, soprattutto sul fronte delle proficue sinergie con Lufthansa. Cambio di testimone ai vertici di Swiss International Air Lines: Fernando Pellegrini succede a Ignazio Strano (oggi Area Manager Europe North) con la nuova carica di Country Sales Manager Italy. Con un’esperienza interamente maturata nel settore, Pellegrini è il candidato ideale per rafforzare la presenza commerciale della Compagnia sul territorio nazionale, tenendo conto delle evoluzioni del mercato. Nato a Frascati quarantanove anni fa, Fernando Pellegrini muove i primi passi lavorativi dal 1983 al 1985 presso l’ufficio prenotazioni di Swissair. Dopo due anni da addetto alla biglietteria viene trasferito al servizio passeggeri e rampa all’Aeroporto di Fiumicino, per passare nel 1990, alla funzione di Sales Representative per il Centro Italia. La cronologia del suo curriculum vitae è segnata, alla fine del 1994, dalla nomina a responsabile della Rappresentanza Swissair per l’Emilia Romagna, la Toscana e il Triveneto. Dal 1997 è Sales Executive per il Centro-sud Italia e nel maggio 2004 diviene Direttore Commerciale Italia per Swiss International Air Lines. Oggi Pellegrini accoglie con entusiasmo la nuova sfida lavorativa e, in qualità di Country Sales Manager Italy, guarda al futuro facendo tesoro della preziosa eredità di Ignazio Strano. Tra gli obiettivi immediati individua la necessità di rafforzare ulteriormente le sinergie con Lufthansa sul mercato italiano, collaborazione che ha già determinato a livello globale l’incremento delle destinazioni, l’armonizzazione degli orari e il miglioramento delle coincidenze, l’integrazione dei programmi di fidelizzazione per i frequent flyers e l’estensione dell’accesso alle lounge. La partnership tra le due compagnie si dovrà tradurre ora in una politica commerciale incisiva soprattutto per il segmento business travel, con iniziative volte a creare redditività e crescita competitiva. Proprio in vista delle nuove sinergie, dopo l’apertura congiunta degli uffici di rappresentanza a Roma la scorsa estate, è attualmente allo studio la possibilità di una sede condivisa anche a Milano.

AUTOGRILL ENTRA NEGLI AEROPORTI DI CATANIA E FIRENZE CON PARTNER E PRODOTTI DELL’ECONOMIA LOCALE CIRCA € 50 MILIONI DI FATTURATO CUMULATO NEI 5 ANNI DI DURATA DEI CONTRATTI
Milano, 13 marzo 2006 – Autogrill (Milano: Agl Im) si rafforza nel canale aeroportuale italiano e si aggiudica due concessioni all’interno del nuovo Aeroporto Fontanarossa di Catania e nello scalo Amerigo Vespucci di Firenze. Il fatturato complessivo previsto per i 5 anni di durata dei contratti è di circa € 50 milioni. Con queste due operazioni, sale a 10 il numero degli aeroporti italiani in cui Autogrill è attiva, che si sommano agli 11 operativi nel resto d’Europa. Inoltre, grazie a Firenze e Catania, che seguono di pochi mesi l’ingresso a Bergamo e Brescia, la società è oggi presente in 7 dei primi 10 scali italiani per traffico passeggeri. Aeroporto Fontanarossa di Catania - Autogrill si è aggiudicata il lotto principale dei due messi in gara dalla Sac (Società Aeroporto Catania S.p.a.), per la gestione delle attività di ristorazione e di una parte di quelle retail della nuova aerostazione, che entrerà in funzione nel corso del 2006. Il lotto assegnato ad Autogrill è composto da due aree di ristorazione e retail, l’una collocata nella zona check-in, prima dei controlli di sicurezza, e l’altra in prossimità degli imbarchi. Autogrill ha proposto un piano commerciale innovativo in partnership con alcune tra le migliori imprese locali del settore: con Spinella, la rinomata pasticceria di via Etnea a Catania e con il ristorante Don Camillo di Giovanni Guarneri, noto chef di Siracusa, che permetterà di sviluppare ricette tipiche siciliane. L’offerta comprende marchi di Gruppo, le insegne Ciao Ristorante, Acafé, Spizzico, Time Cafè e Titoli (concept libreria, edicola e convenience store) e marchi locali Spinella e Don Camillo. Con una costante crescita del traffico passeggeri – nell’ordine dell’8% l’anno dal 2002 al 2005 (fonte Assaeroporti) – l'aeroporto di Catania è il quinto in Italia (circa 5,2 milioni di passeggeri nel 2005). Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze - Autogrill si è aggiudicata uno dei due lotti per la concessione dei servizi di ristorazione dell’Aeroporto di Firenze. All’interno dell’area in comune tra check-in e arrivi, Autogrill aprirà un bar a marchio Acafé, un locale Spizzico e un corner di specialità regionali. Lo scalo del capoluogo toscano, con 1,7 milioni di passeggeri transitati nel 2005, in crescita del 14% rispetto al 2004, un dato che gli ha permesso di scalare due posizioni nella classifica dei maggiori scali italiani (fonte Assaeroporti), è il quindicesimo aeroporto italiano.

ANSALDO STS VINCE COMMESSA DA 67 MILIONI DI DOLLARI IN INDIA NUOVO SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI E SEGNALAMENTO PER LA TRATTA DI 413 KM TRA GHAZIABAD E KANPUR, LA PIÙ TRAFFICATA LINEA FERROVIARIA DEL PAESE
Roma, 13 marzo 2006 - Ansaldo Sts, società di Finmeccanica che sta per essere quotata alla Borsa di Milano, si è aggiudicata in India la commessa più importante mai assegnata da Indian Railways, il secondo operatore mondiale del settore, con oltre 62.000 Km di linee ferroviarie gestite. L’ordine del valore complessivo di 67 milioni di dollari, è relativo alla la fornitura di nuovi sistemi di telecomunicazioni e segnalamento per la tratta ferroviaria Ghaziabad–kanpur. La linea, situata nel Nord del Paese, fa parte della tratta Delhi–kolkata, l’arteria più importante e maggiormente trafficata dell’intera rete ferroviaria indiana. Ansaldo Sts, tramite la propria controllata indiana Union Switch & Signal Pvt, che attualmente impiega in India circa 150 persone, realizzerà i sistemi di telecominicazione e il completo risegnalamento di 413 chilometri di linea e di 49 stazioni; la conclusione dei lavori è prevista a luglio 2009. Ansaldo Sts è responsabile per la progettazione, la fabbricazione e la messa in servizio di un avanzato sistema di controllo che migliorerà significativamente la sicurezza, i tempi di transito, la capacità e l’affidabilità della linea. Nell’ambito di questo contratto, Ansaldo Sts integrerà l’infrastruttura di comunicazioni basata su fibra ottica con un sistema di comunicazioni mobile basato sullo standard Gsm-r. I sistemi di comunicazione collegheranno il centro di controllo con i dispositivi in campo e gli equipaggiamenti a bordo dei treni. Questo nuovo contratto costituisce una ulteriore conferma della capacità di Ansaldo Sts di offrire sistemi di elevate prestazioni rispondenti ai diversi recquisiti internazionali del mercato. Ansaldo Sts è attualmente leader nel mercato delle linee ferroviarie indiane, la cui prospettiva di crescita è significativamente più elevata della media del mercato globale. Attraverso l’esperienza acquisita su questo e su precedenti contratti, tra i quali particolarmente significativi quelli relativi alla fornitura di sistemi basati sugli standards europei (Ertms) l’Azienda prevede un ulteriore crescita e consolidamento della sua presenza industriale nel mercato indiano.

GIULIANO ASPERTI ELETTO PRESIDENTE DEL GRUPPO TRASPORTI DI ASSOLOMBARDA
Milano, 13 marzo 2006 - Giuliano Asperti, rappresentante di Autostrade per l'Italia nella Giunta di Assolombarda, nonché Amministratore Delegato di Pedemontana Lombarda e di T.e M. (Tangenziali Esterne Milano), è stato eletto Presidente per il biennio 2006-2008 d& Gruppo Merceologico Trasporti di Assolombarda. Gruppo che riunisce 232 aziende nei comparti del trasporto di persone, di mercillogistica, del trasporto ferroviario e delle infrastrutture, che occupano circa 23 mila addetti nell'area milanese. Asperti sarà affiancato da quattro Vicepresidenti: Mario Castaldo (Trenitalia), Alberto Cazzani (S.t.a.v.), Giovanni Leonida (Clicklogistic.com) e Giuseppe Pinna (A.t.m.).

NUOVA DELHI, PRIMA CONFERENZA INDUSTRIALE SULL'ENERGIA UE-INDIA
Bruxelles, 13 marzo 2006 - Il 6 aprile si svolgerà a Nuova Delhi la prima conferenza industriale sull'energia Ue-india. La conferenza sarà copresieduta dal commissario dell'energia dell'Ue Andris Piebalgs e da un rappresentante della Camera del commercio e dell'industria indiana. L'iniziativa rappresenta un'opportunità per incontrare esponenti dell'industria indiana e stabilire contatti. Saranno affrontati molti degli argomenti sia principali sia di nicchia riguardanti l'energia, tra i quali le energie rinnovabili/alternative, le tecnologie per la cattura e l'immagazzinamento del carbone e i combustibili puliti nel settore dei trasporti. Sono ancora disponibili nell'ambito della conferenza spazi per interventi riguardanti i suddetti argomenti, riservati a chi intendesse offrire il proprio contributo. La manifestazione è rivolta agli operatori del settore energetico.

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA : + 0,7% A FEBBRAIO
Roma, 13 marzo 2006 – Nel mese di febbraio 2006 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una crescita dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2005. E’ quanto ha rilevato Terna, società guidata da Flavio Cattaneo, che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. Il risultato, ottenuto a parità di giornate lavorative, ha risentito di fattori climatici (temperatura media mensile superiore di circa due gradi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Depurata da questo effetto, la variazione della domanda è pari a +1,7%. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la domanda di febbraio 2006 è risultata in crescita al Nord (+1,7%) e al Centro (+0,2%), e in diminuzione al Sud (-1,2%). I 27,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 47,5% al Nord, per il 28,6% al Centro e per il 23,9% al Sud. Rispetto a febbraio 2005 la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio ha fatto registrare un + 4% in Lombardia. Nel mese di febbraio 2006 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per il 92,1% con la produzione nazionale e per il restante 7,9% dal saldo tra le importazioni e le esportazioni. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,6 miliardi di kilowattora) è aumentata del 9,9% rispetto al corrispondente mese del 2005; sono risultate in crescita la produzione termoelettrica (+11,4%), geotermoelettrica (+4,7%) ed eolica (+84,7%); in calo invece la produzione idroelettrica (-5,7%). Il profilo congiunturale della domanda elettrica di febbraio 2006 ha segnato una flessione dello 0,9% rispetto al mese precedente. Nel primo bimestre 2006 la richiesta di energia elettrica ha registrato una crescita del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2005. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Statistiche” del sito www.Terna.it

BOLZANO: INIZIATIVA SULLA LINGUA E CULTURA PORTOGHESE
 Bolzano, 13 marzo 2006 - Le precedenti manifestazioni ci avevano portato lungo le rive del Mediterraneo con l’arabo e ai confini orientali d’Europa con il russo. La nuova grande iniziativa dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige avrà come protagonista una lingua che è al tempo stesso vicina e lontana, europea ma anche espressione di terre lontane: il portoghese. Dal 5 all’8 aprile 2006 nelle sale del Centro Trevi di via Cappuccini 28 a Bolzano si potrà quindi fare la conoscenza con quella che, con oltre 200 milioni di parlanti nativi, è la sesta lingua madre più parlata al mondo, e la seconda lingua latina per diffusione. Una diffusione che ha motivazioni che risalgono indietro nel tempo, a quando tra Xv e Xvi secolo, il Portogallo, il più longevo impero coloniale e commerciale europeo, si estendeva dal Brasile fino al Giappone. A quell’epoca il portoghese divenne una “lingua franca” in Asia ed Africa, usata non solo per l’amministrazione e gli scambi commerciali, ma anche per le comunicazioni tra i locali e gli europei di tutte le nazionalità. Oggi rimane la lingua ufficiale di otto paesi indipendenti. Portoghese non significa dunque solamente Portogallo, ma tutti quei luoghi che rientrano nell’ambito lusofono, dove questo idioma è espressione di culture e letterature diversissime fra di loro. Sarà un piccolo giro del mondo: dal Portogallo, terra madre della Lusofonia, si spazierà verso i territori dell’Africa e dell’Asia per toccare infine il Brasile. Il titolo previsto - “Saudade: a língua é minha pátria” - riprende una frase del grande poeta Fernando Pessoa che definiva la lingua portoghese come propria patria. Il significato della parola saudade diviene in questo caso emozione d’incontro, sentimenti aperti alla modernità, insieme di patrimoni di conoscenze e di sensibilità. Un attingere al proprio passato per proiettarlo nel futuro dandogli nuova forza. La consulenza scientifico-culturale dell’evento è stata affidata all’Ibrit, l’Istituto Brasile-italia di Milano. Teatro, musica, proiezioni, letteratura, immagini per creare un ritratto a tinte vivaci delle culture che si esprimono in lingua portoghese. Ed alla lingua sarà ovviamente dato ampio spazio con appuntamenti dedicati. Qualche anticipazione dal ricco programma: “Sabor musical”, tre incontri dedicati alla chitarra ed alla cucina in chiave portoghese, africana e brasiliana. Oppure “Caravelas”, per un approccio alla lingua ed alla cultura attraverso le canzoni, o gli incontri con scrittori lusofoni, dal vivo o attraverso la lettura di loro testi. O ancora “A história de Benedito Bento dito Brasileiro”, spettacolo che riprende la forma più popolare di teatro brasiliano, il “mamulengo”, tramandata attraverso i secoli da generazioni di artisti ambulanti. Allo stesso “Grupo de teatro Mamulengo Presepada” e in particolare a Chico Simões e Jane Monteiro Simões sono affidati i workshop di educazione artistica ed educativa rivolti ai ragazzi. E’ prevista anche una tavola rotonda dal titolo “Voci di speranza: uno sguardo al futuro”. Concluderà la manifestazione una sfilata musicale “Ao ritmo de samba” per il centro di Bolzano, per portare un po’ dei suoni e dei colori del mondo lusofono nel cuore della città, fra la gente. Sinergie con la città non solo accompagneranno ma precederanno e seguiranno la manifestazione, proponendo film in lingua originale, mini-corsi di portoghese ed altro ancora. Www.provincia.bz.it/saudade

PREMIÈRE DEL FILM “UN ATTO D’AMORE” L’ASSOCIAZIONE TEATRALE “CITTÀ DI VICENZA” PRESENTA LA SUA PRIMA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA: UN LAVORO TUTTO VICENTINO SULLA VICENDA DI THOMAS MORE
Vicenza, 13 marzo 2006 - Dal dramma teatrale alla produzione cinematografica. L’associazione Teatrale “Città di Vicenza” presenta in anteprima “Un atto d’amore”, la sua prima opera per il grande schermo. La presentazione del film, aperta al pubblico, si tiene oggi lunedì 13 marzo alle ore 18,30, presso il teatro dei Carmini a Vicenza. “Un atto d’amore” ripropone la vicenda di Tommaso Moro, in una rivisitazione dell’opera “Un uomo per tutte le stagioni”, di Robert Bolt, testo che l’Associazione aveva già proposto in versione teatrale alcuni anni fa. Il film è realizzato da Antonio Baldo, autore anche della sceneggiatura, per la quale si è ispirato al testo di Bolt, mentre la regia è firmata da Stefano Viero, esordiente regista vicentino, affiancato da Federica Pretto che ha curato le scenografie. La trama narra il contrasto creatosi tra Tommaso Moro, Lord Cancelliere d’Inghilterra, ed Enrico Viii, quando il re dichiarò la supremazia del Regno sulla Chiesa. Una posizione che gli avrebbe permesso di divorziare da Caterina d’Aragona per sposare legittimamente Anna Bolena. Una questione gravissima che portò ad un aperto scontro politico e morale con la Chiesa, tanto da sfociare, come è noto, nello scisma anglicano. Tra i pochi oppositori del re in questa vicenda, Tommaso Moro fu il principale; al tempo ricopriva la carica di Primo Ministro, cui era stato chiamato dallo stesso Enrico Viii che ne era grande estimatore, per la sua statura morale, ed amico. Moro, non riconoscendo il diritto reale di legiferare in campo morale, entrò in rotta di collisione col sovrano che, dopo un processo – farsa, lo fece condannare a morte. Venne decapitato alla Torre di Londra il 6 luglio 1535. Grande figura di umanista del 1500, Moro fu uomo di legge, filosofo e letterato (famosa la sua “Utopia”), oltre che statista, primo laico nella storia d’Inghilterra a ricoprire la carica di Lord Cancelliere, da sempre riservata ad un ecclesiastico. Nei suoi viaggi in Europa, divenne amico fraterno di Erasmo da Rotterdam e conobbe altri personaggi come Savonarola e Pico della Mirandola, del quale scrisse una biografia. Pio Xi lo dichiarò Santo della Chiesa cattolica nel 1935 e il 31 ottobre del 2000 papa Wojtyla lo proclamò patrono dei governanti e dei politici. Il film è stato interamente girato nel Vicentino e si è avvalso dei costumi dei gruppi storici di Marostica, Thiene, Montecchio Maggiore e Caldogno, nonché dell’opera dei sarti dell’Associazione Artigiani di Vicenza guidati da Silvano Moscolin. Danno vita ai protagonisti: Ermanno Caneva (Moro), Urbano Bonato (Enrico Viii), Carlo Properzi Curti (Cromwell), Rosanna Stimamiglio (Lady Alice), Michela Vidale (la figlia Meg), Loris Zarantonello (Rich), Corrado Ceron (Roper). Riprese e montaggio sono dello studio Fabbrica Lumière.

TORINO:“MATERIE PRIME E FONTI RINNOVABILI NEGLI SCENARI STRATEGICI DEL XXI SECOLO”.
 Torino, 13 marzo 2006 - Mercoledì 15 marzo 2006, alle ore 9.15, nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (via Po 17, via Verdi 8 - Torino), il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Prof. Ezio Pelizzetti aprirà il seminario “Agenda 21 e Università: scenari di sostenibilità”, con una lezione dal titolo “Materie prime e fonti rinnovabili negli scenari strategici del Xxi secolo”. Il seminario, promosso dalla Commissione Sostenibilità Ambientale Ateneo del Senato degli Studenti, vuole essere un’occasione di incontro per condividere esperienze sul tema della sostenibilità ambientale e permettere ai partecipanti - studenti, docenti, soggetti pubblici e privati - di prendere coscienza del processo e delle tematiche dell’Agenda 21 Locale dell’Università. Nel corso della mattinata sono previsti interventi del dott. Giuseppe Comin, responsabile comunicazione Amiat, della dott.Ssa Valeria Veglia, Area pianificazione ambientale e sviluppo sostenibile Provincia di Torino, di Massimo Infunti, Legambiente, oltre che di rappresentanti dell’Università e del Politecnico di Torino La Commissione Sostenibilità Ambientale Ateneo del Senato degli Studenti, costituitasi a novembre del 2005, è una commissione mista composta da senatori degli studenti, da studenti e da docenti, il cui scopo principale è quello di individuare e analizzare le attività svolte all’interno e intorno all’Ateneo che hanno significative implicazioni sulla sostenibilità ambientale dello stesso, al fine di elaborare proposte sia di ottimizzazione che di radicale cambiamento delle attività universitarie.

ASSOAMBIENTE PRESENTA IL RAPPORTO "LE FORME DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI"
Roma, 13 marzo 2006 - Viene presentato oggi da Assoambiente presso la residenza di Ripetta (sala Esedra, via di Ripetta, 231) a partire dalle ore 10, il III Rapporto sulle Forme di gestione dei rifiuti urbani. Dallo studio emerge una fotografia: della gestione delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti. Dati e tendenze dal 2002 al 2005; delle attività di raccolta differenziate: quanti comuni la fanno, quali le Regioni sono più all'avanguardia e quali, in fine, i materiali più raccolti? delle modalità di smaltimento dei rifiuti: quanto viene ancora utilizzata la discarica e come sta crescendo l’utilizzo degli inceneritori? Alla presentazione dello studio seguirà una tavola rotonda sulle tematiche sollevate dal Rapporto e sulle nuove prospettive che si delineano alla luce del Testo Unico in materia ambientale, cui parteciperanno (hanno dato conferma tutti i relatori): Carlo Noto La Diega – Presidente Fise; Giulio Quercioli Dessena – Presidente Assoambiente; Daniele Fortini – Presidente Federambiente; Dario Esposito - Presidente Commissione Anci; Massimo Ferlini - Presidente Osservatorio nazionale sui rifiuti; Edo Ronchi - Dipartimento Ds Politiche di sostenibilità; Ermete Realacci - Responsabile Dipartimento qualità e territorio della Margherita; Ettore D’elia - Presidente del Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche; Paolo Russo - Presidente Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti

FESTA DELL’EUROPA E PROGETTO SCHUMAN. IL 13 MARZO AVVIO DELLE “TAVOLE ROTONDE” TRA STUDENTI E PERSONALE ISTITUZIONI EUROPEE. PREMIAZIONE A VENEZIA IL 9 MAGGIO
Venezia, 13 marzo 2006 - Il 9 maggio prossimo ci celebrerà la Festa dell’Europa e a Venezia si premieranno i primi tre classificati delle 14 classi che hanno preso parte al Progetto Schuman, giunto alla sua seconda edizione ed organizzato dalla Regione del Veneto, in collaborazione con Unioncamere, come avvenuto nel 2005. Il progetto Schuman (Schools of the Union Making A New Europe) vede la partecipazione di 50 istituti di tutte le province venete, per un totale di 112 classi e coinvolgerà almeno 2500 alunni. L’obiettivo del progetto Schuman è quello di coinvolgere attivamente il mondo scolastico, tramite un concorso di idee, in una attività di formazione ed informazione al fine di avere un domani una società in grado di partecipare attivamente alla vita e alle politiche dell’Unione Europea. In questa fase preparatoria è stato definito il calendario della “tavole rotonde” che si svolgeranno nel nostro territorio: si tratta di un “faccia a faccia” tra studenti e personale che lavoro nelle Istituzioni Europee. La prima tavola rotonda avrà luogo il 13 marzo (h 10) Ic Noventa di Piave, il 15 marzo (h 19) all’Istituto Dante Alighieri di Vittorio Veneto; e (h 14.30) presso Sms di Montebelluna. Il 16/3 (h 10) l’incontro si svolgerà nella sala consiliare di Fumane; il 24 (h 9.30) all’Istituto Ricci di Belluno; il 30, (h 10) al Sms Tommaseo di Conselve e, sempre nello stesso giorno, h 10, ad Arzignano e (h 14.30) all’Ics di Arsiero. Il 31 marzo la tavola rotonda sarà fatta in tre istituti: (h 9) presso Sm Stefanini di Treviso; (h 11.30) all’Ic di Casier di Dosson e (h 14.30) all’Istituto Astori di Mogliano. Il 3 aprile (h 9,30) la riunione sarà ospitata all’Istituto Briosco di Padova. Oltre ad essere queste riunioni occasioni per approfondimenti sull’Europa, ci sarà spazio a domande, curiosità e richieste di approfondimenti da parte dei partecipanti. E’ previsto che gli elaborati vincitori – nel caso del prodotto audiovisivo – potranno essere trasmessi dalle emittenti regionali

UNIVERSITA’ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE: PRESENTATA L’INIZIATIVA-EVENTO “L’INTELLIGENZA E LA FANTASIA”
Milano, 13 marzo 2006 - E’ stato presentato il ciclo di incontri culturali L’intelligenza e la fantasia: prove di dialoghi e letture, organizzato dall'Università Vita-salute San Raffaele di Milano, dalla Fondazione Corriere della Sera e dall'Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Si tratta di una serie di grandi eventi che l'ideatore Ernesto Galli della Loggia, preside della facoltà di Filosofia, vuole promuovere nell'ottica di un una facoltà che possa fare da "motore di pensiero" per la città di Milano e per l'Italia. Secondo quanto aveva promesso alla cerimonia di insediamento lo scorso luglio, la facoltà del San Raffaele dovrà avere sempre più un respiro internazionale, "sarà non solo un cerniera, un raccordo fra le discipline tecniche e umanistiche, ma anche un ponte con le altre grandi culture europee e internazionali”. “Vogliamo provocare moltissime disputationes” - sottolinea don Luigi Verzè, rettore dell’Università Vita-salute San Raffaele – “perché la gente pensi che l’uomo vale molto, moltissimo. Anche nel pensiero, perché è a immagine e somiglianza di Dio. E questo lo testimoniano anche la sua intelligenza e fantasia. Questa è la sfida con cui abbiamo creato la facoltà di Filosofia prima con Cacciari e da quest’anno con Galli della Loggia.” Con lo stesso intento di un confronto internazionale la stessa facoltà ha organizzato con la Fondazione Prada, in collaborazione con il Centro di Filosofia dell’Università di Tokyo, un convegno internazionale che mira ad avviare un dialogo tra importanti filosofi giapponesi e italiani: “Dialogo Filosofico Sul Pensiero Del Xx Secolo Fra Europa E Giappone” (Martedì 14 marzo 2006 dalle ore 10, Fondazione Prada - Via Fogazzaro 36 – Milano) Programma “L’intelligenza E La Fantasia” 'L'intelligenza e la fantasia' nella sua ampia articolazione toccherà i temi ultimi della riflessione filosofica, promuovendo un dialogo tra discipline e competenze diverse, dando massima visibilità al rapporto tra la cultura italiana e quella francese. Il calendario si articolerà in una serie di cinque incontri-dialogo e di cinque serate-spettacolo nei due poli culturali, Milano e Parigi, con la partecipazione di oratori di altissimo livello nell'ambito filosofico, scientifico e teoretico, da Alain Filkenkraut a Tzvetan Todorov, da Massimo Cacciari a Emanuele Severino, e di artisti di fama internazionale. Di seguito gli incontri in programma a Milano (Teatro Studio, via Rivoli 6). Tutti gli incontri saranno replicati il giorno seguente a Parigi all’Istituto Italiano di Cultura. Il primo incontro sarà lunedì 13 marzo al Teatro Studio (via Rivoli 6) di Milano alle 21 e a Parigi il giorno seguente, martedì 14 marzo, all’Istituto Italiano di Cultura (rue de Grenelle, 73) alle 20. A confronto sul tema Si può ancora pensare alla guerra? Alain Finkielkraut e Massimo Cacciari (presente all’incontro di Milano) e Ernesto Galli della Loggia (presente all’incontro di Parigi). Lunedì 20 marzo, ore 21.00, Milano. “E’ lecito porre un limite alla scienza? “ Monique Canto-sperber - Claudio Bordignon - moderatore Michele di Francesco; Lunedì 27 marzo, ore 21.00, Milano. “Europa/usa o Occidente? “ Tzvetan Todorov - Emanuele Severino - moderatore Andrea Tagliapietre; Lunedì 3 aprile, ore 21.00, Milano “Per un’antropologia futura: uomini/donne o persone?” Michèle Le Doeuff - Roberta De Monticelli - moderatore Armando Torno; Lunedì 10 aprile, ore 21.00, Milano “Quando arriva la fine: esiste oggi una “buona morte”? “ Didier Sicard - Massimo Reichlin - moderatore Armando Torno . Ingresso libero, posti limitati, Per Milano prenotare al numero verde 800 33 90 33, per Parigi al numero 01 44 39 49 39

5 PER MILLE PER LA RICERCA E L’UNIVERSITÀ
Torino, 13 marzo 2006 - Il Rettore dell’Università di Torino, Prof. Ezio Pelizzetti, e il Rettore del Politecnico, Prof. Francesco Profumo, hanno illustrato il provvedimento del 5 per mille, attraverso il quale la legge finanziaria 2006 consente di destinare una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 5 per mille, per sostenere la Ricerca e l’Università. Ogni contribuente può assegnare direttamente questa quota apponendo, nell’apposita casella del modello di dichiarazione dei redditi, la propria firma e il codice fiscale dell’Università beneficiaria. Il Rettore dell’Università di Torino, prof. Ezio Pelizzetti, ribadisce come “lo sviluppo della ricerca scientifica rappresenti la fonte principale dell’innovazione, del recupero di competitività, dell’incremento dell’occupazione, della crescita economica e civile del paese. In Italia la ricerca, che si esercita prevalentemente all’interno dell’Università a livelli spesso di eccellenza, è da decenni penalizzata da una costante contrazione di risorse. L’opportunità del 5 per mille va quindi accolta con favore anche se i meccanismi di attivazione di tale tipologia di finanziamento previsti dalla legge finanziaria suscitano non poche perplessità sia per le non agevoli modalità di scelta imposte al contribuente, sia per la pluralità eterogenea dei soggetti e degli enti che possono fruire di tale versamento. Ciononostante l’Università conta sulla sensibilità dei cittadini che possono essere certi che le risorse del 5 per mille saranno impiegate nell’interesse comune e che ogni progresso della ricerca si traduce direttamente o indirettamente in un miglioramento della qualità dell’esistenza dell’intera collettività”. Il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Francesco Profumo, ha sottolineato come “La nostra iniziativa ha un valore soprattutto di testimonianza per ricordare a tutti i cittadini l’importanza decisiva che la formazione ha nel contesto più generale di una società globalizzata. In particolare vogliamo porre l’attenzione sull’educazione e la formazione tecnico-scientifica che nel nostro Paese hanno bisogno di una forte spinta e di un forte sostegno.” Profumo ha poi aggiunto “La formazione d’eccellenza la ricerca d’avanguardia e l’innovazione tecnologica sono le chiavi di sviluppo di un Paese. L’università può svolgere un ruolo fondamentale per riaccendere il motore della competitività italiana nel mondo ma va sostenuta. Ecco perché gli Atenei italiani chiedono ai cittadini di sostenerle con il 5 per mille.” “Non posso che essere felice di questo provvedimento della Finanziaria,» ha affermato il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, prof. Paolo Garbarino, impegnato in conferenze stampa analoghe a Vercelli, Novara ed Alessandria. «Considerate le sue dimensioni e la sua storia recente, il nostro Ateneo si colloca in ottima posizione sul terreno della ricerca scientifica. I risultati dimostrano una forte ricaduta sul territorio in cui ha sede l’Università, articolata in tre province. I fondi derivanti dal 5 per mille permetteranno un ulteriore rafforzamento dei progetti, che coinvolgeranno, soprattutto, i giovani, l’innovazione e l’internazionalizzazione”.

CONVEGNO INTERNAZIONALE: DIALOGO FILOSOFICO SUL PENSIERO DEL XX SECOLO FRA EUROPA E GIAPPONE
 Milano, 13 marzo 2006 - Con “Dialogo filosofico sul pensiero del Xx secolo fra Europa e Giappone” proseguono gli appuntamenti filosofici aperti al pubblico, organizzati da Fondazione Prada e Università Vita-salute San Raffaele e iniziati con gli incontri “La filosofia di fronte alla storia: ripensando l’11 settembre” e “Arte e Terrore” che si sono tenuti a Milano tra settembre e dicembre 2005. Il convegno è organizzato in collaborazione con il Centro di Filosofia dell’Università di Tokyo e segna per la Fondazione Prada, che si occupa di arte contemporanea, di cinema e filosofia, un ulteriore allargamento di territorio non solo in altre forme di linguaggio, ma anche verso altre culture, rendendola così un “volano” per la circolazione culturale e la collaborazione tra istituzioni di paesi diversi. Alla doppia prospettiva tra Oriente e Occidente su importanti interrogativi filosofici è dedicato il convegno internazionale che si terrà alla Fondazione Prada martedì 14 marzo 2006, a partire dalle ore 10. Durante la giornata si alterneranno relazioni di importanti filosofi italiani e giapponesi incentrate sulle esperienze del Xx secolo in Occidente e Oriente, utili a delineare nuovi orizzonti per la filosofia a venire. Attraverso la presentazione del pensiero di tre tra i maggiori filosofi giapponesi del Novecento - Kitaro Nishida, Tenshin Okakura e Shuzo Kuki - e di filosofi europei – Nicola Cusano e altri - verranno esaminate alcune tematiche-cardine su cui si interroga la filosofia: il tentativo di comprendere il rapporto tra Io e Tu, tra Essere e Nulla, tra Vita e Bellezza. Parteciperanno al convegno - introdotto da Germano Celant, Direttore Artistico della Fondazione Prada - Massimo Cacciari, Roberta De Monticelli, Marcello Ghilardi, Yasuo Kobayashi, Takahiro Nakajima, Giangiorgio Pasqualotto, Megumi Sakabe, Yasunari Takada.

IL MONDO DELLA SCIENZA PROTAGONISTA PER UNA SETTIMANA INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA A CURA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Roma, 13 marzo 2006 - Dal 13 al 19 marzo torna il consueto appuntamento con la Settimana della scienza, iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dedicata prima di tutto agli studenti, ai professori e a chiunque abbia voglia di avvicinarsi al mondo della ricerca per osservare, scoprire, confrontare e, perchè no, anche un po’ giocare con la scienza e gli scienziati. Varie le proposte del Consiglio nazionale delle ricerche all’interno della settimana. Per gli studenti di Avellino e dintorni, il 13 marzo, l’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr presenterà l’iniziativa “Televisione: madre o matrigna?” in cui si approfondiranno alcuni aspetti relativi al ruolo del piccolo schermo nell’indirizzare le scelte alimentari dei ragazzi. Verranno presentati i risultati di un monitoraggio della pubblicità in tv che ha impegnato un gruppo di studenti di alcune scuole cittadine. Direzione Artide e Antartide, invece, per chi visiterà la mostra dedicata ai due poli dall’istituto Galileo Galilei di Roma e organizzata in collaborazione con Cnr-polarnet, Enea e Museo Nazionale dell’Antartide. Pannelli tematici, proiezioni di filmati, aree espositive con rocce e meteoriti e la ricostruzione di un campo remoto documenteranno l’impegno che l’Italia porta avanti da anni in questi ambienti estremi. Sempre nella Capitale, presso l’Auditorium Parco della Musica, i ricercatori dell’Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l’automazione hanno organizzato per sabato 18 marzo una dimostrazione sulle potenzialità delle interfacce aptiche, dispositivi robotici studiati per interagire con l’uomo e fornirgli le percezioni tattili e di forza relative al contatto con gli oggetti. Ancora a Roma, l’Area di Tor Vergata del Cnr propone, assieme all’Istituto nazionale di astrofisica e all’Università Roma 3, un ciclo di seminari dedicati alla vita delle stelle e alla salute della Terra e una conferenza-spettacolo su “Scienza ed arte nel canto: come si forma la voce?”. Dal 14 marzo, la sezione di Mazara del Vallo dell’Istituto ambiente marino costiero del Cnr propone “Il mare fantastico”, un incontro per parlare prima e poi passare alle attività di laboratorio su ambiente, mare e organismi marini: plancton e benthos visti al binoculare, riconoscimento del fischio di un delfino, sonde oceanografiche, campionatori… un vero e proprio stage, anche se solo di un giorno. Restando in Sicilia, la biotecnologia sarà invece l’argomento che gli studenti approfondiranno con gli esperti dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare “A.monroy” del Cnr di Palermo. Sempre in ambiente acquatico anche due eventi organizzati dell’area di Bologna: la mostra “Accadueo”, avente come motivo ispiratore la centralità di questo bene prezioso, e l’esposizione del fotoreporter Walter Breveglieri sull’alluvione del Polesine, che dell’acqua documenta invece la pericolosità. Per passare invece ad uno degli elementi che compongono l’H2o, ricordiamo l’incontro su “Verso un’economia ad idrogeno: lo stato dell’arte ed il progetto Firenze-hydrolab”, che si svolgerà il 14 al liceo Galileo di Firenze con la partecipazione, tra gli altri, di Alessandra Ginnasi dell’Istituto dei sistemi complessi e di Maurizio Peruzzini, Andrea Rossin e Chiara Emiliani dell’Istituto di chimica dei composti organometallici del Cnr. Tornando all’Area di ricerca di Bologna, il 19 marzo dibattito su “Il secolo fragile: il progresso scientifico tra perplessità e speranze”: esponenti del mondo scientifico e culturale, da Edoardo Boncinelli a Giorgio Celli, si confronteranno sulla tesi dell’astrofisico Martin Rees, secondo il quale le probabilità per il genere umano di sopravvivere al Xxi secolo non sono superiori al 50% e tra le possibili cause di estinzione figura anche il progresso della ricerca scientifica. L’istituto nazionale di fisica della materia del Cnr è presente alla Settimana con “L’energia in azione”, mostra che si tiene al liceo Ulivi di Parma per gli studenti delle secondarie, e presso il Museo dell’automobile di Torino con la mostra “Semplice e Complesso”, dal 13 marzo al 7 maggio. Ventisei exhibit interattivi dove sarà possibile creare un vortice di sabbia e un tornado in miniatura, ottenere scariche elettriche simili a fulmini, generare un vortice di fuoco, nuvole e anelli di fumo. Sempre a Torino, mercoledì 15, visite guidate dell’Istituto di virologia vegetale tra serre e laboratori.

NEI CENTRI DI RICERCA ENEA GLI SCIENZIATI RACCONTANO LA“SCIENZA” LE INIZIATIVE ENEA PER LA XVI SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
Roma, 13 marzo 2006 - L’enea, per la Xvi Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, che avrà luogo dal 13 al 19 marzo 2006, apre al pubblico gli spazi dei propri Centri di Ricerca distribuiti in diverse regioni d’Italia, per favorire la conoscenza dei luoghi dove si svolgono le attività di ricerca più avanzate. Incontri, visite guidate, eventi e seminari permetteranno a coloro che si recheranno nei Centri Enea di conoscere laboratori ed impianti dove troveranno ricercatori pronti a spiegare le loro attività di ricerca. Ai visitatori verranno proposti alcuni temi di grande rilievo scientifico, nell’ambito di quelli definiti dal Miur per l’edizione di quest’anno, che sono: il clima, la centralità dell’acqua, l’energia alla base delle moderne società industriali, la complessità del mondo vivente e la sua evoluzione, il recente grande sviluppo delle conoscenze sul cervello. Scopo dell’iniziativa è avvicinare i cittadini e soprattutto i giovani ai temi affascinanti e sempre più importanti della scienza e della tecnica, attraverso l’incontro tra società, scuola e i luoghi dove concretamente la ricerca scientifica si svolge. L’enea propone anche quest’anno un fitto calendario di eventi; l’elenco che segue presenta una sintesi delle principali manifestazioni organizzate presso i Centri di Ricerca Enea, mentre per consultare i programmi nel dettaglio e per i riferimenti necessari per prenotare, tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.Enea.it  
Elenco Delle Manifestazioni Nei Centri Di Ricerca Dell’enea -
“Centro Ricerche Casaccia” - Via Anguillarese, 301 - 00060 S. Maria di Galeria (Roma). Dal 14 al 17 marzo sono previste visite guidate a impianti sperimentali, fra cui l’impianto Pcs- Prova Collettori Solari e al Museo di Geomorfologia e Paleoclimatologia, allestito per l’occasione, laboratori aperti e seminari di approfondimento sui tutti i temi proposti dal Miur, dai cambiamenti climatici alle fonti rinnovabili di energia, dalla biodiversità agli impatti sociali ed ambientali della risorsa acqua. “Centro Ricerche Frascati” Via Enrico Fermi 45 - 00044 Frascati - Dal 13 al 17 marzo verranno proposti seminari sulla fusione nucleare e il progetto Iter- International Thermonuclear Experimental Reactor e sulle tecnologie ottiche ed elettroottiche; saranno organizzate visite guidate alla sala controllo dell’impianto Ftu- Frascati Tokamak Upgrade e alla Mostra di apparecchiature scientifiche e tecnologiche; saranno proiettati filmati scientifici. Mercoledì 15 marzo è prevista la giornata “Porte aperte”. “Centro Ricerche “Ezio Clementel” – Bologna” Via Martiri di Monte Sole, 4 - 40129 Bologna. Martedì 14 marzo il Centro organizza, presso l’istituto Tecnico Industriale “Belluzzi” di Bologna , una conferenza-dibattito “L’idrogeno nel nostro futuro: ricerca e prime applicazioni” a cui parteciperanno esperti Enea. “Centro Ricerche Brasiamone” Località Brasimone - 40032 Camugnano (Bologna). Il 13, 14, 15 e 17 marzo il Centro Ricerche del Brasimone organizza, in collaborazione con il comune di Bologna, una serie di eventi che coinvolgono studenti ed insegnanti.Delle scuole medie inferiori e superiori delle provincia di Bologna. Saranno presentati una rassegna di lavori scolastici dedicati alle tematiche scientifico-ambientali e seminari sull’energia e l’ambiente. “Centro Ricerche Trisaia” S.s.jonica, 106 km 419,500 - 75026 - Rotondella (Matera). Centro Porte Aperte: dal 13 al 17 marzo sono previsti incontri e visite guidate ai laboratori ed agli impianti. Giovedì 16 marzo 2006 ci sarà il seminario “Cambiamenti climatici: allarmismo o realtà?” a cura di ricercatori Enea. “Centro Ricerche Ambiente Marino S. Teresa” Località Pozzuolo di Lerici - 19100 La Spezia. Da lunedì 13 a venerdì 17 marzo sarà proposto il seminario “Monitoraggio, caratterizzazione ambientale e valutazione dei cambiamenti in area marina mediterranea (biodiversità marina)”. In programma anche l’illustrazione delle attività del Centro, visite guidate ai laboratori, proiezione di filmati scientifici . Altre iniziative: Il Centro di Consulenza Energetica Integrata dell’Enea del Molise, in collaborazione con l’università del Molise, organizza da lunedì 13 a sabato 18 marzo, a Campobasso all’interno della sede dell’Università, la mostra “Solare termico a concentrazione” e visite guidate al Parco Solare “Apollon” di Termoli. Nell’ambito di tali manifestazioni avranno luogo seminari sulle fonti rinnovabili e sullo sviluppo sostenibile, tenuti da esperti Enea.

ETICA E SCIENZA, I GIOVANI LA PENSANO COSÌ RITENGONO L’EMBRIONE UN ESSERE VIVENTE, LAMENTANO CHE IL PROGRESSO MATERIALE NON SIA ACCOMPAGNATO DA QUELLO MORALE, CREDONO NELL’AUTOREGOLAMENTAZIONE DELLA RICERCA.
 Roma, 13 marzo, 2006 - L’embrione umano? Per il 38% dei ragazzi è un essere vivente degno di rispetto, il 27% lo ritiene ‘uno di noi’ ai primi stadi, il 17% pensa sia una sostanza vivente, il 14% invece un grumo di cellule in espansione. La clonazione terapeutica? Per il 61% è una operazione che dà vita ad un embrione per ottenere cellule staminali, per il 13% vuol dire creare e distruggere un embrione clonato a fini di studio, mentre il 16% non sa rispondere. Sono domande di grande attualità, che sollevano problemi morali ed etici, alle quali sono stati chiamati a rispondere, attraverso un’indagine dell’Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del Consiglio nazionale delle ricerche, circa 200 studenti dai 16 ai 18 anni, appartenenti a 10 scuole italiane ed europee di Roma. Alcuni risultati di questo sondaggio, effettuato nell’ambito del progetto europeo di “Public understandig of science”, saranno presentati nel convegno: “Leder. Alterum non ledere? Responsabilità e futuro della scienza”, che si terrà il 13 marzo a Roma, alle ore 9.00, presso l’aula Convegni del Cnr in piazzale Aldo Moro. Genetica e nuovi farmaci, fecondità e tecnologie, ambiente e sviluppo, sono gli argomenti che verranno discussi da scienziati e filosofi e con studenti e rappresentanti delle istituzioni. Esperienza scientifica ed etica, secondo i ragazzi, non dovrebbero essere in contraddizione. Il 68% ritiene che il progresso morale dell’umanità sia rimasto indietro rispetto alle conquiste scientifiche e materiali. Il 32% sostiene che la scienza non deve essere condizionata dal potere politico ed economico, per il 21% non deve avere ‘limiti’ né, per il 10%, interferenze. Il sapere, in generale, è concepito come un work in progress che non può avere confini (27%): tuttavia gli scienziati devono darsi delle regole, anche se autonomamente (10%). A stabilire gli indirizzi della ricerca scientifica, secondo i ragazzi, devono essere prima di tutti gli scienziati e l’accademia (93%), poi le organizzazioni internazionali (83%), l’opinione pubblica (55%), mentre per il 29% devono decidere proprio i politici, le istituzioni o le forze economiche (26%). “Dalle risposte emerge che i giovani hanno un’idea astratta della scienza e dei suoi rapporti con l’etica e che i canali di informazione non sono sufficienti a stimolare una riflessione su queste tematiche”, spiega Rosalia Azzaro del Ceris-cnr, coordinatrice del progetto. “Quest’iniziativa intende proprio favorire una maggiore consapevolezza, nel contesto culturale europeo, degli aspetti scientifici ed etici legati all’innovazione e allo sviluppo”. Sui farmaci biotecnologici, per esempio, solo il 42% dichiara di conoscerne i benefici, contro il 50% che li ignora e l’8% che ne ha un’opinione negativa. Dal sondaggio emerge che è Internet la fonte di informazione scientifica più usata dai ragazzi (15%), seguita dalla Tv e dalla scuola, entrambe con il 14%. Le riviste di divulgazione scientifica occupano il 10%, mentre i libri il 9%, alla pari con amici e famiglia. La stampa quotidiana si attesta all’8%, seguita da radio (7%), musei e biblioteche (5%). Questi ultimi, insieme con la stampa quotidiana, secondo gli studenti dovrebbero essere potenziati come canali di informazione scientifica.

RIPARTE LA PRIMAVERA DELLA SCIENZA – IV EDIZIONE IN OCCASIONE DELLA XVI SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA AL MUSEO (13 AL 19 MARZO) TRA GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE: EUROSCIENCE OPEN FORUM 2006
Milano, 13 marzo 2006 - Riparte La Primavera della Scienza dopo il successo della passata edizione, durante la quale sono stati promossi e diffusi attraverso il sito web www.Laprimaveradellascienza.it  oltre 2000 progetti ed eventi legati alla scienza e alla tecnologia organizzati dai diversi soggetti, in particolare le scuole, che hanno partecipato su tutto il territorio nazionale. Il Progetto si rivolge a scuole, musei, università, enti di ricerca, parchi naturali ed ecomusei, associazioni, amministrazioni locali, aziende e a tutte le istituzioni culturali e scientifiche. Lo scopo è quello di organizzare e comunicare a livello nazionale un calendario di attività ed eventi scientifici. Www.laprimaveradellascienza.it  è lo spazio virtuale per informarsi, proporre e confrontare esperienze, idee e punti di vista. Il progetto è promosso e coordinato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Rientra in un accordo di programma del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è riconosciuto a livello internazionale. I partner sono: Città della Scienza di Napoli, Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento, Science Centre – Immaginario Scientifico di Trieste, Sistema Museale di Ateneo - Università degli Studi di Pavia. Informazioni: www.Laprimaveradellascienza.it primavera@museoscienza.It    numero verde T 800 173 371 Anche quest’anno un momento importante nel calendario delle iniziative proposte dal Progetto é rappresentato dalla Xvi Settimana della Cultura Scientifica. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, vede le scuole e tutte le istituzioni culturali e scientifiche, promuovere attività rivolte ai cittadini ed in particolare ai giovani. I temi scelti per l’edizione 2006 sono: il clima, la centralità dell’acqua, l’energia alla base delle moderne società industriali, la complessità del mondo vivente e della sua evoluzione nel tempo, il recente grande sviluppo delle conoscenze sul cervello. L’inserimento delle iniziative nel programma della Settimana della Cultura Scientifica potrà essere effettuato entro il 17 marzo. Per conoscere tutte le iniziative organizzate a livello nazionale é possibile consultare i siti internet: http://roma.Cilea.it/plinio/ e www.Laprimaveradellascienza.it Di seguito le iniziative realizzate dal Museo in occasione della Xvi Settimana della Cultura Scientifica: lunedì 13 marzo Conferenza Stampa Di Presentazione Euroscience Open Forum 2006 Sala Conte Biancamano, 11.30 Euroscience Open Forum 2006 (www.Esof2006.org) è il secondo incontro interdisciplinare europeo dedicato ai temi della ricerca e dell'innovazione scientifica, che si svolgerà a Monaco di Baviera dal 15 al 19 luglio 2006. Il programma prevede oltre 70 seminari, simposi e workshop sulle scienze naturali e sociali. Tra i relatori, i Premi Nobel Theodor Hansch, Linda Buck, Robert Huber, Jean-marie Lehn. Esof è l’unico appuntamento europeo seguito da scienziati di tutte le discipline, giornalisti, rappresentanti dell’industria e dal pubblico generico. Mercoledì 15 marzo Sulle Spalle Dei Giganti. Conversazioni con i protagonisti della scienza Edoardo Boncinelli “Mente e Cervello”. Conduce: Gianvito Martino (Resp. Unità di Neuroimmunologia - Istituto Scientifico San Raffaele) Sala del Cenacolo, 18.30. La mente sta tutta nell’attività del cervello o c’è qualcosa d’altro? E se c’è, questo qualcos’altro che cos’è? E da dove viene? Edoardo Boncinelli, professore della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-salute di Milano, affronterà i temi legati ai progressi della scienza e soprattutto delle neuroscienze. Riparte la Iv edizione del ciclo di incontri “Sulle Spalle dei Giganti” realizzato dal Museo in collaborazione con Camera di Commercio di Milano. Media partner: Quark. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Da mercoledì 15 a sabato 18 marzo “Expo Del Capitale Umano, Dell’innovazione E Dell’internazionalizzazione” Fiera Milano City (pad.19), dalle 10.00 alle 18.00. Il Museo sarà presente presso lo stand dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia con il Progetto Est e La Primavera della Scienza. L’expo del Capitale Umano, dell’Innovazione e dell’Internazionalizzazione, giunto quest’anno alla Iii edizione, è un importante evento dedicato all’educazione e al rapporto tra Scuola, Università e Mondo delle Imprese. Si segnala che presso lo stand del Miur (pad.19) venerdì 17 marzo, alle 12.15, si svolgerà il workshop di presentazione del Progetto Iss - Insegnare Scienze Sperimentali – che si rivolge al sistema scolastico italiano. In particolare attraverso gli insegnanti di materie scientifiche ha l’obiettivo finale di elevare il livello di competenze matematiche e scientifiche degli studenti italiani, nell’ambito di una politica europea attenta alla ricerca e allo sviluppo scientifico e tecnologico. Oltre al Miur, partner del progetto sono: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Città della Scienza, Aif, Anisn, Dd – Sci. Sabato 18 e domenica 19 marzo Attività Speciali Per I Visitatori Del Museo. Attività ludico-educative nei laboratori interattivi (i.Lab Bolle di sapone, i.Lab Robotica) sui temi della Xvi Settimana della Cultura Scientifica per avvicinare alla scienza e alla tecnologia attraverso l’emozione, il divertimento e il fare in prima persona. Sarà possibile interagire con il personaggio virtuale Torkio e degli animatori scientifici saranno a disposizione per visite guidate nelle collezioni storiche.

LA FISICA SU RUOTE IL LABORATORIO ITINERANTE DELL'INFN
Torino, 13 marzo 2006 - A partire da oggi in concomitanza con la Xiv Settimana della Cultura Scientifica, ritorna presso la Sala "Principi di Acaja" del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino (Via Verdi 8 - Torino), la mostra “La Fisica su Ruote”, laboratorio itinerante dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Un affascinante viaggio nel mondo della fisica in cui lo spettatore è chiamato ad avere un ruolo attivo nell'esplorazione della fisica nucleare e subnucleare, avvalendosi di piccoli oggetti comuni, di apparati sperimentali o di animazioni al computer, e scoprendo come la “scienza dell’infinitamente piccolo” abbia ricadute tecnologiche nella nostra vita di tutti i giorni. La mostra è organizzata in tre aree tematiche: Particelle - Procedendo via via dal più grande al più piccolo, vengono introdotti gli elementi chimici, gli atomi e infine i costituenti ultimi della materia oggi conosciuti: le particelle subatomiche; Forze - Nel percorso sulle Forze, partendo da uno spettacolare esperimento che riesce letteralmente “a far rizzare i capelli” utilizzando un generatore elettrostatico di Van der Graaff, il visitatore può scoprire quali sono e come si comportano le quattro forze fondamentali della natura (elettromagnetica, gravitazionale, debole e forte) e le loro “particelle mediatrici”; Calcolo - Nel percorso sul Calcolo, passando attraverso alcune ricadute tecnologiche della fisica delle particelle nella nostra vita quotidiana ci si avventura fino alle nuove frontiere della comunicazione in rete. La mostra, visitabile gratuitamente, rimarrà aperta fino al 18 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00, con possibilità di prenotarsi per visite guidate presso il Centroscienza, info@centroscienza.It, tel. 011.8394913.

CONOSCI L’AREA? SAPERNE DI PIÙ DEL PARCO SCIENTIFICO.
Trieste, 13 marzo 2006 - In occasione della Xvi Settimana della Cultura scientifica indetta dal Ministero della ricerca dal 13 al 19 marzo prossimi, Area Science Park si “sposta” dal Carso al centro di Trieste. Domenica 12 marzo e domenica 19 marzo dalle 10.00 alle ore 12.30, quanti ne avranno curiosità potranno conoscere meglio il parco scientifico, le sue attività, i suoi numerosi progetti, grazie ad un punto di informazione e animazione all’interno della Galleria Tergesteo, in Piazza della Borsa. Sarà allestita una parte espositiva con pannelli e poster e distribuito dagli addetti del parco scientifico materiale illustrativo e un volantino del Coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia per sensibilizzare al conferimento del cinque per mille a favore della Ricerca nella prossima dichiarazione dei redditi. Particolare attenzione sarà riservata ai bambini di ogni età, che saranno coinvolti nella preparazione di disegni sui cinque temi proposti nella Settimana della Cultura Scientifica, ovvero: clima, acqua, energia, mondo vivente, cervello. Ai piccoli sarà donato un colorato omaggio. Tutti i disegni verranno esposti in occasione dell’Open Day di Area, in calendario il 27 maggio 2006, quando tre nominativi dei partecipanti verranno estratti a sorte, aggiudicandosi una simpatica sorpresa. Informazioni: Madi Cattaruzzi tel. 040.375 5289

QUATTRO GRANDI PROGETTI MADE IN FIRENZE COME DEBUTTO DELLA SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA: BIOMATERIALI INTELLIGENTI
Firenze, 13 marzo 2006 - Biomateriali intelligenti per la ricostruzione delle ossa, struttura delle proteine in funzione anticancro, come ricavare energia pulita dall’idrogeno, neurobiologia delle piante con l’annuncio del primo laboratorio al mondo specializzato nello studio dell’intelligenza vegetale. Ecco i temi di quattro grandi progetti di ricerca d’avanguardia made in Firenze che lunedì 13 marzo saranno presentati alla stampa e al pubblico al debutto della Settimana della Cultura Scientifica. Appuntamento alle ore 10, all’Auditorium Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Via Folco Portinari 5/r. L’iniziativa è organizzata dall’Ente Cassa che sarà rappresentato dal presidente Edoardo Speranza e dal professor Paolo Blasi in veste di consigliere di amministrazione. Interverrà anche il rettore dell’Università Augusto Marinelli. Relatori i responsabili dei quattro progetti: Maria Luisa Brandi (Dipartimento di Medicina Interna), Claudio Luchinat (Centro Risonanze Magnetiche - Cerm), Maurizio Peruzzini (Istituto di Chimica dei Composti Organometallici del Cnr) e Stefano Mancuso (Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura).

LA SQUADRA ITALIANA TRA I VINCITORI DELLA MOOT COURT COMPETITION A ROMA AGLI STUDENTI DI PADOVA IL MERITO DI DIFENDERE I COLORI ITALIANI ALLA FINALE MONDIALE DI GINEVRA
Roma, 13 marzo 2006 - Si è conclusa con il terzo posto per la squadra italiana la gara di diritto “Mediterranean Moot Court Competition” disputata ieri presso l’Università Luiss Guido Carli in Roma. Il team dell’Università di Padova si è classificato terzo, dopo Olanda e Russia e prima della Svezia, nella competizione che ha visto 8 squadre provenienti da tutta Europa (Spagna, Romania, Russia, Ungheria, Svezia, Olanda, Malta e, appunto, Italia) contendersi lo scettro di principi del foro. L’evento è stato inaugurato dal Direttore Generale della Luiss Pierluigi Celli, dal Rappresentante Italiano presso la Commissione Europea Paolo Alberti e dal Responsabile del Comitato Organizzativo Antonio Procentese. I circa 100 studenti presenti, curiosi di conoscere lo spirito della professione forense, hanno assistito alle performance oratorie in lingua inglese delle squadre nelle vesti sia di attore che di convenuto. Il processo simulato ha riguardato la disputa tra due paesi immaginari, Subsidia e Competia, sui sussidi agricoli per i biscotti, il grano e la carne di maiale. Il dibattito si è sviluppato all’interno del sistema di regole del Wto, l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, al cui rispetto gli Stati Membri sono tenuti, considerato anche le esigenze del mercato mondiale. Un tema di grande attualità, quindi, con numerosi risvolti concreti nella vita di tutti i giorni di produttori e consumatori: da un lato la competizione tra aziende di varie nazionalità che ricevono aiuti statali e dall’altro le esigenze dei consumatori che cercano prodotti di qualità costi ragionevoli. Durante il confronto in aula, la squadra dell’Università di Padova, forte dell’antica tradizione giuridica, si è distinta per l’abilità oratoria e le argomentazioni presentate a difesa delle parti, meritandosi il terzo posto. Agguerritissime le squadre durante le arringhe, tanto da ricevere i complimenti delle due giurie, composte dai Professori Francesco Bestagno, Claudio Dordi, Andrea Gattini, Ernesto Irace e dall’Avvocato Penalista Riccardo Nodali. I quattro vincitori parteciperanno alla finale mondiale che si terrà a Ginevra dal 26 al 30 aprile dove sfideranno i vincitori del Northen European Round e dei rispettivi round di America Latina, Australia e Asia.

WORKSHOP MEGAGRAFICA: ISCRIZIONI APERTE FINO A VENERDÌ 24 MARZO
Milano, 13 marzo 2006 - L’associazione Culturale Zona Bovisa organizza, in collaborazione con Recapito Milanese, Poli.design e Taller Advento Italia, il progetto “Megagrafica”: un workshop interdisciplinare sul tema del colore, dell’ornamento e della grafica applicata all’architettura e al design, con la partecipazione ai corsi e alla realizzazione dell’opera dell’artista messicano Raymundo Sesma. Luogo d’intervento sarà l’edificio sito in via Lambruschini 36 a Milano, spazio polifunzionale dedicato ad attività artistiche e culturali gestito dall’Associazione Culturale Zona Bovisa, denominato “Baseb-metriquadri Creativi”. Modalità di iscrizione Le iscrizioni al workshop ‘Megagrafica’ - aperte dallo scorso 7 marzo fino a venerdì 24 marzo 2006 - sono per studenti di architettura, design, grafica e per i professionisti; verranno ammesi 40 partecipanti, che verranno suddivisi in gruppi autonomi per la realizzazione delle diverse parti di cui si compone l’intervento artistico. La quota di partecipazione, comprensiva di assicurazione, attrezzature e materiali è di €.180. Per ulteriori informazioni consultare: www.Zonabovisa.com Dettagli Workshop Megagrafica Il Workshop si svolgerà in sei diverse giornate, dal 27 marzo al 2 aprile 2006, ognuna di 8 ore, per un totale di 48 ore, così suddivise: 12 ore di lezioni e interventi tenuti da personalità che operano nel mondo del design, dell’architettura e in discipline ad essi connesse (sociologia, filosofia..): Francesca Valan, Mario Bisson, Franco Origoni, Raymundo Sesma e Narciso Silvestrini; 36 ore di sperimentazione pratica in loco. Il fine delle lezioni del workshop è illustrare temi di approfondimento sull’uso del colore, le sue applicazioni e l’azione progettuale che ne è alla base. L’obiettivo del workshop è lo sviluppo di conoscenze e pratiche inerenti l’uso della grafica del colore, indagando il loro significato nella progettazione dello spazio architettonico, intesi soprattutto come risorsa per la rivalutazione dello spazio urbano. Un laboratorio teorico, pratico e creativo, luogo di sperimentazione e di ricerca. Il progetto si inserisce a pieno titolo all’interno del piano di riqualificazione territoriale che sta coinvolgendo l’intero quartiere Bovisa, presto nuovo polo culturale di riferimento della città, crocevia delle nuove tendenze cittadine e centro propulsore di numerose iniziative artistiche e sociali.

Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 7

Powered by Archimedia  
Per visualizzare il maggior numero di informazioni, si consiglia l'impostazione della risoluzione a 1024x768